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L'operazione in Libia in principio si chiamava...

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In principio si chiamava South Mistral , poi i francesi l'hanno chiamata Harmattan , mentre gli inglesi preferivano Ellamy . Finchè è stato deciso dal Pentagono di chiamarla Odissey Dawn , però in una coalizione con la leadership francese , ovviamente, non è vista di buon occhio da Italia, Turchia, la quale si è offerta come mediatore per raggiungere il prima possibile un cessate il fuoco tra le parti in Libia , e Germania, che ha preferito addirittura tirarsi fuori.  La si è voluta allora far diventare una operazione umanitaria ( ??? ) più corposa, senza padri padroni, e adesso si è deciso che tutte le operazioni saranno sotto un'unica bandiera, quella della Nato , il che garantisce un quadro chiaro, più definito, più collaudato, garantendo quindi efficienza e trasparenza nelle operazioni.  La Nato quindi farà rispettare la risoluzione Onu 1973 , che si prefigge di proteggere i civili e li proteggerà attraverso l'embargo sulle armi, da far rispettare via mare (comp

"Odyssey Dawn": un intervento militare troppo precipitoso

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Scattata alle ore 17: 45 del giorno 19 marzo l'operazione " Odyssey Dawn ", che secondo il Pentagono dovrebbe aver ridotto significativamente la capacità contraerea del regime libico, la cui reazione nella notte è stata rabbiosa ma inefficace, contro il potenziale di fuoco della coalizione. Alle ore 15 il cielo di Bengasi viene sorvolato da aerei da ricognizione francesi, che colpiscono 4 mezzi blindati libici e la città comincia a sperare. A disposizione delle operazioni c'è anche il sistema di monitoraggio ambientale italiano, COSMO-SkyMed , per l'osservazione iperspettrale della terra, che integrano le osservazioni radar con osservazioni nell'infrarosso visibile e ultravioletto. Nel giro di poche ore partono i primi attacchi dei jet francesi e subito dopo, dai cieli e dal mare, si scatena l'inferno. Vengono sparati 118 missili cruise di lungo raggio, i tomahawk, che coi loro bagliori luccicanti hanno illuminato la notte libica e colpito almeno 2

Libia: almeno questo, noi italiani sappiamo farlo bene!

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Mentre gli USA tentennano nell'applicare la " no fly zone ", anche perchè bisognerebbe neutralizzare l'artiglieria antiaerea libica - e questo varrebbe già come un'azione militare, c'è il timore di far sprofondare la Libia nel caos trasformandola in una gigantesca Somalia.  Da Il Cairo i ministri degli esteri della Lega Araba avvertono che nessun intervento straniero sarà tollerato ma si potrebbe applicare una zona d'intermediazione aerea in Libia assieme all' Unione africana. Intanto navi da guerra di vari paesi occidentali si dirigono verso la Libia. Tra esse, 3 navi americane, il  cacciatorpediniere USS Barry , attualmente nella parte sud occidentale del Mediterraneo, e le navi d'assalto anfibio degli Stati Uniti  la USS Kearsarge (nell'immagine) e la [USS] Ponce che hanno raggiunto il Mediterraneo attraverso il Canale di Suez per posizionarsi al largo delle coste libiche - compresa la sua capitale , Tripoli.   Più di 200 anni