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Visualizzazione dei post con l'etichetta siria

Siamo forse alla viglia della Prima guerra termonucleare ?

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Per festeggiare il compleanno del suo fondatore la Corea del Nord mostra i nuovi missili, tecnologicamente avanzati, in una grande parata militare, in uno spettacolo di sfida di forza di fronte al mondo. Ma troverà davanti a se un Donald Trump determinato, che in Siria ha fatto vedere di cosa è capace. La televisione statale nord coreana ha mostrato  Kim Jong Un, in abito nero e camicia bianca, uscire da una limousine e salutare la guardia d'onore prima di camminare su un tappeto rosso. Poi ha raggiunto un podio, applaudito da tutti i funzionari governativi di alto livello, con di fronte migliaia di soldati e civili che hanno partecipato alla sfilata a Kim Il Sung Square. nel centro di Pyongyang, la capitale. Si ha la sensazione che l'evento clou delle celebrazioni in atto in Corea del Nord per le celebrazioni del nonno di  Kim Jong Un, padre fondatore del Paese, consista nel lancio del sesto e probabilmente ultimo test missilistico nucleare.    La televisione st

Summit sul clima di Parigi e Giubileo a Roma: due appuntamenti da brivido

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Le prossime due settimane saranno giorni cruciali per il vecchio continente. In una Parigi provata e sotto attacco da parte degli islamici radicali del Califfato, avrà inizio lunedì 30 il Summit sul clima, che sta impegnando ingenti forze di sicurezza affinché tutto proceda nel migliore dei modi. A Roma, invece, l'8 dicembre avrà inizio il Giubileo straordinario con l'apertura della Porta Santa in San Pietro. Due ribalte internazionali che possono far gola ai terroristi dello Stato islamico. Per l'Isis il summit sul clima di Parigi potrebbe essere il vero obiettivo da colpire poichè l'ultima cosa che si vuole è un accordo globale sul clima che, nel corso del tempo, può limitare il consumo globale di combustibili fossili. E questo è sicuramente un risultato che non solo ISIS, ma tutti i principali esportatori di petrolio vogliono evitare. Nel territorio del Califfato, secondo alcune stime, la produzione di greggio è di circa 34.000-40.000 barili al giorno, che f

Palmyra, la mitica città dell'imperatrice Zenobia

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Nelle case distrutte dell'antica Palmyra sventolano orgogliosamente le bandiere nere dello Stato Islamico. Anche sui templi della citta incantata, della sposa del deserto, come fu sopranominata, sventolano le bandiere nere. I combattenti dell'IS hanno preso Palmyra, distruggendo alcune moderne statue di gesso e sollevando la loro bandiera sull'antico castello che domina le rovine romane. I suoi resti antichi, invece, saranno, probabilmente, rivenduti all'Occidente, riempendo le loro casse, così con il petrolio e il gas dei suoi giacimenti. Palmyra significa avere il controllo di tutti i valichi principali tra l'Irak e la Siria e il controllo dell'unica via di accesso a sud ovest, su Damasco, dove il il presidente siriano Assad è come assediato nella sua capitale. E come se non bastasse, con la dovuta amplificazione che si da alla notizia, parte integrante della strategia, l'ISIS alza la posta, annunciando un attacco nel cuore dell'America, un'

Africa: perchè i potenti del mondo arrivano sempre in ritardo?

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E' l'Africa il problema del mondo. Se non si risolve una volta per tutte il problema africano ci saranno sempre grosse complicazioni a livello internazionale. Risolviamo il problema Africa e vivremo tutti più tranquilli. Tutti abbiamo visto come la Siria, nell'arco di soli tre anni, è diventata un quadro vivente della più grande tragedia umanitaria del nostro tempo. Scontri tra ribelli, attacchi chimici, crisi di rifugiati e dispotismo nel paese colpito dalla guerra civile sono fatti che sono stati ben documentati dai mass media. Eppure, il mondo non è stato in grado di fare qualcosa di significativo per aiutare la  popolazione colpita. Gran parte di essa ora vaga per le strade e le baraccopoli delle nazioni confinanti per necessità di cibo, acqua e vestiti.  Poi, si è lasciato crescere indisturbato la Stato islamico dell'Isis, che ora sta seminando terrore coi suoi lupi solitari anche fuori dai confini nei quali sta operando.  La nostra inclinazione naturale

