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Nepal: la terribile natura

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La natura è bellissima ma anche molto crudele. Quando scatena le sue forze, attraverso terremoti, alluvioni, tsunami fa terribilmente paura. E non sempre bisogna attribuire la colpa alle attività umane (anche se poi l'uomo ha sempre colpa) perché la Natura ciclicamente ce lo ricorda. Solo lei è capace di compiere cose così terribili. Il dopo terremoto di magnitudo 7.9 che ha scosso la capitale del Nepal e la Valle di Kathmandu, si sta rivelando devastante. Si sa che l'area è al più alto rischio sismico della Terra. La collisione tra l'India e il resto dell'Asia, iniziata 45 milioni di anni fa, è tuttora in corso. L'India, prima di cozzare contro l'Asia, ha compiuto un percorso di circa 5000 chilometri da sud verso nord, nell'Oceano Indiano, viaggiando ad una velocità di circa 10 centimetri all'anno. Dopo l'inizio della collisione, il suo movimento non è terminato ma è continuato per altri 2000 chilometri. Lo scontro, come si può notare in uno

Cosa aspettiamo ad adeguare e ricostruire il nostro paese?

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E' con vivo piacere che pubblico il commento fattomi da Rosario sul post di qualche giorno fa " Il terremoto che non ti aspetti   ".  Rosario è  napoletano di nascita che vive in quel di Como, con una evidente e comprensibile nostalgia della sua terra natia e con argomenti interessanti da fornirci sul sisma che tanto dolore sta portando alle famiglie dell'Emilia. "Leggo con interesse il suo post, ma la realtà scientifica è un po diversa da quella descritta. Che l'appennino parmense - ferrarese e la piana antistante fino al Po siano una zona sismica e facciano parte di un sistema di faglie è un dato conosciuto dalla comunita scientifica da decenni. Basta andarsi a leggere gli atti di un importante convegno del febbraio del 1993 . Qui l'associazione ferrarese dei geologi in un'ampia relazione, dimostra e documenta come storicamente, la citta di Ferrara sia stata soggetta a terremoti che ne hanno segnata la storia, e di come il suolo della piana

Il terremoto che non ti aspetti

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Quando vi fu il terremoto in Abruzzo si ebbero dei sismi molto vicini come intensità a quello principale. E' molto probabile che nel terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna si stia muovendo non solo una faglia ma una serie di piccole faglie parallele le une alle altre. Il che potrebbe significare che lo sciame sismico non ha ancora compiuto il suo ciclo. E' lo stesso fronte che si era attivato da Ferrara fino a tutto il modenese che si è esteso un po' verso la parte più occidentale. Le zone sismiche delle mappe ufficiali, quelle che servono per le costruzioni, partono dall'Etna e percorrono tutta la dorsale appenninica. In esse si può vedere che nella zona dove è avvenuto il recente terremoto la sismicità è considerata molto bassa. C'è poi una mappa non ufficiale, che è stata presentata a Porta a Porta dopo la prima scossa, quella del 20 di maggio, portata in studio da  Giuliano Panza , ordinario di sismologia all'Università di Trieste, dove invec
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Cina: le dighe della paura Ci sono circa 130 grandi dighe costruite, in costruzione, o proposto nelle zone occidentali della Cina che sono ad alta pericolosità sismica e potrebbero innescare disastrosi effetti ambientali come terremoti e onde giganti. Questo è quanto afferma un rapporto stilato dal Canadian watchdog group Probe International . Il nuovo rapporto indica che il 98,6 per cento delle dighe in costruzione nella Cina occidentale si trovano in zone ad alta e moderata pericolosità sismica. La posizione delle dighe di grandi dimensioni si trovano nei pressi di dove si sono registrati terremoti con magnitudo superiore a 4.9, e soprattutto laddove l'epicentro del terremoto è assai vicino alla superficie, e ciò, dice il geologo autore del rapporto "John Jackson" "è motivo di grave preoccupazione ". John Jackson è uno pseudonimo per un geologo che ha una dettagliata conoscenza della Cina occidentale ma che vuole rimanere anonimo per proteggere

Nucleare in Iran e i castelli con le carte

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Un amico di gioventù soleva trascorrere i suoi momenti di relax divertendosi a fare castelli con le carte sul tavolo accanto alla finestra che affacciava sulla ferrovia. Sebbene costruire castelli con le carte non sia un'impresa da poco, egli riusciva ad arrivare spesso al terzo livello, dimostrando polso fermo e concentrazione. Solo che ogni volta che di sotto transitava un treno , faceva  rimbombare le pareti e il pavimento di casa e di conseguenza la scossa faceva ballare il tavolo, facendo crollare, con suo grave disappunto, il bel castello di carta. Questa simpatica storia la voglio ricollegare, in un certo modo, a quanto ha affermato un geologo del Kuwait, il quale, riferendosi al reattore nucleare di Bushehr in Iran , inaugurato lo scorso agosto, ha detto che è stato costruito in una zona a forte rischio sismico, mettendo in guardia da una possibile fuga di radiazioni in caso di forte scossa. Il reattore si trova a soli 276 km dal Golfo del Kuwait e nel caso accadess

