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Visualizzazione dei post con l'etichetta siberia

Una pioggia di sangue in Siberia

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La Siberia è la regione geografica più grande e probabilmente più strana della Russia. È un luogo in cui i mattoni d'oro cadono dal cielo e le mani umane mozzate spuntano dalla neve come rape. E a volte, sembra che piova anche sangue... Come è accaduto ieri o ieri l'altro quando un acquazzone color cremisi si é riversato in un parcheggio sui veicoli e sul terreno nella città industriale di Norilsk. Alcuni abitanti siberiani hanno visto la pioggia rossa come un segno dell'apocalisse, ma in realtà pare si sia trattato - almeno dalla spiegazione  fornita dall'impianto metallurgico locale - di un processo di lavorazione in cui venivano raschiate enormi quantità di residui di ossido di ferro (ovvero ruggine) dal pavimento e dal tetto della fabbrica per migliorare la salute e la sicurezza ambientale. Sfortunatamente, qualcuno ha dimenticato di mettere un coperchio sul cumulo di detriti arrugginiti e polverosi, e "una folata di vento si è involata sul parcheggio ment

Gli uccelli del mondo s'incontrano a Nandah Madh Meshwar

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Uccelli esotici provenienti da tutto il mondo hanno cominciato a migrare nel santuario di Nandah Madhmeshwar nel distretto di Nashik, India, un mese prima della loro migrazione annuale per sfuggire al duro inverno del loro habitat naltale. Gli uccelli provengono dalla Siberia, dall'Europa, dall'Asia e dall'America del Nord e migrano verso il Nashik dove il clima è più caldo. Il funzionario forestale regionale ha raccontato ad The Asian Age che sono già arrivati i Codoni (Northern Pintail), i Garganey (la marzaiola), il Mestolone ( Shoveler settentrionale), la gru dell'Himalaya (nell'immagine a lato) e altri volatili. " Gli uccelli residenti comprendono aironi da stagno, l'airone rosso, l'airone guardabuoi, bianche anatre dal collo nero, cicogne, alzavola, cormorano, aquila, falco pescatore, poiana, ecc per un totale di oltre 240 specie, tra cui oltre 80 specie migratorie. Il lupo, lo sciacallo, il ceduolo, il gatto selvatico ecc. Sono gl

Amazzonia: la torre che ci dirà molte cose sulla salute del pianeta

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La foresta amazzonica ha un impatto straordinario sul pianeta, producendo circa la metà di tutto l'ossigeno nell'atmosfera. Adesso, per meglio monitorare i cambiamenti chimici nell'aria, che potrebbero gettare nuova luce sul cambiamento climatico globale, nelle profondità della foresta amazzonica, tra giaguari, serpenti e alberi giganti, a circa 100 miglia dalla città di Manaus, è stato costruito un albero-torre, più alto della Torre Eiffel: the Amazon Tall Tower Observatory (Atto), alto 325 metri (1066 feet), la struttura più alta del Sud America. La torre integra la Zotto tower in Siberia (immagine sotto) , 304 metri, che è stata costruita in collaborazione con Max Planck Institute nel 2006. I dati delle due torri, installate nei punti più importanti del pianeta, verranno condivisi dagli scienziati quotidianamente in tempo reale. Per la scienza, la Amazon Tall Tower Observatory, è un grande e complesso lavoro, ha detto Antonio Manzi , un ricercatore del Nati

Al via la "fortezza mobile" russa nell'Artico

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L'Artico, con le sue notevoli risorse, fa gola a tutti i Paesi vicini, in particolare alla Russia, che potrebbe ridisegnare i confini nazionali in Europa per riaffermarne la sua influenza geopolitica, ma i confini equivalenti nell'Artico non sono mai stati stabiliti. La crescente tensione con l'Occidente per la questione ucraina ha indotto il Presidente Vladimir Putin a far compiere una esercitazione militare, non ai confini con l'Ucraina, come ci si aspetterebbe, ma migliaia di chilometri di distanza nel Polo Nord. Quasi 40.000 soldati, 41 navi da guerra e 15 sottomarini parteciperanno alle esercitazioni lungo le vaste province orientali e i possedimenti marittimi della Russia, secondo l' Associated Press . In risposta a ciò che percepisce come una invasione occidentale, per testare la prontezza di difesa lungo questa vasta area, il Cremlino ha iniziato le esercitazioni militari nell'Artico e nella Siberia, creando una grande fortezza mobile difesa

