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Norvegia: "Future of the Fjords" il catamarano a emissioni zero

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Le navi più recenti della Norvegia guardano al futuro della marineria sostenibile. Il Paese del nord sta usando le ricchezze petrolifere e di gas per progettare navi prive di emissioni. La Norvegia, il più grande produttore di petrolio d'Europa dopo la Russia, ed esporta quasi tutte le sue riserve, fornendo all'Unione europea circa il 25% della sua domanda di gas. Questa è una delle ragioni per cui lo stato può finanziare il budget annuale di 2.7 miliardi in NOK  (Corona norvegese) pari a circa 320 milioni di dollari dell'agenzia dello sviluppo del  Ministry of Climate and Environment , nota come Enova. E questo è solo una parte del denaro del governo disponibile per i progressi della tecnologia pulita. Il villaggio rustico di Flåm nella Norvegia occidentale, è un remoto villaggio di caprini ed è una meta estiva incastonata tra i fiordi ghiacciati della regione e le alte cime innevate. Un luogo dove sembra improbabile possa essere un sito di lancio per il futuro d

Sansha city: maldestri cacciatori di tesori sottomarini

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La nuova città cinese di Sansha, nella provincia di Hainan, sorta in fretta per la disputa in corso con le Filippine , dove al momento vivono solo un migliaio di persone, dallo scorso anno amministra circa 2 milioni di chilometri quadrati di isole, le zone costiere e il mare territoriale nel Mar Cinese Meridionale. Spinti da profitti lucrativi, cacciatori di tesori si riversano nelle acque gestite dalla nuova città per recuperare relitti di navi affondate e antichi tesori a bordo di esse. Ciò ha portato ad un aumento del saccheggio delle reliquie subacquee nel Mar Cinese Meridionale mettendo il patrimonio culturale della regione in pericolo, e inducendo le autorità locali a intensificare gli sforzi di prevenzione e conservazione dei siti a rischio. Nel corso di un sopralluogo di quest'anno, due antiche ancore di roccia, che erano state portate alla luce nel 2010, e che a causa della scarsa attrezzatura di scavo non ha permesso di portare a termine il lavoro, sono sparite.

La tropicalizzazione del nostro clima

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Clima impazzito, grandine, raffiche di vento improvvise, raccolti andati a ramengo, coltivazioni distrutte. In Emilia Romagna il raccolto di un anno di pomodori, mais, meloni angurie praticamente distrutto. Il nostro clima va sempre più somigliando a quello dei paesi caldi. Negli ultimi tempi le piante tropicali hanno subito un aumento di crescita anomalo rispetto alle piante mediterranee che invece seguono il loro iter tradizionale. Ad esempio, un tipo di peperoncino di origine tropicale ha subito una crescita rispetto ad un peperoncino tradizionale decisamente superiore. Segnali quotidiani, quasi impercettibili ma a detta degli esperti sufficienti per comprendere come il nostro clima si va tropicalizzando. Indicatore numero uno sono piante fiori arbusti, indicatore numero due è il tempo: temporali di forte intensità e ondate di calore particolarmente lunghe e durature. Mutato è anche il modo in cui piove poiché le precipitazioni giornaliere tendono a manifestarsi, più che nel

Le balene e il rumore

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Gli esseri umani sono molto bravi ad adattarsi ad un habitat urbano e riescono a sopravvivere all'inquinamento acustico e alle polveri sottili. Perfino gli uccelli si sono adattati alla vita in città e adesso cantano con frequenze più elevate, al fine di contrastare i forti rumori provenienti da auto, aerei e treni. I ricercatori del Max Planck Institute for Ornithology hanno scoperto che i comuni merli a Vienna cantano più forte rispetto alle loro controparti che canticchiano nei boschi fuori delle città e hanno concluso che gli acuti dei loro motivi sono solo un conveniente effetto collaterale degli uccelli ad alzare il volume. Altre specie però, lontani dalle città chiassose, difficilmente si adattano ai rumori della vita moderna. Tipo le balene. Fino a non molto tempo fa, nella profondità degli oceani dove non arriva la luce, il suono particolare emesso dai grandi cetacei, serviva loro per orientarsi nel buio. Rimbalzando sugli ostacoli il canto serviva alle balene

Chittagong: là dove le grandi navi vanno a morire

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Da quando nel 1960 un ciclone ha colpito il Golfo del Bengala, lasciando una gigantesca nave cargo arenata sulla riva del mare nei pressi di Chittagong, Bangladesh, il luogo è diventato uno dei più grandi cimiteri del mondo per le navi. Gli armatori abbandonarono il relitto, e gli operai metalmeccanici locali lentamente cominciarono a portare via pezzi della nave, rottami metallici e materiali. Nel 1974, una nave della della marina pakistana, che è stata affondata durante la guerra di liberazione del Bangladesh, fu recuperata e demolita da Karnafully Metal Works . Questi due incidenti sono considerati l'inizio di  quello che oggi è considerato un lavoro sporco e pericoloso, dove ogni anno, pare, reastano uccisi decine di lavoratori, ma per i proprietari dei cantieri si tratta di un business lucrativo. Da allora, questo luogo dove le navi vanno a morire, è cresciuto gradualmente e dalla metà degli anni '80 il Bangladesh è diventato uno dei maggiori "demolitori&quo