Christchurch, Nuova Zelanda: la città miracolata

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L'epicentro del potente terremoto che ieri (venerdi ore 18:35 italiane) ha colpito la Nuova Zelanda si è verificato a 55 km (35 miglia) a nord-ovest di Christchurch , ad una profondità di 12 km (7,5 miglia) . A Christchurch sono crollati molti vecchi edifici, molte auto sono rimaste sepolte dalle macerie, le strade sono interrotte, le linee elettriche e telefoniche sono saltate, le condutture idriche esplose... E' stato dichiarato lo stato di emergenza e l'esercito ha disposto l'invio di truppe. Fortunatamente, la seconda città dell'isola (386.000 abitanti) non ha avuto nessuna vittima. Il sisma è durato 40 secondi ma alcuni scienziati del US Geological Survey ( USGS ) stanno ancora cercando di ricostruire il modo in cui il terremoto di magnitudo 7,1 che ha colpito Christchurch e le sue vicinanze si è manifestato. Sembra ci siano stati due o tre colpi in rapida successione. " Pensiamo che questo è un evento molto complesso ", ha detto il geof

Tsunami alle Samoa: un altro segno della Natura devastatrice

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Secondo gli scienziati del Environmental Systems and Services di Melbourne, il maremoto che ha devastato le isole Samoa, le American Samoa e Tonga è il risultato di una rottura superficiale della crosta terrestre. Il terremoto, che è stata misurato di magnitudo 8.3 gradi della scala Richter , si è verificato a 190 chilometri a sud-ovest delle Samoa Americane (un territorio senza personalità giuridica degli Stati Uniti che si trova nel sud dell'Oceano Pacifico) . Gary Gibson, sismologo del ES&S , ha detto che la regione colpita ha esperienze di diversi terremoti di magnitudo 7 nel corso dell'anno, ma una magnitudo 8 e oltre è cosa rara. " Il terremoto ha avuto una magnitudo di circa 8, che corrisponde ad una rottura all'interno della terra che può avere una lunghezza di 200 - 300 chilometri, ed una profondità di 100 - 200 chilometri, con una parte in difetto del movimento dai quattro ai sette metri rispetto agli altri ", ha detto Gibson, afferm

Buona Pasqua

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Sebbene le notizie non si fermano mai, anzi continuano a giungere copiose da ogni parte del globo. Vedi quanto sta accadendo al largo delle coste somale riguardo i pirati , di cui abbiamo ampiamente parlato , oppure della ripresa attività del vulcano La Cumbr e, nelle isole Galapagos, che dopo quattro anni di inattività ha ripreso ad eruttare; come pure dei disordini sociali che coinvolgono la Thailandia... stamane il mio pensiero va a coloro a cui la vita ha tolto tutto. Sono idealmente vicino a voi, gente d'Abruzzo, cui va tutto il mio affetto e la mia solidarietà. Anche se il proseguio della vita non potrà ripagarvi degli affetti persi nel terribile sisma che vi ha colpito, non rassegnatevi, cercate, invece, di farvi coraggio, poichè la vita che vi è stata affidata non ha valore! Buona Pasqua dal profondo del cuore a tutti voi per un futuro migliore. Immagine: i249.photobucket.com/

Quella polemica sul radon...

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Il radon è un gas nobile ed inerte, ed è uno dei componenti più rilevanti della radioattività naturale. Viene prodotto dal decadimento radioattivo dell'Uranio naturale, emanato dai terreni (in particolar modo da lave, tufi, pozzolane), dalle rocce ed in minor misura dall'acqua, nella quale può disciogliersi (può essere presente infatti nelle falde acquifere). E' presente inoltre in alcuni materiali da costruzione. La via che generalmente percorre per giungere all'interno di un edificio è quella che passa attraverso fessure e piccoli fori delle cantine e nei piani seminterrati. Ciò è dovuto ad una differenza di pressione tra il suolo e l'ambiente chiuso, che risulta essere in depressione rispetto l'esterno. Se il basamento ha un pavimento di fango il radon penetra facilmente; se il pavimento è di cemento, il radon penetra attraverso le spaccature che si formano col tempo, lungo le tubature o attraverso le giunture tra i muri. Secondo l'Organizzazione Mond