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Il riscaldamento globale ha arricchito le nazioni già benestanti

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Una nuova ricerca ha scoperto che il riscaldamento globale ha esacerbato le disuguaglianze economiche globali, rendendo le nazioni già benestanti ancora più ricche, mentre rallenta la crescita economica nei paesi più poveri. Secondo lo studio, pubblicato su PNAS alla fine del mese scorso, tra il 1961 e il 2010 l'aumento delle temperature ha portato ad una diminuzione del 17-30% della ricchezza pro-capite nei paesi più poveri del mondo. Nel frattempo, i paesi ricchi che sono i più grandi emettitori di gas serra del mondo hanno visto il loro PIL pro-capite crescere di circa il 10 per cento in più oggi rispetto a quello che avrebbero in un mondo senza riscaldamento. I paesi poveri che, nel complesso, non hanno beneficiato dei benefici dell'energia proveniente dai combustibili fossili, sono stati resi relativamente più poveri dal consumo energetico dei paesi ricchi, ma le fonti di energia rinnovabile potrebbero offrire una soluzione parziale sia alla crisi climatica c

Rwanda: accordo globale sui gas di refrigerazione

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Dopo sette anni di negoziati finalmente si è giunti ad un accordo globale sui gas di refrigerazione climalteranti siglati a a Kigali in Rwanda. Tutti i 197 paesi presenti hanno concordato di limitare l'uso degli idrofluorocarburi (Hfc), potentissimi gas serra usati nei freezer e nei condizionatori di aria.  In base al compromesso ottenuto, i paesi sviluppati inizieranno entro il 2019 la prima fase. La maggior parte dei paesi in via di sviluppo, tra cui Cina, seguiranno successivamente nel 2024 con un congelamento dei livelli di consumo del HFC e, successivamente, ne ridurranno l'uso. Alcuni paesi, tra cui l' India, hanno contrattato per ottenere il consumo del picco ancorato al 2028, guadagnando quattro anni in più. I paesi sviluppati dovrebbero ridurre dell'85 per cento il loro utilizzo di queste sostanze chimiche dal 2036 sotto i livelli del periodo 2011-2013.  Questi gas refrigeranti sono di breve durata in atmosfera, ma in sostanza causano un più elevat

Land grabbing: anche l'acqua è entrata nel mirino

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La crescita della popolazione mondiale comporta maggior cibo e acqua per tutti. Forse è per questo che grandi corporazioni e investitori dei paesi ricchi si stanno accaparrando terreni agricoli stranieri e i vantaggi di acqua dolce che ne derivano. Dal Sudan all'Indonesia, la maggior parte della terra si trova nelle regioni povere, così gli esperti avvertono che questo diffuso acquisto potrebbe ampliare il divario tra paesi sviluppati e in via di sviluppo. L'acqua depredata dalle corporazioni ammonta a 454 miliardi di metri cubi l'anno a livello globale, che corrisponde a   circa il 5 per cento dell'acqua che si utilizza annualmente nel mondo.  Gli investitori provenienti da sette paesi – Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, India, Regno Unito, Egitto, Cina e Israele – rappresentano il 60 per cento  dell'acqua acquisita in questi affari.  La maggior parte degli acquirenti sono investitori nel campo dell'agricoltura, dei biocarburanti e del legname. Alcun

Quanto dureranno ancora le risorse del pianeta ?

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Anche se ora non appare come la tendenza più investibile, nel corso dei prossimi 20 anni saranno le risorse rinnovabili e non rinnovabili, minerali, combustibili fossili e biomasse, i settori che cresceranno in una popolazione più ricca e con una crescita globale sempre più esigente. Allo stato attuale si sta attraversando una soglia critica. La domanda sulle risorse del pianeta sembra aver cominciato a superare la velocità con cui tali risorse possono essere fornite. Il divario tra la domanda umana di risorse rinnovabili del nostro pianeta e la fornitura di tali risorse è noto come ecological overshoot. L'impresa umana consuma circa 60 miliardi di tonnellate metriche delle quattro risorse chiave: minerali, minerali metalliferi, combustibili fossili e biomasse (materie vegetali) all'anno. I cittadini dei paesi sviluppati consumano una media di 16 tonnellate di queste quattro principali risorse pro-capite (che vanno fino a 40 o più tonnellate per persona in alcuni paesi