2012: gas liquefatto e carbone la faranno da padroni

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Con la lenta e talvolta ambigua crescita delle energie alternative, e dopo il disastro nucleare di Fukushima che ha inferto una gran batosta all'energia nucleare, stanno ritornando in pista a grande richiesta gas e carbone. Adesso, anche l'Hedge Fund, che si può definire come "qualsiasi fondo che non sia un convenzionale fondo d'investimento " investe su navi da trasporto del gas liquefatto, battendo addirittura quelle che trasportano petrolio e carbone.  Difatti, le petroliere che trasportano il gas naturale liquefatto via mare faranno guadagnare nel 2012 più che nel 2011 appena trascorso. Il gas liquefatto ( LNG)  trasportato dalle navi cisterna andrà a soddisfare circa il 25 per cento della richiesta quotidiana nel Regno Unito, e quest'anno farà guadagnare fino a 200.000 dollari al giorno rispetto ai 140.000 della fine del 2011. Questo, è quanto dichiara Andreas Vergottis, direttore di Tufton Oceanic (OCEHEDU) Ltd. a Bloomberg show. Questo significa il

La marina statunitense affronta un nuovo nemico: il cambiamento climatico

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I cambiamenti climatici potrebbero sorprendere la marina statunitense nelle infide acque del mondo. Pertanto, dovrà alzare la sua posta, nella partita in corso contro un disgelo artico prossimo venturo e preparare le basi costiere per far fronte all'innalzamento del livello del mare, conclude una relazione svolta per la marina dal National Research Council (NRC).   Il Congresso degli Stati Uniti può ancora mettere in discussione la scienza del cambiamento del clima, ma il Pentagono già pensa che il cambiamento climatico avrà una notevole influenza sull'ambiente e sulla sicurezza futura. Così riporta il Quadrennial Defence Review Report dello scorso anno. Nel 2009, il capo delle operazioni navali Gary Roughead ha commissionato la NRC di studiare le implicazioni di sicurezza nazionale dei cambiamenti climatici per la US Navy. I risultati di quello studio, pubblicati recentemente, concludono che l'Artide è una sfida chiave per gli Stati Uniti, uno dei cinque paesi che si

L'alba del nuovo impero - 4

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Quanto sta accadendo in Nord Africa, ma anche nel Medio Oriente e nella penisola arabica, dove la rivolta del popolo ha infiammato le piazze e le strade di molte capitali, è senza dubbio una vicenda epocale di proporzioni  gigantesche che, per la sua imprevedibilità, ha spiazzato l'intera comunità mondiale, oltre che il sottoscritto blogger, impegnato nella stesura de "L'alba del nuovo impero ", da cui però prende spunto per farne, almeno nella prima parte del presente post, il prologo ideale a tutto il discorso che si sta facendo da un po' di tempo. Questa rivolta dei poveri che chiedono dignità e pane, è nata in Tunisia nel momento in cui un giovane ambulante, che vendeva frutta e verdura per le strade col  suo carrettino, si è trovato a dover discutere con dei zelanti tutori dell'ordine, i quali servendosi di regolamenti, multe e vessazioni lo hanno condotto a compiere l'estremo sacrificio, appiccandosi fuoco con  la benzina e morendo così tra atroc

Libia: almeno questo, noi italiani sappiamo farlo bene!

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Mentre gli USA tentennano nell'applicare la " no fly zone ", anche perchè bisognerebbe neutralizzare l'artiglieria antiaerea libica - e questo varrebbe già come un'azione militare, c'è il timore di far sprofondare la Libia nel caos trasformandola in una gigantesca Somalia.  Da Il Cairo i ministri degli esteri della Lega Araba avvertono che nessun intervento straniero sarà tollerato ma si potrebbe applicare una zona d'intermediazione aerea in Libia assieme all' Unione africana. Intanto navi da guerra di vari paesi occidentali si dirigono verso la Libia. Tra esse, 3 navi americane, il  cacciatorpediniere USS Barry , attualmente nella parte sud occidentale del Mediterraneo, e le navi d'assalto anfibio degli Stati Uniti  la USS Kearsarge (nell'immagine) e la [USS] Ponce che hanno raggiunto il Mediterraneo attraverso il Canale di Suez per posizionarsi al largo delle coste libiche - compresa la sua capitale , Tripoli.   Più di 200 anni

Che fine hanno fatto le navi iraniane che hanno attraversato il Canale di Suez?

