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Speciale Rio + 20: la conclusione

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Si è conclusa la Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro. 190 Paesi si sono ritrovati vent'anni dopo il primo incontro nella stessa città brasiliana. Per l'occasione, a sorpresa, si è fatto vivo anche il padrino dell'ambientalismo mondiale, considerato uno degli artefici principali del movimento ambientalista mondiale,  e organizzatore del Summit delle Nazioni Unite del 1992 Maurice Strong , oggi ottanduenne, nativo del Canada, oggi residente in Cina, a cui è stata concessa la ribalta in una serie di conferenze nel prevertice di tre giorni prima. Nel corso della Conferenza  sono stati trattati  fondamentalmente due soli temi, l'affermazione delle energie rinnovabili come fonti primarie rispetto ai combustibili fossili e il problema della fame visto secondo la prospettiva per cui, a fronte di un aumento di produzione di cibo a livello globale, aumenta contemporaneamente anche il numero di affa

Speciale RIO + 20: si comincia col pensare ai trasporti nei paesi in via di sviluppo

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Dopo la  sessione plenaria di ieri e il prevertice dei giorni precedenti che è servito per mettere a punto le argomentazioni da presentare, oggi si è aperto ufficialmente presso   il Riocentro  Convention Center, in Avenida Salvador Allende 6555, la Conferenza Rio +20  sullo sviluppo sostenibile.   Più  di 50.000 persone e rappresentanti di oltre 120 paesi sono riuniti a Rio de Janeiro per l'apertura ufficiale della Conferenza.  Gli argomenti trattati includono la distruzione della foresta pluviale, le barriere coralline evanescenti, l'appropriazione di terre, il bisogno di sicurezza alimentare, l'acqua pulita, il ruolo delle donne nella produzione di cibo, l'acqua potabile, l'accesso all'energia, il sistema di trasporti ostruiti, l'occupazione e lo sviluppo sostenibile quale arma per combattere la povertà. In una manifestazione programmata per la Conferenza delle Nazioni Unite,  sul  Rio Flamengo

Speciale RIO + 20: la settimana cruciale

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Arrivando a Rio, ho dovuto prendere possesso in una stanza di un albergo decentrato rispetto al luogo in cui si tiene la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e dell'eliminazione della povertà. Questo poiché gli alberghi del centro sono al completo ma anche perché il mio editor , anch'egli alle prese con la crisi economica, non mi avrebbe potuto garantire né un soggiorno completo né le spese di sostentamento per oltre una settimana qualora avessi alloggiato in un albergo centrale. E dunque per arrivare sul luogo della Conferenza mi sono servito di un taxi. Naturalmente, il grande evento di questi giorni, ha reso il traffico più congestionato del solito (figuriamoci cosa sarà per l'imminente Coppa del Mondo) , e anche il tassista con cui ho parlato si è lamentato del maggiore movimento per le strade. Il traffico è peggiorato anche per via della costruzione della metropolitana che ha vietato l'acce

Speciale "XX Conferenza sullo sviluppo sostenibile di Rio"

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Vent'anni dopo il primo Vertice sulla Terra a Rio de Janeiro, sotto lo sguardo vigile e protettivo della statua del Cristo Redentore, si è aperta la XX Conferenza in cui si spera si possa tracciare un nuovo corso per lo sviluppo economico e sociale sul futuro del pianeta, le sue risorse e i suoi popoli. John Keyman , il nostro inviato speciale, è già sul posto e ci terrà informati su quanto verrà discusso e accadrà a questo vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile che entrerà nel vivo la prossima settimana e che, come ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon " è troppo importante per fallire ". Potrebbe essere proprio la crisi finanziaria mondiale ad aumentare le possibilità di una buona riuscita del Vertice di Rio. In un periodo in cui molte nazioni sono concentrate sulla sfida dello sviluppo sostenibile e il fatto che, in molti casi, le risorse siano finite, e in altri casi per ottenerle costino eccessivamente, fa presagire, appunto che da qu

Brasile: acqua assassina

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UPDATE ore 15:35 italiane - Altre informazioni: L’ area geografica flagellata e’ di circa 2300 km quadrati. A Sumidouro  si sono registrati 18 morti, 1500 persone che non si trovano e 1500 che sono rimasti senza casa. A Sao Jose do Vale do Rio Preto 4 morti  e 300 hanno perduto la casa. A Nova Friburgo 247 morti , 250 dispersi,3220 hanno dovuto abbandonare le abitazioni perilocolanti e 1970 senza casa completamente. A Teresopolis 238 morti, 100 dispersi,1300 abbandoni di residenza,1200 senza casa . A Petropolis 43 morti,40 dispersi,3600 sloggiati,2800 senza casa. Atti di sciacallaggio sulle residenze e gli esercizi commerciali abbandonati e timore di nuove ondate di acqua,vegetazione e fango per lo smottamento di altre zone montagnose. Ulteriori informazioni ------------------------------------------------------------------ Dal  nostro inviato in Brasile Ho un fratello in Brasile, a San Paolo, a cui ho chiesto di darmi notizie su quanto sta accadendo nel vasto stato sud