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Breve storia del conflitto israelo-palestinese

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Uno sguardo alla lunga storia del conflitto israelo-palestinese Dopo la fine della prima guerra mondiale, la regione della Palestina fu concessa all'Impero Ottomano e fu posta sotto il dominio britannico tramite un mandato della Società delle Nazioni.  Il mandato è stato criticato per non aver preso in considerazione i desideri e i bisogni dei palestinesi che risiedevano nel paese e volevano l’indipendenza. La promessa della Gran Bretagna, così come la persecuzione nazista e l'Olocausto durante la seconda guerra mondiale, sono citate come ciò che portò decine di migliaia di civili ebrei a migrare in terra palestinese negli anni '20 e '30. Prima Guerra Mondiale: La questione della Palestina Nel febbraio 1947, gli inglesi proposero che le Nazioni Unite considerassero il futuro della Palestina e assumessero il controllo delle relazioni nella regione in un contesto di tensione continua. Le Nazioni Unite hanno successivamente adottato una risoluzione per dividere la Palestin

Acqua e pace in Medio Oriente 3

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Karun river Con questa terza parte concludiamo questo interessante articolo di M. Reza Behnam estrapolato da  registerguard.com . Da come si può capire il problema dell'acqua è basilare per la pace in Medio Oriente ma in ogni dove, anche nel condominio nel quale abitiamo...  Acqua e pace in Medio Oriente Acqua e pace in Medio Oriente 2 Le dighe iraniane - oltre 600 - hanno tutte la potenzialità d'innescare una discordia transfrontaliera. Progetti come il Daryan, una mega-diga sul fiume Sirwan, un affluente del Tigri, ridurranno del 60 per cento l'approvvigionamento idrico alla regione irachena del Kurdistan. Il governo iraniano sta iniziando a rendersi conto che la scadente pianificazione e gli anni di siccità hanno reso come inutili molte dighe, oltre ad aver danneggiato l'ambiente circostante.  Il Khuzestan, ad esempio, una provincia iraniana ricca di petrolio al confine con l'Iraq, è letteralmente diventata una landa desolata. L'approvvigion

Mezzaluna rossa: sarà davvero una missione umanitaria pacifista?

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Sembra ormai evidente che dietro la missione pacifista della Freedom Flottilla , soprattutto della nave a capo del convoglio Mavi Marmara, sulla quale il blitz degli israeliani ha scatenato l'inferno, ci fosse qualcos'altro. Difatti, quasi a pretesto di quanto accaduto ecco che la Mezzaluna rossa iraniana annuncia che manderà navi pacifiste con gli aiuti diretti a Gaza.  Secondo il direttore dell' agenzia Irna di Teheran, uno delle imbarcazioni trasporterà i doni della popolazione, generi alimentari e medicinali di prima necessità, l'altra trasporterà volontari umanitari della Mezzaluna rossa . A queste due navi, nel giro di una settimana, dovranno far seguito, secondo quanto detto dal direttore della Mezzaluna Rossa iraniana, una nave ospedale ed un aereo. Tuttavia, per giungere nelle acque di Gaza, le navi dovranno attraversare il Canale di Suez , dove allo stato attuale, sembra improbabile che il governo egiziano dia loro il permesso di valicarlo. Per Israele

Riflessioni d'inizio giugno

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Il fattaccio di sangue avvenuto nel Mediterraneo, di fronte alle sponde dello stato d'Israele, è molto grave e merita un severo ammonimento. Questo, poichè la vita umana, sebbene sia considerata carne da macello, è ancora molto importante, qualunque sia il colore della sua pelle o la sua estrazione sociale.  Assassinii, stermini, massacri, violenze dovrebbero essere atti condannati sempre. E se proprio si deve morire per cause giuste o alti ideali, deve accadere nei campi di battaglia, in mezzo ai professionisti della guerra o nei luoghi dove si annida il potere tirannico, e non in mezzo alla popolazione civile inerme e indifesa e neanche in nome di chissà quali "missioni divine". E' difficile stabilire dove sta la ragione quando in ballo ci sono le vite umane. Se la Palestina vive ancora oggi la sua martoriata storia è colpa di una politica internazionale che si è presa la briga di dirimere le controversie d'una situazione sempre più incandescente... senz

Il fattaccio di sangue sul Mediterraneo meridionale

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Un assalto finito nel sangue: si contano almeno una ventina di morti e decine di feriti. La marina israeliana ha assaltato nella notte una nave del convoglio dei pacifisti Freedom Flottilla , a favore della Palestina, che intendeva forzare il blocco imposto da Israele a Gaza, per soccorrere la popolazione della Striscia con 10 mila tonnellate di viveri. " Mavi Marmara vi state avvicinando ad un'area di ostilità, c'è il blocco navale ", avverte il capitano della marina israeliana, invitando l'equipaggio della più grande delle sei navi, di una ong turc , a dirigersi nel porto israeliano di  Ashdod, dove gli aiuti umanitari verranno trasportati via terra a Gaza.  Tuttavia, l'appello cade nel vuoto, in quanto gli organizzatori della flottiglia intendono forzare il blocco navale.  A quel punto le lance israeliane circondano le 6 navi a 40 miglia dalla costa in acque internazionali, e scatta l'assalto delle teste di cuoio, i cui piani prevedono il seq