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Chissà, forse avrà un collegamento con la costruzione della linea ferroviaria nel corridoio Europa - Medio Oriente - Asia meridionale di cui ho fatto cenno nel post precedente , il fatto delle due navi iraniane, Khark e Alvand , che hanno attraversato il canale di Suez nei giorni scorsi. Come si sa il Canale è gestito ieri come oggi dalle autorità egiziane, e per la prima volta dopo la vittoria della rivoluzione islamica in Iran del 1979 è stato acconsentito a navi iraniane di attraversarlo, per entrare nel Mediterraneo . Ora le due navi sono attraccate nel porto siriano di Lattakia e secondo il Comandante della Marina Militare iraniana Ammiraglio Habibollah Sayyar, che è in visita ufficiale di sei giorni in Siria a capo di una delegazione di autorità militari, l 'Iran è pronto per la costruzione di frangiflutti, banchine e strutture portuali in Siria. " L'esercito iraniano è in grado di svolgere la cooperazione militare con la Siria in materia di formazione e

Allerta Canale di Suez

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Nonostante la crisi politica egiziana , le navi stanno continuando a transitare per il Canale di Suez, che rimane aperto. Diverse compagnie hanno smentito le notizie che stanno  inviando le loro navi attorno al Capo di Buona Speranza. Tra queste, la Hanjin e Maersk. Le compagnie di navigazione coreane avevano detto che erano alla ricerca di centri di trasbordo alternativi al Mediterraneo orientale a causa della chiusura di alcuni terminal egiziani, e che avevano deciso di inviare le navi attorno all'Africa piuttosto che attraverso il Canale di Suez , ma stanno ancora utilizzando il canale. Il Porto di Alessandria è ancora aperto, ma nessuno sta lavorando per il momento. Le operazioni di carico non funzionano correttamente a causa d'interruzioni del lavoro. Problemi analoghi si riscontrano nel porto di Damietta, essendo interrotto pure  Port Said .  Tanta instabilità nel Medio Oriente contribuisce notevolmente al prezzo del petrolio, che a livello mondiale si è mantenuto

L'ecosistema del lago Michigan sull'orlo del collasso

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Da qualche tempo un particolare tipo di cozze d'acqua dolce sta divorando  il fitoplancton del lago Michigan , uno dei cinque Great Lakes del Nord America , e il solo a trovarsi nel territorio degli Stati Unit i. Un anello gigante del fitoplancton (piante microscopiche come le alghe) è stata scoperto nel lago Michigan nel 1998 dal biologo Charles W. Kerfoot e il suo team di ricerca del Michigan Technological University . La " ciambella di fitoplancton " si forma quando le tempeste invernali formano un sedimento ricco di sostanze nutrienti lungo la costa sud-orientale del lago. I sedimenti si muovono in un circolo lento seguendo la direzione delle correnti del lago, che fornisce una massiccia fornitura di cibo per fitoplancton. " Abbiamo visto che con ogni tempesta, si ottiene un anello, e può persistere per settimane o anche mesi ", ha detto Kerfoot . Questa ciambella, a sua volta, alimenta il lago. Un mondo di piccoli animali acquatici prospera nu

Mare Nostrum o Toxic Patch?

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Ci sono tutti gli ingredienti per uno spettacolare film d'azione alla James Bond, in cui il cattivo è una organizzione criminale tipo Spectre , specializzata nel traffico di rifiuti tossici, ben ramificata nei meandri della società civile. D'ora in poi, grazie alle sue gesta poco edificanti, di cui si sapeva già abbastanza , ma che un collaboratore di giustizia ha ulteriormente rivelato, (dopo 17 anni, grazie ad un robot telecomandato, è stato rinvenuto nelle acque del Tirreno, sepolto tra le alghe a 500 metri di profondità, un grosso mercantile, probabilmente il Cunski , fatto inabissare al largo di Cetraro nel 1992), il mare Nostrum potremo cominciare col chiamarlo Toxic Patch , se si pensa che sono almeno 40 i cargo affondati, inspiegabilmente nel Mare Mediterraneo, negli anni 80 e 90, colati a picco coi loro carichi misteriosi, tra i quali certamente rifiuti tossici nocivi e rifiuti radioattivi, che hanno generato fiumi di denaro nelle tasche della criminalità organizza

Per le navi commerciali inizia l'era del North East Passage

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Per centinaia di anni, i marinai hanno sognato di navigare attraverso l'Artico mediante una scorciatoia, che potesse accelerare gli scambi tra Asia e Occidente. Ora, che il riscaldamento globale va assottigliando i ghiacci polari, due navi commerciali tedesche sono in procinto di completare, per la prima volta, il viaggio, navigando dall'Asia verso l'Europa, attraverso il passaggio a NordEst. Le navi tedesche iniziano l'ultima tappa del loro viaggio questa settimana, lasciando un porto della Siberia per Rotterdam, in Olanda. Partendo dalla Corea del sud, il viaggio, secondo l'itinerario tradizionale, è di circa 11000 miglia nautiche (12.658 km) passando attraverso il Canale di Suez. Ora, attraverso il nuovo passaggio a NordOvest , i carghi potranno tagliare ben 4.000 miglia nautiche, con un notevole risparmio del carburante e con una riduzione della quantità di emissioni di CO2. Da ciò, i russi si augurano che il transito delle navi tedesche, e la combinazio