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Venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana

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Seppure la speranza che si eviti un brutto conflitto sia sempre presente, specie se si desse retta alla ragione, per quanto sta succedendo nel sud-est asiatico, i venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana, adesso che la portaerei nucleare Carl Vinson è giunta nelle vicinanze, formalmente impiegata in esercitazioni con la Corea del Sud per contrastare una serie di minacce di distruzione provenienti dalla Corea del Nord , la quale, mantenendo alta la tensione con Whashington, afferma che la sua forza nucleare sarà sempre "al massimo" e in modo "consecutivo e successivo in qualsiasi momento" di fronte a ciò che definisce l'aggressione e l'isteria statunitense, facendo intendere che continuerà i suoi test sulle armi nucleari, pur se l'ultimo lancio dal sito di Pukchang sia stato un fiasco: " Il missile non ha lasciato il territorio della Corea del Nord " ha detto il comandante Dave Benham, portavoce del l' US Pacific

Siamo forse alla viglia della Prima guerra termonucleare ?

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Per festeggiare il compleanno del suo fondatore la Corea del Nord mostra i nuovi missili, tecnologicamente avanzati, in una grande parata militare, in uno spettacolo di sfida di forza di fronte al mondo. Ma troverà davanti a se un Donald Trump determinato, che in Siria ha fatto vedere di cosa è capace. La televisione statale nord coreana ha mostrato  Kim Jong Un, in abito nero e camicia bianca, uscire da una limousine e salutare la guardia d'onore prima di camminare su un tappeto rosso. Poi ha raggiunto un podio, applaudito da tutti i funzionari governativi di alto livello, con di fronte migliaia di soldati e civili che hanno partecipato alla sfilata a Kim Il Sung Square. nel centro di Pyongyang, la capitale. Si ha la sensazione che l'evento clou delle celebrazioni in atto in Corea del Nord per le celebrazioni del nonno di  Kim Jong Un, padre fondatore del Paese, consista nel lancio del sesto e probabilmente ultimo test missilistico nucleare.    La televisione st

Cina: adesso con l'economia, poi...

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Secondo uno studio commissionato dalla World Bank, citato dal Financial Times, la Cina potrebbe superare già da quest'anno gli Stati Uniti e diventare la prima economia mondiale. Gli USA perderanno la posizione che detenevano sin dal 1872. L'India si afferma come terza economia del globo. Tra i primi 12 anche Russia, Brasile, Indonesia, Messico. Con una popolazione pari al 17 % di quella dell'intero pianeta i paesi ricchi rappresentano il 50 % del PIL mondiale. Da evidenziare che pure nel campo degli armamenti la Cina ha avuto un notevole aumento nelle spesa per la difesa, aumentandole del 12,2 per cento nel 2014. Con un grande budget militare, dietro soltanto a Stati Uniti, la Cina sta costruendo una difesa sempre più perfezionata, grande e sofisticata, anche se le tecnologie realizzate in patria debbono ancora essere testate in battaglia. Tutto ciò è in linea con l'appello del leader cinese che vuole portare il Paese a diventare una grande potenza militare-industri

Iran: sfida all'occidente

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Lo stretto di Hormuz, il rubinetto del petrolio mondiale, rischia di essere chiuso dal regime di Teheran. L'ultima provocazione è una campagna di esercitazione militare. L'Iran schiera la sua marina nello stretto di Hormuz e da 10 giorni testa missili a lungo raggio, si esercita a bloccare la navigazione e intima agli stati uniti di allontanare definitivamente la portaerei USS Abraham Lincoln   (affiancata da navi da guerra inglesi e francesi) , intensificando i suoi avvertimenti bellicosi, giungendo persino ad affermare, per bocca di un anziano deputato, che nel caso dovesse chiudere lo stretto, come ha minacciato di fare, la portaerei americana "sarà il bottino di guerra dell'Iran. Tuttavia, questo è solo un aspetto della loro strategia di deterrenza, dice Fariborz Haghshenass, un esperto di uno studio del 2008 sulla base di dottrine pubblicate delle Guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC).  Ci sono anche Hezbollah e Hamas e gruppi di militanti attivi ai confi

