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Vita in casa ai tempi del corona virus

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L'epidemia è diventata una pandemia e si sta propagando un po' ovunque nel mondo. E' una specie di guerra silenziosa dove il nemico d'abbattere è insinuante, invisibile, imprevedibile e corrode le menti di molti. Paura, timore di essere colpiti che animano d'incertezza le nostre giornate agli arresti domiciliari sono diventate fobie da cui sembra difficile uscirne. Dovremmo, invece approfittarne facendolo diventare un momento di raccoglimento, di meditazione, per far si che quando tutto ritornerà normale, ci ritroveremo migliori. Che cosa sia poi questo Corona virus non si sa! Dobbiamo credere a quanto dicono medici, scienziati, giornali? E'stato concepito in un laboratorio o  è una semplice influenza fatta passare per qualcosa  di diverso? Il suo obiettivo è sfoltire la popolazione mondiale? Ci sono dietro complotti o  potenze straniere che mirano a portare al collasso economico altre nazioni rivali? E' forse un segno divino che, presto o

Il Nobel per la Medicina a chi ha sbirciato all'interno del nostro orologio biologico

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Tutti gli esseri viventi (animali e piante comprese) nell'arco delle 24 ore che definiscono il giorno, seguono dei ritmi ben precisi. Il buio invita a dormire, il sole ad essere desti e attivarsi... seguono i cosidetti ritmi circadiani (dal latino circa diem = intorno al giorno) . Tali ritmi entrano in sincronizzazione coi movimenti della Terra. Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young hanno ricevuto il Premio Nobel 2017 in Fisiologia o Medicina (tutti e tre genetisti cronobiologi) per aver scoperto che questi ritmi circadiani sono modelli di attività cerebrale, ormoni, rigenerazione cellulare e attività biologiche che si verificano su base giornaliera determinando un preciso meccanismo molecolare.    I tre scienziati hanno utilizzato moscerini di frutta per isolare un gene che controlla il ritmo della vita quotidiana di un organismo vivente (grazie al quale una certa proteina si accumula nelle cellule durante la notte mentre poi viene degradata durante il

La prima Enciclopedia di medicina tradizionale indigena stampata dai Matsés

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Li avevamo conosciuti alle prese con l'ineffabileMr Nilsson , a proposito di pratiche riguardanti il Carbon credit. Ora i Matses, popolo indigeno di circa due migliaia di persone, che vive nella foresta amazzonica, sul fiume che segna il confine tra Brasile e Perù, che per loro non ha però alcun significato, visto che vivono su entrambe le sponde dello Yaquerana, ritornano alla ribalta con un'eccezionale iniziativa voluta soprattutto dagli anziani della tribù. In un incontro segreto tenutosi a maggio in un remoto villaggio di frontiera, 5 anziani sciamani, hanno scritto in due anni di lavoro la prima the Matsés Traditional Medicine Encyclopedia (Enciclopedia di Medicina Tradizionale ) mai scritta da una tribù amazzonica. L'operà è stata redatta da cinque sciamani, con l' assistenza del gruppo di conservazione Acate ,, che si propone di preservare la foresta amazzonica.  L'enciclopedia consta di 500 pagine piene zeppe di dettagli di ogni pianta usat

Il cobra reale si sta estinguendo

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La continua perdita di habitat ha ora messo il serpente velenoso più lungo del mondo, il cobra reale , nella lista 'in estinzione '. Il serpente si trova soprattutto nelle foreste indiane nel  Western Ghats , India. Nella "lista rossa delle specie minacciate" del The International Union for the Conservation of Nature appare ora il cobra. Oltre alla perdita di habitat, l'uso eccessivo per scopi medicinali è stato citata come uno dei motivi. La foresta   pluviale del Western Ghats , che abbondano di precipitazioni annuali, è la casa del cobra reale, icona di un potente e antica religiosa in India. Anche l'Indonesia e le Filippine sono sedi di questi maestosi serpenti di grande valore ecologico, che in media pesano circa  6 kg. e sono lunghi dai 3 a 4 metri. " Il più grande serpente velenoso del mondo, il cobra reale (Ophiophagus Hannah) , è elencato come vulnerabile a causa della perdita dell'habitat e lo sfruttamento eccessivo per scopi medic

L'inquinamento atmosferico è una delle principali cause di infarto

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"I medici sono sempre alla ricerca di singoli pazienti - e i fattori di rischio modesto non potrebbe essere importante a livello individuale,  ma se sono prevalenti nella popolazione allora hanno una rilevanza maggiore nella sanità pubblica" Tim Nawrot, Uno studio del dottor Tim Nawrot , della Hasselt University in Belgium, attribuisce all'inquinamento atmosferico, una delle principali cause di infarto.   L'inquinamento atmosferico, in particolare inalare polveri sottili dai fumi del traffico fa aumentare i rischi cardiovascolari e fa scattare gli attacchi di cuore più dell'alcol, delle droghe o di qualsiasi sforzo fisico, sostiene lo studio del dottor Nawrot..   Secondo gli esperti, temi come il sesso, la rabbia, l'abuso di droghe, d'infezioni polmonari possono anche portare ad attacchi di cuore, ma l'esposizione all'inquinamento è il colpevole principale che porta a infiammazioni, accumulo di colesterolo nelle arterie e attacchi di cuore.

Plastica più efficiente per il prossimo futuro

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Leggera, durevole, indistruttibile e poco costosa.  Negli anni '60, la produzione industriale della plastica (iniziata negli anni '50) è stato il simbolo del boom economico dell'Italia, oggi un danno incalcolabile per l'ambiente che si cerca di limitare.  Come emblema d'un consumismo sfrenato, dove la plastica domina su tutti gli altri materiali, esiste in un punto sperduto dell'Oceano Pacifico, il Garbage Patch , un minestrone di spazzatura, con molta plastica dentro, vasto due volte il Texas, tenuto su da un gioco di correnti vorticanti che si muovono tranquillamente in quella parte del Pacifico nord orientale. L'appiccicosa area, mortale per la vita marina, trattiene alcuni dei due miliardi di tonnellate di rifiuti che generiamo ogni anno . La Japan Science and Technology Agency   (JST) ha appena creato l'alternativa più radicale, una sorta di acqua plastica composta da sostanze organiche.   Sviluppato presso l' Università di Tokyo , il