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Visualizzazione dei post con l'etichetta papa Francesco

Energia: l'appello di Papa Francesco

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In un simposio internazionale di due giorni in Vaticano , organizzata dall' Università di Notre Dame negli Stati Uniti, Papa Francesco ha riunito i dirigenti del gestore patrimoniale BlackRock , BP e della compagnia petrolifera ed energetica norvegese Equinor , lanciando un terribile avvertimento ai massimi dirigenti petroliferi, dicendo che il cambiamento climatico è una sfida di "proporzioni epocali" che potrebbe "distruggere la civiltà". Ha anche detto che il mondo deve muoversi verso l'utilizzo di energia pulita e una riduzione nell'uso dei combustibili fossili. Sono i poveri le prime vittime dei cambiamenti climatici, e non c'è più tempo da perdere, c'è bisogno di discutere assieme , ha detto rivolgendosi ai massimi dirigenti delle  multinazionali di petrolio e di gas ,  investitori ricercatori e utenti riguardo alla transizione e ricerca di alternative. La civiltà richiede energia ma l'uso dell'energia  non deve distrug

COP21: spinta finale verso un difficile accordo sul clima

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La Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico (COP21) in corso a Parigi è stata oscurata da minacce più immediate come il terrorismo, ma il vertice delle Nazioni Unite potrebbe in qualche modo fare la differenza. Se non si fermano le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici, le emigrazioni e le crisi legate all'aumento della siccità, nonchè agli eventi estremi indotti dall'uomo, questo provocherà tensioni ed ulteriori conflitti. Inoltre, siccome la soluzione è abbandonare l'utilizzo di carbone, petrolio e poi di gas (il petrolio alimenta le guerre) , una prospettiva della politica di cooperazione tra le grandi economie per investire nelle energie alternative può ridurre le pressioni su quelle risorse per  le quali si rischiano guerre non solo locali ma anche su vasta scala. Per alcuni attivisti ambientali presenti nella capitale francese i negoziati sul clima non sono sufficienti. I leader mondiali debbono ascoltare con più attenzione le parole di Papa France

E' iniziata la Conferenza sul clima di Parigi

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Ci siamo. Inizia oggi ufficialmente la XXI Conferenza Onu sul clima che durerà 12 giorni. Il Presidente francese Hollande e il segretario generale Onu Ban Ki-moon sono arrivati a Le Bourget per dare il benvenuto ai 150 leader di tutto il  mondo che partecipano all'importante appuntamento. Ma in un certo senso il grande evento è cominciato ieri in una Place de la République piena di scarpe, circa 22 mila, posate in ordine, per terra, in un angolo della Piazza, sotto gli occhi sbalorditi d'una angelica Marianne che svetta dall'alto del monumento a lei dedicato al centro della piazza. Indossa una toga e nella mano destra tiene un ramo di ulivo mentre nella mano sinistra le tavole della legge. Tra quelle scarpe ci sono anche quelle di Papa Francesco, consegnate personalmente da un cardinale brasiliano amico del Pontefice argentino. Essendo vietata qualsiasi manifestazione, per fatti contingenti, ovviamente, le scarpe sono state posate in ordine in un angolo, a voler sotto

Summit sul clima di Parigi e Giubileo a Roma: due appuntamenti da brivido

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Le prossime due settimane saranno giorni cruciali per il vecchio continente. In una Parigi provata e sotto attacco da parte degli islamici radicali del Califfato, avrà inizio lunedì 30 il Summit sul clima, che sta impegnando ingenti forze di sicurezza affinché tutto proceda nel migliore dei modi. A Roma, invece, l'8 dicembre avrà inizio il Giubileo straordinario con l'apertura della Porta Santa in San Pietro. Due ribalte internazionali che possono far gola ai terroristi dello Stato islamico. Per l'Isis il summit sul clima di Parigi potrebbe essere il vero obiettivo da colpire poichè l'ultima cosa che si vuole è un accordo globale sul clima che, nel corso del tempo, può limitare il consumo globale di combustibili fossili. E questo è sicuramente un risultato che non solo ISIS, ma tutti i principali esportatori di petrolio vogliono evitare. Nel territorio del Califfato, secondo alcune stime, la produzione di greggio è di circa 34.000-40.000 barili al giorno, che f