Alla ricerca del corpo di Bin Laden

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Qualcuno, sembra un ricco saudita, ha contattato sabato scorso Bill Warren, imprenditore e cacciatore di tesori sommersi che si è messo in testa di recuperare il corpo di Osama Bin Laden nei fondali del mare Arabico, per offrirgli la bellezza di ben 20 milioni di dollari per finanziare la sua impresa. Quest'uomo ha detto a Warren che "il suo popolo pagherà 20 milioni di dollari per il corpo di Bin Laden di modo che possa essere seppellito in terra". L'uomo, che Warren ha descritto come avente un forte accento arabo, ha detto che lo richiamerà in settimana per comunicargli i dettagli, ma non prima di avere ottenuto una nave e l'elettronica necessaria per l'impresa. Warren ha fatto dei controlli servendosi di una donna che lavorava con l'Agenzia di Sicurezza Nazionale durante l'era di George Bush la quale gli ha detto che l'uomo che l'ha contattato è probabilmente un saudita o una persona dallo Yemen che ha parlato a nome della famigl

"Odyssey Dawn": un intervento militare troppo precipitoso

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Scattata alle ore 17: 45 del giorno 19 marzo l'operazione " Odyssey Dawn ", che secondo il Pentagono dovrebbe aver ridotto significativamente la capacità contraerea del regime libico, la cui reazione nella notte è stata rabbiosa ma inefficace, contro il potenziale di fuoco della coalizione. Alle ore 15 il cielo di Bengasi viene sorvolato da aerei da ricognizione francesi, che colpiscono 4 mezzi blindati libici e la città comincia a sperare. A disposizione delle operazioni c'è anche il sistema di monitoraggio ambientale italiano, COSMO-SkyMed , per l'osservazione iperspettrale della terra, che integrano le osservazioni radar con osservazioni nell'infrarosso visibile e ultravioletto. Nel giro di poche ore partono i primi attacchi dei jet francesi e subito dopo, dai cieli e dal mare, si scatena l'inferno. Vengono sparati 118 missili cruise di lungo raggio, i tomahawk, che coi loro bagliori luccicanti hanno illuminato la notte libica e colpito almeno 2

L'alba del nuovo impero - 3

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Con il DNA che lo sprona a dominare il mondo, la Repubblica popolare cinese (RPC), dopo aver superato la Germania come il più grande esportatore del 2009, sebbene con meno impeto, continua a crescere. In termini di PIL ha davanti a se i soli Stati Uniti (anche se il PIL potrebbe cambiare in una sola generazione) . Il Paese di mezzo si potenzia negli armamenti, nelle acquisizioni finanziarie, detiene alcuni monopoli nelle materie prime, in particolare dei REE , gli elementi rari delle terre, su cui si basa gran parte dell'attuale hi-tech mondiale divenuto d'uso comune, dove essi diventano indispensabili  per produrre telefonini,  televisori che abbisognano di  europio; ipod, sistemi di visione notturna,  missili intelligenti, radar avanzati,  ma anche impianti eolici che abbisognano di neodimio per  i  loro magneti, lantanio per le batterie delle Toyota Prius...  La Cina è il più grande produttore mondiale di turbine eoliche ed è in corsa per essere il primo produttore di

Tensione nel Mar Cinese Orientale

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Le manovre militari sulla frontiera marittima tra le due Coree  potrebbero indurre la Corea del Nord ad attaccare la Corea del Sud.  In questo, lo stato del nord è stato chiaro: se le portaerei americane e le navi sudcoreane si avvicineranno troppo ci sarà una risposta ancora più dura dell'attacco che uccise 4 sudcoreani lo scorso 23 novembre. Per Seul si tratta di esercitazioni di routine del tutto leggittime ed è pronto a rispondere a qualsiasi provocazione. I colloqui diplomatici a 6 sono sospesi ma gli Stati Uniti sono impegnati in contatti informali con il regime del nord. Nella capitale nordcoreana è giunto Bill Richardson, governatore del Nuovo Messico. La situazione sul 36° parallelo è in movimento e lo conferma arriva anche dai cablogrammi riservati di WikiLeaks , in cui si dice che anche la Cina sarebbe rassegnata al collasso della Corea del Nord e alla riunificazione sotto l'egida di Seul.  Una corsa al dominio del Mar Cinese Orientale, che mette in al