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Mali: una guerra inspiegabile?

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Dopo la guerra in Libia, ancora una volta la Francia ( con una spinta da Washington ) trascina la Ue in una nuova guerra neocolonialista nel Mali, contro i fondamentalisti islamici che hanno occupato questo paese. Ora, che si sostenga che le ragioni dell'intervento siano tutte all'interno del "quadro del diritto internazionale"... beh, lascia molti dubbi! Oppure che sia dipeso dal fatto che i combattenti di Al-Qaeda abbiano distrutto i  mausolei di Timbuktu nel Mali settentrionale, patrimonio mondiale dell'UNESCO, con l'intento di difendere la purezza della loro fede contro l'adorazione degli idoli... anche qui sorgono dubbi. Sappiamo che la Francia è uno dei più importanti paesi neocolonialisti (vedere immagine) e, come si dice sul  sito di un liceo , è alla ricerca di prestigio a livello internazionale e di nuovi commerci esteri. Le industrie (specie quella nucleare) hanno bisogno di materie prime e di uno sfogo per la mano d’opera.  Come conseg

La Grande Moschea di Djenné

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IN GIRO PER IL MONDO La Grande Moschea di Djenné , progettato dall'architetto Ismaila Traoré, capo della corporazione dei muratori di Djenné, è stata costruita tra il 1906 e il 1907, su un basamento a forma rettangolare con mattoni di fango essiccati al sole, che sono tenuti insieme da malta di fango e intonaco di fango. Le pareti variano di spessore fra i 16 e i 24 centimetri, a seconda della loro altezza. Le mura massicce sono necessarie per sopportare il peso della struttura alta e anche per fornire l'isolamento dal calore del sole. Durante il giorno, le pareti riscaldano gradualmente dalla parte esterna, mentre la notte, si raffreddano di nuovo. Il corridoio di preghiera della moschea, con novanta colonne di legno che sostengono il soffitto, può contenere fino a 3000 persone. Ciò aiuta l'interno della moschea a rimanere fresco per tutto il giorno. La grande moschea inoltre ha delle aperture sul del tetto con con tappi in ceramica. Queste protezioni, fatte dalle donne