Conferenza sul clima di Parigi 2015: l'ora della verità

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Tra una ventina di giorni avrà inizio la Conferenza sul clima di Parigi (COP21 ) e quello che accadrà sarà la risposta dell'uomo nel riparare i guasti compiuti in passato. Perchè, una cosa è chiara, non si potrà più sbagliare, perchè non c'è più margine a disposizione. A Parigi o si sistema definitivamente la situazione climatica planetaria, o nei prossimi anni (ma già ora) saremo tutti quanti vittime delle conseguenze che ne derivano.   Supponendo che si ha intenzione di vivere su questo pianeta per molto tempo ancora, in contrasto con l'adesione al progetto di colonizzazione Mars One , saremo colpiti dal cambiamento climatico e dovremmo preoccuparci dell'esito della conferenza sul clima di Parigi, come sarà fondamentale nell'elaborazione la risposta internazionale al cambiamento climatico di origine antropica. Purtroppo non sarà una cosa semplice mettere d'accordo tutti. COP sta per Conferenza delle Parti, una riunione annuale di tutte le nazioni che

Cambiamento climatico: visita in Alaska del Presidente Obama

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La tragedia della fame, delle guerre, delle carestie e della siccità sta causando una migrazione di proporzioni enormi che ha messo in moto eserciti di persone che fuggono dal Medio Oriente, dall'Africa, dal sudest asiatico, un flusso di persone disperate in cerca di un domani migliore nei Paesi industrializzati. Questo lo scenario che intravede Barak Obama qualora non si riuscirà a risolvere la questione dell'effetto serra. Il Presidente degli Stati Uniti, ha portato la sua crociata in Alaska in un viaggio di tre giorni progettato per evidenziare gli effetti devastanti del riscaldamento globale e promuovere iniziative per affrontare la questione   " L'attività umana sta distruggendo il clima, per molti versi più velocemente di quanto si pensasse in precedenza ", ha detto Obama, durante una riunione dei delegati internazionali ad Anchorage. E ancora: " Il cambiamento climatico non è più certo un problema lontano. Sta accadendo qui. Sta accad

Clima: il forte messaggio di Obama

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Una dozzina e mezzo d'incendi nel nord della California, 72 mila chilometri quadrati di terreno boschivo e diverse case ridotte in cenere. Le fiamme, favorite dalla micidiale siccità hanno costretto il governatore dello Stato a chiedere l'intervento della guardia nazionale per gestire la situazione assieme agli 8000 pompieri già in azione. La grave siccità, favorita dalla vegetazione molto secca, dal caldo attorno ai 40°,  e dal vento ha prodotto incendi spaventosi. Sotto accusa il cambiamento climatico (ed El Nino, l'anomala corrente oceanica) . Obama ora annuncia la grande svolta sui gas serra, il più importante passo per combattere i cambiamenti climatici, con una estensione, senza precedenti, delle limitazioni alle emissioni di gas ad effetto serra (dalle centrale elettirche) degli Stati Uniti. Il piano non ha ancora fatto il suo debutto ufficiale, ma il messaggio di Obama è chiaro: la lotta al cambiamento climatico rientra in primo luogo su questa genera

2015: il grande caldo secolare

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Il periodo gennaio-giugno del 2015 è stato il più caldo dal 1880. Lo dice il rapporto del NOAA , ( US National Oceanic and Atmospheric Administration ), l'ente federale statunitense che studia le condizioni degli oceani e dell'atmosfera. Durante il periodo, la temperatura globale media sulla terra e sulla superficie degli oceani era 0,85 °c.  al di sopra del 20° secolo. Questo periodo del 2015 è stato quello con la temperatura più alta tra gennaio e giugno dal 1880, superando il precedente record di 0,09 grad del 2010. Anche le temperature medie terrestri e marittime a livello globale, viste separatamente, sono state le più alte per il periodo in questione. Inoltre, giugno di quest'anno, il mese più caldo dal 1880 al 2015  si unisce a febbraio, marzo e maggio, sempre di quest'anno, a frantumare i record precedenti. Anche il mese di gennaio è stato il secondo più caldo dal 1880 e aprile il terzo. Il rapporto fornisce un supporto più statistico al fenomeno d

Dedicato a voi giovani

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Oggi desidero parlarvi di una questione che ritengo molto importante per tutti quanti noi: lo sfrenato consumismo, a cui non sappiamo resistere, sta rovinando il nostro modo di vivere. Sarà perchè non riusciamo più a stare dietro al rapido cambiamento che ci sovrasta, con innovazioni così repentine che non ci danno più il tempo di comprendere bene quello che utilizziamo, mandando a ramengo anche la nostra educazione: questo perchè la  tecnologia per tutti: smartphone, cellulari e quant'altro (oltre ai social network che mettono in piazza, purtroppo, la nostra privacy) , ha omologato, in peggio, la vita di molti.   Leggete nell'immagine sopra cosa pensava il grande Einstein della tecnologia: "Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti" . Non solo questo, però. Il recentissimo viaggio di Papa Francesco in America Latina dovrebbe indurci a ragionare. " Con gli scarti alimentar

