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CHE TEMPI STRAORDINARI, QUESTI !

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Ieri 8 dicembre 2015, e stato il giorno dell'anno che meglio ha simboleggiato gli eventi straordinari dei tempi che stiamo vivendo. L'apertura del Giubileo della Misericordia , che si apre 15 anni dopo l'ultimo Concilio di Papa Wojtyla, a 50 anni esatti dalla chiusura del Concilio Vaticano secondo, in concomitanza con la Conferenza sul clima (COP21) di una Parigi ancora triste come tristi sono i volti degli  " Eagles the death metal ", la band californiana, che la sera prima ha suonato con gli U2, tornata davanti il Bataclan, il luogo dove anche loro hanno rischiato la vita, per rendere omaggio alle 89 vittime che il 13 novembre assistevano al loro concerto. I musicisti, raccolti attorno a fiori, fotografie, biglietti, candele sparse ordinatamente davanti al teatro, osservavano commossi ogni piccolo ricordo lasciato da tanta gente. L'allerta rosso di Pechino Se la Conferenza sul clima di Parigi registra un calo dell'anidride carbonica mondiale, in r

Pechino: una crescita urbana pericolosa

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Un nuovo studio condotto da ricercatori che utilizzano i dati del satellite della NASA QuikSCAT ha dimostrato una nuova tecnica per quantificare la crescita urbana in base ai cambiamenti osservati nelle infrastrutture fisiche. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica per studiare la rapida crescita urbana di Pechino, in Cina, trovando che la sua area fisica é quadruplicata tra il 2000 e il 2009. Un team guidato da Mark Jacobson della Stanford University , Palo Alto, in California, e  Son Nghiem , del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, in California, ha usato i dati da QuikSCAT per misurare l'entità dei cambiamenti infrastrutturali, quali nuovi edifici e strade, nella capitale della Cina. Hanno poi quantificato come la crescita urbana ha cambiato i modelli del vento di Pechino e l'inquinamento, utilizzando un modello di computer del clima e della qualità dell'aria sviluppato da Jacobson. Le nuove infrastrutture da sole, gli edifici e le strade, non co

Global warming: è tutta colpa della fuliggine

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Non finirò mai di sorprendermi dietro i grandi e dispendiosi studi che interessano il riscaldamento globale, quando, talvolta, se si avesse la capacità di vedere bene quello che hai sotto gli occhi, potresti accorgerti che la soluzione di tanti problemi è sempre a portata di mano. Mi spiego. Ridurre la fuliggine da cose come le automobili diesel e la combustione del carbone, la si considera una strategia sorprendente per combattere il riscaldamento globale. Che io sappia ci sono state moltissime persone che hanno sofferto gli effetti sulla salute per colpa della fuliggine per decenni. Sin dai tempi dell'epoca vittoriana e dell'Inghilterra di Charles Dickens. D'altronde gli scienziati sanno da tempo che la fuliggine ha un potente effetto sul riscaldamento dell'atmosfera. L o smog dalle fabbriche è una sorta di immagine simbolo della rivoluzione industriale.  Proviene dalla combustione di carbone e gasolio.  Ebbene, ora un nuovo rapporto  di ben 230 pagine stilato

L'alta velocità sulla ferrovia cinese

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E'  la linea di treni  ad alta velocità più lunga del mondo: Pechino-Canton, 2298 chilometri, praticamente la stessa distanza che corre tra Lecce e Kiel in Germania, sul Mar Baltico. La linea ferroviaria è stata inaugurata ieri in onore della nascita di Mao Tze Ttung, lo storico leader del Partito comunista. Il viaggio, il cui regolare servizio ferroviario in precedenza durava circa 20 ore, da ieri lo si può percorrere in meno di otto ore. I treni viaggiano attraverso sei province , che comprendono quasi la metà del popolo cinese (1,2 miliardi di persone). Recentemente, un altro importante tratto ferroviario è stato inaugurato tra Pechino e Harbin , al confine con la Russia, la prima volta sul pianeta in cui i treni proiettile passano attraverso un terreno montuoso, e - in combinazione con l'apertura della Pechino-Canton linea - che permette ai viaggiatori in Cina di viaggiare per il paese da sud al lontano nord ad alta velocità. Con 9300 chilometri di ferrovia la Cin

Alta velocità ferroviaria: debutta la linea Pechino - Shanghai

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Nel   90° anniversario del Partito comunista cinese verrà inaugurata domani la linea ferroviaria  ad alta velocità,  realizzata interamente con tecnologia cinese, tra le due città più importanti della Cina:  Pechino e Shanghai   (1.380 km).                         Nonostante l'inchiesta che ha portato alla luce una fucina di corruzione inducendo il ministro delle ferrovie  Liu Zhijun  a dimettersi (a lui si attribuisce di aver presumibilmente assunto più di 800 milioni di yuan in tangenti per diversi anni in materia di contratti legati alla rete ferroviaria ad alta velocità per tutta la Cina) la Cina crede molto nella ferrovia. Per questo ha investito molto nell'alta velocità, che si estendeva a 8.358 km alla fine del 2010, ma che prevede di superare i 13 mila chilometri entro il 2012 e i 16 mila chilometri entro il 2020.                     L' alta velocità, che per ragioni di sicurezza si attesta sui 300 km/h, farà una concorrenza spietata ai collegamenti aerei

China National Highway 110: l'infernale autostrada

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Un eccezionale e sfibrante ingorgo sta mettendo a dura prova la pazienza di milioni di cinesi che per andare a lavorare si trovano costretti a percorrere l'ormai famigerata China National Highway 110 , l'autostrada a nord di Pechino che collega il Tibet alla capitale, lungo una direttiva su cui decine di migliaia di camion e di automobili ( che consumano un carburante non raffinato adeguatamente) , si muovono ogni giorno.   Un ingorgo lungo 120 chilometri , con un gran via vai di mezzi pesanti carichi di carbone provenienti dalle miniere del nord (nelle quali si lavora a tempo pieno) e dalla regione autonoma della Mongolia, dove, forse, per via della limitazione della produzione di carbone illegale, è aumentata la domanda di carbone prodotto illegalmente. Il carbone in Cina, che è il principale produttore ( 2,8 miliardi di tonnellate di carbone nel 2009) e consumatore (ne ha importato anche più di 100 milioni di tonnellate) al mondo , copre circa il 70% del fa

Cina: la grande muraglia verde

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Se si visita Pechino in primavera e sperimenti le tempeste di polvere che si abbattono sui residenti che corrono via a proteggersi la testa con sacchetti di plastica, non si può che rimanere sorpresi di constatare che la città un giorno potrebbe essere inghiottita dal deserto di Gobi. Solo a 150 km i venti soffiano verso la capitale portando con se la sabbia del deserto calcolata in 2 km l'anno, con dune che delimitano il confine alte oltre i 30 metri. Nella loro scia, queste enormi tempeste di polvere hanno lasciato dietro di se intere città abbandonate e milioni di profughi ambientali. Inoltre hanno portato effetti bizzarri meteorologici, quali venti neri e piogge di fango, che attraversano il Pacifico giungendo sotto forma di granelli di pioggia su Vancouver o portare tramonti irreali a San Francisco. Il problema è l'eccessivo disboscamento e la deforestazione che ogni mese ruba 200 kmq di terre coltivabili alla Cina che si trasformano in deserto. Il governo cinese ha sta