Energia solare: la Russia che non ti aspetti

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In uno dei paesi più ricchi di idrocarburi al mondo potrebbe non essere necessario sviluppare fonti alternative di energia, invece la Russia,  nonostante le condizioni climatiche e le ricche riserve naturali, lo sta facendo nelle aree più remote della sua vasta nazione. Recentemente la Repubblica di Altai della Siberia, ha aperto la più grande centrale solare del Paese. L'impianto di Kosh-Agachskaya (immagine a destra) , che ha una capacità di 5 megawatt (MW), sarà il primo di cinque impianti fotovoltaici che saranno installati nella regione entro il 2019. Anche altre regioni hanno iniziato a progettare e costruire i propri impianti fotovoltaici. Il progetto, che ha un prezzo di oltre 5 miliardi di rubli (135,000,000 di dollari) , porterà una potenza solare totale ad Altai pari a 45 MW. Il nuovo impianto sarà situato nella steppa di Chuyskaya , che ha un livello di irraggiamento - la quantità di energia presente sulla superficie della terra - pari al Sud Europa. Tuttavia,

Neve, gelo e vento schiaffeggiano l'Italia

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Così, per la giornata di oggi, che per il nostro Paese dovrebbe essere "la madre di tutte le nevicate" (Roma in particolare) tutto si è fermato. Questo è sintomatico di un Paese poco abituato ad un clima del genere, che mette in evidenza la fragilità di tutto il sistema Italia. Ecco allora la Buriana, la classica bufera di neve portata dal gelido vento di Nord-Est proveniente dalla lontana Siberia, il "Burian" appunto, responsabile del vortice gelido e bianco cui il nostro Paese è coinvolto da giorni. Una caduta di aria fredda che viene dalla Siberia e che di solito spira verso la Cina,  ma che in questo caso si dirige verso ovest perchè c'è un ponte molto grande di alte pressioni. Così, l'alta pressione delle Azzorre e l'alta pressione siberiana s'incontrano, si fondono insieme facendo si che la bassa pressione passa sotto le Alpi, ed ecco servite le nevicate. Un altro fenomeno legato alle tempeste di neve è il blizzard , il vento siberiano ch

Gazprom, il lupo vestito di verde

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Il 29 novembre 2011, il consiglio di amministrazione di Gazprom rilascia una insolita dichiarazione circa la preoccupazione del fatto che " la produzione di gas shale è associata a significativi rischi ambientali, in particolare al rischio di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee con i prodotti chimici applicati nel processo di produzione. Questo fatto ha già provocato il divieto di sviluppo e produzione di gas shale in Francia. "  Questa è una conferma delle dichiarazioni rese dal presidente della compagnia, Alexander Medvedev nel 2010. Come mai Gazprom è l'unica azienda di gas al mondo che ufficialmente è contro lo sviluppo di gas shale ?  Secondo alcuni osservatori, che si definiscono amanti delle teorie della cospirazione, questo fatto è alquanto inusuale e fa pensare che almeno una di queste teorie si sta avverando. Ciò è vero soprattutto con quelle che riguardano la Russia, quando l'uso dell'argomento ambientale viene predicato da ce

Il mammut da un milione di rubli

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Ne avevano proprio bisogno al Pleistocene Park , nella parte settentrionale russa, della Repubblica di Sakha (Yakuzia), dove è in progetto la creazione di un parco preistorico.  Quello che ancora mancava per il rilancio in grande stile del museo alla Jurassik Park, che si propone di ricreare le antiche praterie che erano piuttosto diffuse nella regione durante l'ultima era glaciale, era proprio il pezzo più pregiato.  Circa 10.000 anni fa , le praterie del nord Yakut, noto anche come  Mammoth-tundra , erano popolate da un insieme eterogeneo di specie erbivore di medie e grandi dimensioni, come il mammuth lanoso, cavalli selvatici, renne e bisonti. Gli scienziati di tutto il mondo devono ancora scoprire il motivo per cui questo vasto territorio ricco di natura selvaggia è quasi scomparso dalla superficie del globo solo da un paio di secoli.  Adesso, con l'eccezionale ritrovamento di un mammut femmina, con gli arti perfettamente conservati, risalente a dec

Yakuzia: trovato un grosso diamante color miele

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Eccolo qui ! (a lato) . Da almeno 30 anni un diamante così non veniva estratto dalle prolifiche miniere a cielo aperto della sterminata Yakuzia, nel nord-est della Repubblica Russa. Irregolare, impressionanti le dimensioni e la lucentezza, una tonalità rara di "giallo come il miele", dal peso di 136 carati, grande 33 mm per 23... che vale un sacco di soldi. Appena eseguita la perizia verrà definita la cifra esatta cui sarà messo in vendita. In questi casi, tocca allo Stato la priorità di acquisto. Solo nel caso il governo di Mosca non fosse interessato, allora si passerebbe ad un'asta aperta ai privati. Il giacimento di cui fa parte la cava dove è stato trovate questo diamante porta  l'augurale nome di Fortunata , ed è valutato attorno ai 109 MLD di dollari. La miniera è controllata da Alrosa Group, uno dei maggiori produttori di diamanti del mondo, di cui possiede il 25% della produzione mondiale. Nel solo 2010 Alrosa ha aumentato le vendite di diamanti grezzi