Papa Francesco tra evangelizzazione e culti pagani nella delicata visita in Bolivia

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Questa volta " uno sguardo sul mondo " si sofferma sulla seconda visita di Papa Francesco nel suo continente, " quasi alla fine del mondo ", come disse dal balcone di San Pietro nel giorno della sua elezione. Stavolta tocca ad Ecquador, Bolivia e Paraguay, tra differenze sociali e baraccopoli che parlano di miseria. Queste tre nazioni, che sono le più piccole e più povere del Sud America, si stanno preparando con l'entusiasmo tipico di questi popoli. Francesco porterà un messaggio di solidarietà per gli oppressi. A Quito, Ecuador, il pontefice  è stato accolto da una folla grandissima. Da qui si recherà poi in  aereo a Guayaquil, porto sull'Oceano e seconda città del Paese, dove celebrerà la messa nel Parque de Los Samanes. Quindi pranzerà con la comunità dei gesuiti del Collegio Javier. Francesco, che dopo  l'Ecuador, andrà in Bolivia e Paraguay, ha espresso ieri la sua vicinanza all'Ecuador nelle sfide per lo sviluppo.

Ambiente: ora, bisogna soltanto agire

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A parlare con troppa enfasi delle malformazioni ambientali che stanno compromettendo gravemente i meccanismi del nostro pianeta, si rischia di passare per fanatici e disfattisti.  Tuttavia, non è il caso del sottoscritto, che scrive di queste cose da 10 anni, consapevole che non ci si può privare di colpo di tutte quelle comodità (consumo sfrenato di tutto ciò che è plastica, congegni elettronici, spreco d'acqua, inquinamento del suolo... ) a cui siamo abituati (uso indiscriminato di combustibili fossili, maggiormente). Ora, però, bisogna soltanto agire, agire globalmente per tentare di salvare il nostro pianeta e noi stessi. E' una faccenda improcrastinabile, a cui dobbiamo far fronte con molta energia, se vogliamo evitare quel giorno in cui ai nostri figli e ai nostri nipoti  sembrerà di vivere, non su un pianeta sano, meraviglioso, desiderabile, bensì all'interno di un forno . Ai miei tempi le stagioni erano quattro, ma quattro veramente! L'estate faceva caldo

Laudato si' : la nuova enciclica sull'ambiente di Papa Francesco

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UPDATE : Oggi 18 giugno: l' Enciclica Laudato si' di papa Francesco sulla cura della casa comune. QUI La Nuova Enciclica di Papa Francesco dal titolo " Laudato si', sulla cura della casa comune " che sarà presentata il 18 giugno da un cardinale, un ortodosso e uno scienziato sarà, come dice   The Guardian , un intervento esplosivo destinato a trasformare il dibattito sul cambiamento climatico.  La lettera di Francesco è rivolta principalmente ad 1,2 miliardi di cattolici. Essa chiederà la fine dello sfruttamento tirannico della natura da parte dell'uomo. Potrebbe portare a un cambiamento radicale nella lotta contro il riscaldamento globale?  L 'enciclica è rivolta a tut tii. " perchè tutti possano ricevere il Suo messaggio e crescere nella responsabilità verso la casa comune che ci è stata affidata " ha aggiunto papa Francesco, stamane a San Pietro-. Nell'inedita enciclica sul tema ambientale, il pontefice è atteso per sostener

Iraq: il califfato del terrore

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In un mondo senza Dio, tutto è destinato a bruciare... e l'uomo ancora non l'ha compreso. Questo nostro bel pianeta azzurro, datoci in gestione da Colui che tutto ha creato, e che l'uomo sta distruggendo insensatamente con un continuo disboscamento e un uso sempre più sfrenato dei combustibili fossili, pone seri problemi ambientali. La combustione di combustibili fossili produce circa 21.300 milioni di tonnellate (21,3 gigatonnellate) di anidride carbonica (CO2) all'anno, ma i processi naturali, quelli non provocati dall'uomo, ne possono assorbire solo circa metà di tale importo. Ma il mondo sta bruciando anche per altri motivi, che nulla hanno a che fare con l'ambiente e il riscaldamento globale. Il punto dolente è proprio laddove ha avuto inizio la storia dell'Umanità: l'antica Mesopotamia, la Siria e la Terra Santa, luoghi dove la mano dell'uomo irresponsabile continua a fomentare morte, atrocità, distruzione...  " Non si fa la g