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Visualizzazione dei post con l'etichetta pace

Non possederete nulla e sarete felici

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  Cos’è l’Agenda 2030: è una lista, stilata il 25 settembre del 2015 dai capi di Stato di 193 Paesi membri dell’ONU, che comprende 169 obiettivi da raggiungere, di cui 17 di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development  Goals, SDGS).  “ Entro il 2030, garantire che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano pari diritti alle risorse economiche, nonché accesso ai servizi di base, proprietà e controllo sulla terra e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, adeguate nuove tecnologie e servizi finanziari, compresa la microfinanza ”.   L’Agenda 2030 si basa su 5 concetti chiave (le 5 “P” dello sviluppo sostenibile):   1 - Persone: eliminare fame e povertà in tutte le forme, garantire dignità e uguaglianza;  Su questo punto potremmo dire che c’è qualcosa che non va, dato che, ad esempio, proprio ora, i bambini africani e sfruttati e sottopagati scavano fino alla morte delle miniere di litio e cobalto, minerali necessari per la fabbricazione di

Acqua e pace in Medio Oriente 3

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Karun river Con questa terza parte concludiamo questo interessante articolo di M. Reza Behnam estrapolato da  registerguard.com . Da come si può capire il problema dell'acqua è basilare per la pace in Medio Oriente ma in ogni dove, anche nel condominio nel quale abitiamo...  Acqua e pace in Medio Oriente Acqua e pace in Medio Oriente 2 Le dighe iraniane - oltre 600 - hanno tutte la potenzialità d'innescare una discordia transfrontaliera. Progetti come il Daryan, una mega-diga sul fiume Sirwan, un affluente del Tigri, ridurranno del 60 per cento l'approvvigionamento idrico alla regione irachena del Kurdistan. Il governo iraniano sta iniziando a rendersi conto che la scadente pianificazione e gli anni di siccità hanno reso come inutili molte dighe, oltre ad aver danneggiato l'ambiente circostante.  Il Khuzestan, ad esempio, una provincia iraniana ricca di petrolio al confine con l'Iraq, è letteralmente diventata una landa desolata. L'approvvigion

Acqua e pace in Medio Oriente 2

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Le sorgenti del Nilo si trovano in Etiopia e in Africa centrale e si uniscono a Khartoum, in Sudan. Come un paese a valle, l'Egitto è quasi interamente dipendente dal fiume Nilo. Per secoli, ha usato la sua influenza e il potere per dominare e proteggere ciò che vede come i suoi diritti storici sull'acqua. La gigantesca diga di Aswan , completata nel 1971, ha dato all'Egitto il modo di avere l'acqua che ha desiderato. Per salvaguardare il controllo del Nilo, il Cairo, nel corso degli anni, ha incoraggiato i conflitti in Etiopia e in Sudan, ritenendo che l'instabilità avrebbe ostacolato i progetti di sviluppo idrico in quei paesi. Ha, per esempio, favorito l'insurrezione somala dell' Ogaden National Liberation Front contro il governo in Etiopia nella lotta per riconquistare la controversa regione dell'Ogaden - la regione etnica somala dell'Etiopia.  Ha fatto lo stesso in Sudan aiutando l'esercito ribelle di liberazione popolare sud

Crisi Corea del nord Stati Uniti: un test nucleare potrebbe determinare il punto di non ritorno...

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Proprio oggi 25 aprile , in Italia festa della Liberazion e dal nazismo di 72 anni fa, il mondo ha bisogno di più sicurezza per stabilizzarsi poi con la Pace. Di certo l'uomo non ha fatto granchè per mantenere una pace duratura. Ma come c'è il bianco e il nero, il pari e dispari, l'alto e il basso, il coraggioso e il vigliacco, l'azione e la reazione c'è pure la pace e la guerra e la storia contemporanea si sta avvicinando ad una inevitabile resa dei conti, semprechè... ! Esiste qualcuno oggi in grado di arrestare gli avvenimenti che si sono messi in moto ? Perchè i potenti "amici" della Corea del Nord Russia e Cina non sono in grado di fermare le ambizioni di Pyongyang e le sue continue provocazioni?  Per non farsi mancare niente pare che la Corea del Nord abbia arrestato un terzo cittadino americano. La Corea del Nord pare abbia creato lo scenario ideale per compiere il suo più grande test atomico per festeggiare l'85 ° anniversario d

Candidiamo l'isola di Lampedusa al Premio Nobel per la Pace 2011

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Poco prima dell'alba di ieri a Lampedusa, un barcone con circa 500 emigrati a bordo, si è infranto sugli scogli davanti al porto. Molti di quei disperati, in fuga da guerre, crudeltà, siccità e mancanza di lavoro, provenienti quasi tutti dall'Africa subsahriana, sono saltati dal barcone, cercando di appigliarsi dove capitava, anche sui corpi degli altri sventurati, sbattendo contro gli scogli e riportando varie escoriazioni sui loro corpi esausti. In tanti hanno pensato che quello fosse l'ultimo giorno della loro vita, quando si sono gettati in  mare e hanno avuto la forza di nuotare sino ad uscire dall'acqua. Grazie però alla tempestività dei soccorsi, con in testa i sommozzatori della Guardia Costiera, altre forze dell'ordine e volontari di associazioni umanitarie, è stata formata una catena umana, che è riuscita a trarre in salvo molti di loro, tra cui donne e bambini. Tra essi, c'era anche Innocent , il cui primo pensiero, non appena ha toccato terra, è st

Libia: almeno questo, noi italiani sappiamo farlo bene!

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Mentre gli USA tentennano nell'applicare la " no fly zone ", anche perchè bisognerebbe neutralizzare l'artiglieria antiaerea libica - e questo varrebbe già come un'azione militare, c'è il timore di far sprofondare la Libia nel caos trasformandola in una gigantesca Somalia.  Da Il Cairo i ministri degli esteri della Lega Araba avvertono che nessun intervento straniero sarà tollerato ma si potrebbe applicare una zona d'intermediazione aerea in Libia assieme all' Unione africana. Intanto navi da guerra di vari paesi occidentali si dirigono verso la Libia. Tra esse, 3 navi americane, il  cacciatorpediniere USS Barry , attualmente nella parte sud occidentale del Mediterraneo, e le navi d'assalto anfibio degli Stati Uniti  la USS Kearsarge (nell'immagine) e la [USS] Ponce che hanno raggiunto il Mediterraneo attraverso il Canale di Suez per posizionarsi al largo delle coste libiche - compresa la sua capitale , Tripoli.   Più di 200 anni