Russia, Iran e Azerbaigian: una ferrovia per l'Oceano Indiano

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Nonostante le sanzioni economiche contro l' Iran , la Russia e l 'Azerbaigian non intendono porre fine alla  realizzazione di progetti comuni con il paese. In particolare, questo riguarda la costruzione  di più di 4.500 km di ferrovia, che collegherebbe l'Europa centrale e nord-occidentale con il Medio Oriente e l'Asia meridionale. Questo progetto è una delle priorità dello sviluppo delle ferrovie russe, azere e e iraniane, ed è progettato per garantire il transito di merci provenienti dai paesi scandinavi fino alle coste dell'Oceano Indiano. I colloqui tra Russia, Azerbaijan e Iran sono in corso da 10 anni. Un'altra riunione trilaterale si è tenuta di recente a Teheran. Dopo la riunione, sono stati firmati tre documenti, che porteranno sicuramente ad accelerare l'attuazione del progetto. Vale a dire che le parti hanno concordato di costruire un ramo ferroviario Resht (Iran) - Astara (Iran) - Astara (Azerbaigian). Al fine di attuare questa idea, si pr

Le 10 più terribili catastrofi naturali della storia

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Segnaliamo in data 18 settembre 2015, il forte terremoto avvenuto in Cile, con la prima scossa di magnitudo 8.3 alle 8 di ieri sera (ora locale). L' UPDATE al 18 settembre 2015 lo trovate in fondo al post. ------------------------------------------------- Il recentissimo terremoto in Nepal e lo tsunami in Indonesia del 2004, si aggiungono a questa serie di catastrofi naturali della storia. L'UPDATE al 27 aprile 2015, lo trovate in fondo al post. ------------------------------------------------- 10 -  Tifone Tip I tifoni del Pacifico generalmente sono molto più potenti degli uragani atlantici. Questo, poichè l'Oceano Pacifico ha molto più acqua su cui i tifoni possono raccogliere la loro forza. Il tifone Tip è stato il più vasto e intenso ciclone tropicale mai registrato, con un diametro di  2.220 chilometri.  Fu la novantesima tempesta tropicale, il dodicesimo tifone e il terzo supertifone del 1979. Esso sviluppò la perturbazione monsonica il 4 ottobre 19

Tunguska: svelato il mistero?!

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Uno dei misteri più appassionanti del secolo scorso, un rompicapo che ha fatto letteralmente impazzire gli scienziati di tutto il mondo, sembra sia stato svelato. Ci riferiamo al mistero dell'esplosione, avvenuta il 30 giugno 1908, nella regione di Tunguska , nel cuore della Siberia Orientale, che rase al suolo più di un migliaio di chilometri quadrati di foresta. Secondo le testimonianze di coloro che assistettero all'avvenimento, "improvvisamente il cielo si divise in due, e in alto sopra la foresta tutta la parte settentrionale del cielo apparve coperta di fuoco. Si sentì una forte esplosione in cielo a cui fece seguito un potente fragrore, che ha fatto tremare la terra". Il conseguente urto sismico fu registrato da sensibili barometri nella lontana Inghilterra. Dense nubi ad alta quota si formarono sulla regione, riflettendo la luce del sole oltre l'orizzonte. A livello locale, centinaia di renne, e pastori vennero uccisi, anche se non vi era alcuna prova dir

DD45, l'asteroide che sembrava più piccolino...

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DD45 è un macigno di 40 metri di diametro che va a spasso nello spazio, e ha rasentato il nostro bel pianeta azzurro a circa 70 mila chilometri di distanza. Dal 1973 mai nessun altro asteroide è passato così vicino alla Terra. Se avesse colpito il pianeta avrebbe provocato una catastrofe naturale con una potenza simile a quella di 1000 bombe atomiche, al pari, dicono gli scienziati, di quello che il 30 giugno 1908 si abbatte sulla Siberia , cancellando in un sol colpo 2000 chilometri quadrati di foresta. Eppure, dalle fotografie realizzate lo scorso 27 febbraio, DD45 era poco più di una stellina visibile ai telescopi. Al momento, noi terrestri non siamo in grado di modificare l'orbita di questi asteroidi killer, poichè il tempo che intercorre tra la loro rivelazione e la possibilità di raggiungerlo con un mezzo spaziale è troppo breve. Ci vorrebbero perlomeno una decina di anni di preavviso per poter essere in grado, appunto, di deviarne la traiettoria. L'asteroide 2009 D