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Doha, si è conclusa come sempre la Conferenza sul clima

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Dal nostro inviato a Doha, Qatar, John Keyman. 9/12/2012 UPDATE : Esteso il Protocollo di Kyoto  fino al  2020. Duecento Paesi firmano l'intesa per ritardare i cambiamenti. L'intesa resta comunque lontana dalle richieste degli scienziati per far deviare la Terra dall'inquietante traiettoria verso un riscaldamento globale di 3-5°.  Ma l'impegno a ridurre ulteriormente le emissioni resta solo da parte dell'Ue e di pochi altri. Restano fuori i "grandi inquinatori", Canada, Russia,  Giappone e Nuova Zelanda. Ban Ki-moon, commenta l'intesa raggiunta a Doha dicendo: "Sono state poste le basi per un accordo completo e stringente da raggiungere per il 2015" contro il riscaldamento climatico, ha spiegato.            Tra proteste e manifestazioni (cornice abituale a questo tipi d'incontri)  che denunciano la poca affidabilità dei paesi ricchi nel rispettare gli impegni presi con i paesi poveri per aiutarli a far fronte agli effetti negati

Artico: si è chiusa la stagione dei viaggi con risultati record

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Se per alcuni scienziati americani lo scioglimento dei ghiacci artici ha contribuito a creare il più grande uragano atlantico mai registrato, Sandy,  russi e i cinesi ne vedono invece il lato positivo. Ieri si è chiusa la stagione della navigazione artica in Russia e ha registrato un transito di navi da carico e volumi record. Ci sono state 47 traversate a bordo delle navi tra Asia ed Europa - quasi 12 volte i quattro registrato nel 2010. In settembre, satelliti americani hanno registrato il più grande restringimento del ghiaccio artico da quando è iniziato il monitoraggio,  33 anni fa. Questa estate, il ghiaccio si é ritirato per 3,4 milioni di chilometri quadrati - circa la metà i livelli medi registrati degli anni ottanta e anni novanta. Le indagini sono fatte dal National Snow and Ice Data Center presso la University of Colorado at Boulder Con il mare più aperto, esperti degli Stati Uniti prevedono che i volumi di carico aumenteranno in questo decennio di oltre 50 volt

COP 18 a Doha: il solito atteggiamento sparagnino che non risolve niente

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Dal nostro inviato a Doha, Qatar, John Keyman. Il punto sul riscaldamento globale, la riduzione sulle emissioni di gas serra, l'adempimento degli impegni assunti dai singoli governi. Sono questi i temi in discussione alla 18° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo a Doha, Qatar, dove sino al 7 dicembre, 17 mila delegati in rappresentanza di 190 Paesi e organismi internazionali discuteranno sul come porre le basi di un nuovo accordo globale per combattere l'innalzamento delle temperature d'adottare entro il 2015. I negoziati sul clima di Doha (COP 18) rischiano di essere un altro braccio di ferro tra il nord e il sud del pianeta, tra le nazioni sviluppate e quelle in via sviluppo, dove ciascuno è in attesa che qualcuno si prenda la leadership. Nel frattempo, gli eventi meteorologici estremi, il record di fusione del ghiaccio marino artico e gli avvertimenti catastrofici continuano ad accumularsi sulla scia del super uragano

Stati Uniti: con Athena s'inaugurano nuovi nomi per le tempeste invernali

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Ve ne sarete accorti anche voi quest'estate qui in Italia. Gli anticicloni che ci hanno deliziato per gran parte della stagione più calda dell'anno avevano nomi abbastanza familiari per coloro a cui piace la storia mitologica: Caronte, Ulisse, Scipione l'Africano, Caligola, Nerone... Ora, per favorire la comunicazione sui social media, è diventata prassi, proprio come avviene per i sistemi tropicali, denominare alcune condizioni meteorologiche con tali nomi. Mentre il super uragano  Sandy è entrata ormai nei libri di storia per la sua distruzione nell'East Coast degli Stati Uniti, la tempesta che segue entrerà nei libri di storia per un altro motivo. The Weather Channel , che fornisce le previsioni del tempo nazionale e locale negli States (ma è presente in varie parti del mondo) con la tempesta Athena , che a distanza di una settimana dal passaggio dell'uragano, sta mettendo di nuovo in ginocchio la costa est degli Stati Uniti, ha difatti inaugurato la

La vittoria di Obama fa contento Al Gore, anche se...

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Chissà che piega avrebbe preso la storia se nel 2000 Al Gore fosse diventato il 43° Presidente degli Stati Uniti d'America. Ce lo chiediamo noi, se lo chiedono i tanti ambientalisti, se lo chiede il mondo intero. Forse qualcosa di meglio sarebbe stato fatto riguardo i cambiamenti climatici che incombono minacciosi sul pianeta. Probabilmente una cospicua fetta del PIL americano, anziché essere indirizzata sugli armamenti o sull'aiuto alle banche sarebbe stata utilizzata per combattere con più efficacia il global warming, di cui l'ex vice presidente ne è il paladino. Ma la storia prese tutt'altro indirizzo e alla fine ci ritroviamo con un mondo sempre più in fermento e la minaccia sempre più grossa del global warming. Sebbene la notte delle elezioni la vittoria di Obama e del Partito democratico sia stata ben accolta da Al Gore e dal suo entourage di Current TV a San Francisco, l' ex vice presidente non ha perso tempo notando quello che è stato il più grande dife

Sandy, la supertormenta che aleggia imperterrita sulle elezioni americane

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Adesso l'uragano Sandy sale sull'East Coast, nella zona più popolata del Paese, dove ci sono gli stati chiave in vista delle elezioni americane tra 8 giorni. Il temutissimo evento ha portato alla cancellazione di migliaia di voli: Airlines ne ha cancellati più di 7.200 voli e Amtrak ha cominciato a sospendere il servizio ferroviario in tutto il nord-est. New York, Philadelphia, Washington e Baltimora si preparano a chiudere le loro metropolitane, stoppare autobus e treni e le scuole e tutti gli uffici governativi non essenziali della capitale resteranno chiusi Le evacuazioni possono essere lunghe e durare più giorni. Le inondazioni possibili potrebbero rallentare tutto e rendere New York una città deserta. Difatti, nella Grande Mela, non appena Sandy si profilava all'orizzonte, sono state fatte evacuare 375.000 persone nella parte bassa di Manatthan così pure a Brooklyn, dove sono state fatte sgombrare 400 mila persone. Assai ardito sarà lo stop della metropolitana di