Siria: ed ora anche il tifo dalle acque dell'Eufrate

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Nella più lunga guerra civile del nuovo millennio che si sta consumando in Siria, dove stranamente nessuna forza d'intervento esterna ha messo piede, a parte le stragi quotidiane e le violenze che seminano morte è ora il turno delle conseguenziali malattie che ne derivano dovute a deficienze  igieniche. Sembra che in una regione della Siria  nel nord-est della provincia di Deir al-Zo, in mano agli oppositori del regime, sia scoppiato il tifo. La causa deriva dal dissetarsi di tanta gente nelle acque contaminate del biblico fiume Eufrate. Lo segnala l'organizzazione mondiale della sanità (OMS).. Circa 2.500 persone sono infettati dalla malattia contagiosa, che provoca diarrea e può essere fatale, " Non c'è abbastanza combustibile o energia elettrica per far funzionare le pompe in modo che le persone possano bere l'acqua dell'Eufrate che è contaminata, probabilmente con liquami, " ha detto a   Reuters  il rappresentante dell'OMS in Siria, Elisa

Cosa nasconde la tensione crescente tra Turchia e Siria?

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" Perché la primavera araba ha spazzato via i regimi dittatoriali di Tunisia, Bahrein, Libia, Egitto e non quello siriano? ". E' la domanda che mi sono posto da qualche tempo, sulla quale solo ora ho una risposta. Che poi, conoscendo come vanno certe cose, è la cosa più ovvia su cui si doveva pensare! Nel mese di luglio 2011, quando erano in pieno svolgimento le operazioni di destabilizzazione degli stati del Golfo, i governi di Siria, Iran e Iraq hanno firmato un accordo storico sulla gas pipeline che è andato in gran parte inosservato dopo le notizie della CNN sui disordini siriani. Il gasdotto, concepito per costare 10 miliardi di dollari, che sarebbe stato completato in tre anni, è quello iraniano di Port Assalouyeh, nei pressi del campo di gas di South Pars nel Golfo Persico, che avrebbe poi raggiunto Damasco, in Siria attraverso il territorio iracheno. Da lì,  le intenzioni dell'Iran, sarebbero state quelle di estendere il gasdotto da Damasco fino au port

Siria: tamburi di guerra sempre più vicini?

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Qual'é la verita sulla questione siriana? Si tratta di una strategia occidentale, orchestrata dall' Asse FUKUS (Francia, UK, USA) , per arrivare lentamente ma inesorabilmente al cuore del problema (Iran) , oppure quello che sentiamo quotidianamente dai telegiornali e leggiamo sui giornali è maledettamente vero: cioè, che il terribile Assad, pur di mantenere il potere che gli ha lasciato il vecchio genitore, è stato capace di ordinare il fuoco sul suo popolo? Cose di questo genere sono troppo distanti dai ragionamenti semplici ed elementari della gente comune, ma il fatto che la pesante situazione siriana si trascini da oltre un anno, protetta dall'ombrello cino-russo, oltre che da quello iraniano, senza che se ne sia venuto in alcun modo a capo, fa pensare che la drammatica questione cela risvolti troppo importanti per essere svelati al mondo intero. Adesso pare che stiamo entrando nella fase conclusiva della vicenda. I prosiriani (russi, iraniani, cinesi e altri po

La difficile via del Trattato sulle armi presso l'ONU

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Every gun that is made, every warship launched, every rocket fired signifies, in the final sense, a theft from those who hunger and are not fed, those who are cold and are not clothed. The world in arms is not spending money alone. It is spending the sweat of its laborers, the genius of its scientists, the hopes of its children… This is not a way of life at all, in any true sense. Under the cloud of threatening war, it is humanity hanging from a cross of iron. Former U.S. President, Dwight D. Eisenhower, in a speech on April 16, 1953 Ogni pistola che si fa, ogni nave da guerra varata, ogni razzo sparato significa, in senso finale, un furto verso coloro che hanno fame e non sono nutriti, coloro che sono al freddo e non sono vestiti. Il mondo in armi non sta spendendo il denaro da solo. Esso sta spendendo il sudore dei suoi operai, il genio dei suoi scienziati, le speranze dei suoi figli ... Questo non è un modo di vita di tutti, in senso vero. Sotto la nube minacciosa della guerra,

Gas che scarseggia, clima sfavorevole, tanta politica e...