Terre in Africa: non bastano neppure due occhi per piangere

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Un nuovo fenomeno, di cui abbiamo fatto cenno in precedenza, sta prendendo forma in tutto il mondo in via di sviluppo, minacciando di intensificare il conflitto legato alle risorse, in particolare in Africa. Definito come accaparratori di terreni o land grabbing, che colpisce l’Africa più di ogni altra regione, dove la terra più che un fattore di produzione è un’ancora di salvezza per il benessere di un individuo, dell’unità familiare, della comunità in generale e la stabilità dello Stato. Negli ultimi decenni , milioni di ettari sono stati segnalati in quanto in fase di negoziato per la locazione o la vendita da parte dei paesi in via di sviluppo ai paesi ricchi. La terra in questione si riferisce a 227 milioni di ettari di terreno, un’area delle dimensioni del nord-ovest europeo, che come riferito, è venduta, affittata o è stata data in concessione una licenza a investitori internazionali in migliaia di offerte selettivi a partire dal 2001. La Banca Mondiale stima che nel solo

E' aumentato il benessere della popolazione mondiale

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Il benessere generale della popolazione del pianeta è aumentato del 72 per cento durante gli ultimi dieci anni.  In Russia, il livello medio di benessere di un individuo adulto ha avuto un incremento di sei volte. Tuttavia, la Russia è ancora considerata come uno stato povero. Ormai con la governance globale, i paesi emergenti sono coinvolti nell'economia globale e con essa cresce anche la capacità di un sistema più retiliente, che sappia resistere alle sfide del futuro. Il Global Wealth Report , il rapporto della prospettiva globale sul benessere della popolazione, dice che entro la metà del 2010, il benessere personale della popolazione del pianeta è valutato a $ 200 trilioni di dollari, pari a quasi quattro PIL.  Ogni individuo adulto che vive sul pianeta è diventato il 43 per cento più ricco durante i recenti dieci anni possedendo un patrimonio di 43.800 dollari. Il benessere della popolazione mondiale ha avuto grandi rialzi in molti dei paesi dell'Asia, conferm

Un mondo troppo insostenibile

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Politiche economiche insostenibili fanno si che la pressione delle attività economiche sta esaurendo le riserve naturali del pianeta.   "Se continuiamo a consumare le risorse del nostro pianeta con i ritmi attuali, nel 2030 ci vorranno le risorse di due Terre ".  E' questo l'allarme lanciato dal rapporto del Wwf sullo stato del pianeta.  Eppure da quelle risorse dipende la nostra sopravvivenza. Le foreste, ad esempio, vengono annientate alla velocità di 130mila chilometri quadrati l'anno tanto che ora sono insufficienti ad assorbire la quantità di emissioni di carbonio prodotti dai Paesi industrializzati.  Nella relazione biennale il "Living Planet Report" (che esamina i cambiamenti nella Impronta ecologica - l'area della terra e l'acqua necessaria a fornire le risorse, lo spazio per le infrastrutture e la vegetazione per assorbire l'anidride carbonica) , fa registrare un peggioramento dello stato di salute delle specie animali,

La Conferenza sul clima di Cancun sarà deludente?

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Sebbene mancano circa tre mesi alla Conferenza Onu sul clima che si terrà a Cancun il prossimo dicembre, e che vedrà riuniti i rappresentanti di imprese, governi, ONG, mondo accademico e società civile di tutto il mondo per riaccendere il dialogo internazionale sul clima, l'aria che si respira già da un pezzo tra le varie delegazioni mondiali, Cina e India in testa, non è certo tra le migliori. Per molti, la Conferenza sul clima sarà un vertice di soldi, non di un accordo giuridicamente vincolante. Forse al COP16 che prenderà il via nella ridente località messicana si potrà ancora produrre una manciata di accordi significativ i anche se non verrà sfornato alcun trattato legalmente vincolante sul riscaldamento globale.  Christiana F igueres , responsabile della convenzione Onu sul cambiamento climatico , ha detto che si aspettava qualche sviluppo nei trasferimenti di tecnologia verde alle nazioni in via di sviluppo "attraverso la formazione di un meccanismo che av