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Riflessioni d'inizio giugno

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Il fattaccio di sangue avvenuto nel Mediterraneo, di fronte alle sponde dello stato d'Israele, è molto grave e merita un severo ammonimento. Questo, poichè la vita umana, sebbene sia considerata carne da macello, è ancora molto importante, qualunque sia il colore della sua pelle o la sua estrazione sociale.  Assassinii, stermini, massacri, violenze dovrebbero essere atti condannati sempre. E se proprio si deve morire per cause giuste o alti ideali, deve accadere nei campi di battaglia, in mezzo ai professionisti della guerra o nei luoghi dove si annida il potere tirannico, e non in mezzo alla popolazione civile inerme e indifesa e neanche in nome di chissà quali "missioni divine". E' difficile stabilire dove sta la ragione quando in ballo ci sono le vite umane. Se la Palestina vive ancora oggi la sua martoriata storia è colpa di una politica internazionale che si è presa la briga di dirimere le controversie d'una situazione sempre più incandescente... senz