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Congo: un saccheggio dietro l'altro

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Secondo il Fondo monetario internazionale (FMI), circa un quinto della popolazione congolese dipende dal lavoro delle miniere. Una minima parte lavora nei ricchi giacimenti di rame del Katanga, nel sudest del Paese, mentre la parte restante è occupata per lo più nel settore diamantifero, quasi ad appannaggio esclusivo del colosso mondiale dei diamanti De Beers , il quale - notizia di questi giorni - ha deciso di congelare i progetti di esplorazione nel paese. Lo Stato africano, grande ottanta volte il Belgio, che lo ha dominato per circa un secolo, tra le ricchezze del sottosuolo possiede anche topazio, magnesio, oro, cassiterite, che si è cominciata a estrarne in gran quantità e venderla illegalmente per la forte richiesta di stagno, indispensabile nella saldatura dei circuiti integrati. La Repubblica democratica del Congo (RDC), secondo Paese dell'Africa per estensione territoriale, contiene forse la più ricca concentrazione di minerali e metalli preziosi sul pianeta, in cui l