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Un febbraio così terribile dal punto di vista climatico non si vedeva da lungo tempo. Il gelo che sta colpendo gran parte dell'Europa sta avendo effetti devastanti sulla produzione di prodotti ortofrutticoli e sui rifornimenti energetici. Sul rifornimento energetico in Italia è intanto scattato il piano d'emergenza del ministero dello sviluppo economico che per contenere la fortissima utilizzazione di gas che ha raggiunto i livelli massimi, prevede di mettere in esercizio le centrali elettriche ad olio combustibile, nonostante il consumo di gas è aumentato di circa il 40%, rispetto ad un anno fa. Per il momento le utenze domestiche saranno dispensate da questo provvedimento. Da giovedì, però, potranno staccare i distacchi  per alcune aziende con contratti di fornitura che prevedono queste eventualità in caso di emergenza, Sono tre le grandi direttrici di rifornimento per il gas in Italia: il nord Europa, la Russia e il nord Africa. La Russia ha però deciso di ridurre di c

Siria, a quando l'intervento militare?

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Sebbene la comunità internazionale tentenni, l'intervento militare in Siria non è una possibilità remota. Lo ipotizza il ministro degli esteri britannico, dando voce ad una situazione che è degenerata oltre ogni limite e ha fatto si che dopo l'Italia, anche la Germania chieda l'intervento delle Nazioni Unite. Anche la Russia, il cui veto, unito a quello della Cina, ha sin qui impedito che le nazioni Unite adottassero una risoluzione più ferma nei confronti di Bashar al Assad, ha fatto sentire la sua voce definendo inaccettabile l'uso della forza contro i civili.  Il giorno dopo il massacro di Hama ,  avvenuta alla vigilia del Ramadan , dove i carri armati sono entrati all'alba sparando 4 colpi al minuto travolgendo uomini e barricate, e dove le migliatrici hanno falciato la folla lasciando a terra anche donne e bambini, la situazione sta portando il paese alla guerra civile. Hama , città simbolo della rivolta siriana e già teatro nel 1982 di una cruenta r

L'accerchiamento d'Israele tra le rivolte in corso

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Quella parte di mondo infiammata dalle grandi manifestazioni di protesta che chiedono più libertà, sta cambiando il volto dell'Africa e del Medio Oriente.   Adesso, manca solo una insurrezione popolare in Arabia Saudita, sinora sventata grazie ad un imponente impiego delle forze armate, che sono riuscite a soffocare il tentativo di mettere in scena una grande protesta di massa l'11 marzo, alla quale hanno preso parte anche molte donne saudite che sono trattate come bambini e non possono guidare o votare e hanno bisogno dell'approvazione maschile per poter lavorare e viaggiare...   per completare l'accerchiamento all'odiato stato d'Israele.   Dopo Tunisia, Egitto e Libia, dove il cambiamento è stato radicale (un po' meno in Marocco e Algeria) , e dopo le vampate nello Yemen, il cui presidente Ali Abdullah Saleh ha cooperato strettamente con gli Stati Uniti nella battaglia contro al-Qaida , e il Bahrein, che ospita la V Flotta degli Stati Unit i, d

Che fine hanno fatto le navi iraniane che hanno attraversato il Canale di Suez?

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Chissà, forse avrà un collegamento con la costruzione della linea ferroviaria nel corridoio Europa - Medio Oriente - Asia meridionale di cui ho fatto cenno nel post precedente , il fatto delle due navi iraniane, Khark e Alvand , che hanno attraversato il canale di Suez nei giorni scorsi. Come si sa il Canale è gestito ieri come oggi dalle autorità egiziane, e per la prima volta dopo la vittoria della rivoluzione islamica in Iran del 1979 è stato acconsentito a navi iraniane di attraversarlo, per entrare nel Mediterraneo . Ora le due navi sono attraccate nel porto siriano di Lattakia e secondo il Comandante della Marina Militare iraniana Ammiraglio Habibollah Sayyar, che è in visita ufficiale di sei giorni in Siria a capo di una delegazione di autorità militari, l 'Iran è pronto per la costruzione di frangiflutti, banchine e strutture portuali in Siria. " L'esercito iraniano è in grado di svolgere la cooperazione militare con la Siria in materia di formazione e