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Oumuamua, un oggetto strano che corre veloce verso il Sole

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E' stato chiamato  Oumuamua, ed è un oggetto dalla forma strana che ha scoperto  un telescopio dell'Università delle Hawaii nel 2017.   Alcuni sostenevano che fosse un'astronave aliena, altri solo un pezzo di roccia interstellare che vaga nel nostro sistema solare, ma la triste realtà è che non lo sapremo mai. Questo perché quella dannata cosa era troppo lontana per vedere bene. Quando rilevato per la prima volta, era a una distanza di 21 milioni di miglia (33 milioni di km), ma era già in viaggio verso il Sole a velocità supersonica. Al momento non ci sono veicoli spaziali in grado di inseguirlo e scattare primi piani. La distanza è il più grande ostacolo da superare nell'esplorazione spaziale. Per avere un'idea, s'immagini che la sonda OSIRIS impiegherà più di due anni per tornare a 185 milioni di miglia dall'asteroide Bennu. Abbiamo menzionato OSIRIS perché era una missione di raccolta di campioni ed è correlata a ciò che abbiamo qui. La macchina è at

" La nana superfredda e i 7 pianeti"

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Buona giornata a voi tutti. Oggi.voglio scrivere di questa fantastica scoperta scientifica della Nasa che sta entusiasmando il mondo intero e suscitando curiosità e speranza. La Nasa l'ha intitolata " La nana superfredda e i 7 pianeti " . A poche decine di anni luce da noi esiste un sistema planetario comprendente sette pianeti rocciosi simili alla terra, sei dei quali si trovano in una zona temperata in cui la temperatura è compresa tra 0 e 100 gradi. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature , è stata coordinata dall' Università belga di Liegi e descrive il più grande sistema planetario mai scoperto con tanti possibili sosia della Terra. I 7 pianeti orbitano intorno ad una stella nana, un sole minuscolo, appena l'8 per cento rispetto al nostro, chiamato Trappist-1 , e distante dalla Terra appena 39 anni luce . I pianeti sono stati individuati col sistema dei transiti, perchè la luce diminuiva periodicamente  intorno alla loro stella. Su tre dei

Plutone, il fascino dell'ultimo pianeta esplorato dall'uomo

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Con questa missione l'agenzia spaziale americana Nasa segna la conclusione dell'esplorazione del sistema solare, avendone esplorato ogni pianeta a partire da Venere nel 1962. New Horizons, la sonda grande all'incirca come un pianoforte a coda, ha percorso la distanza di tre miliardi miglia ad una velocità di oltre 58.000 km/h, risultando essere la più veloce imbarcazione spaziale a lasciare la Terra e mettendoci più di nove anni per raggiungere Plutone. Nel suo straordinario viaggio New Horizons ha portato con sé le ceneri dell' astronomo Clyde Tombaugh, che lo ha scoperto nel 1930. Quando la missione è stata avviata nel gennaio 2006, l'obiettivo era quello di raggiungere il più esterno della famiglia dei nove pianeti del sistema solare. Sette mesi dopo il viaggio epico della sonda, gli astronomi internazionali hanno classificato Plutone un "pianeta nano". Ma nonostante le sue piccole dimensioni - appena due terzi del diametro della Luna della Te

Cloud City, la città galleggiante sopra le nuvole di Venere

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L'esplorazione di Venere è stato ritenuta off-limits per il suo clima inospitale - ma la NASA ritiene che Cloud City può essere la risposta. Un certo numero di agenzie, tra cui, naturalmente la NASA, stanno concentrando gli sforzi di esplorazione del sistema solare su Marte. A prima vista, però, Marte non sembra davvero come il miglior candidato. Venere è molto più vicino alla Terra - ad una distanza che varia tra 38.000 mila chilometri e 261 milioni di chilometri rispetto ai 56 milioni - 401,000 mila km di Marte. E' anche di dimensioni paragonabili alla Terra - con raggio di 6052 chilometri contro i 6371 della Terra, e ha una densità e composizione chimica simile. Ma tutto il resto lo rende quasi completamente invivibile. Mentre le sonde sono stati inviate sulla superficie del pianeta, sono durate, al massimo, solo due ore prima che le condizioni della superficie di Venere le distruggesse. Queste condizioni includono una pressione atmosferica fino a 92 volte superio

Il disco d'oro terrestre oltre il Sistema Solare

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Nel 1977 quando vennero lanciati i Voyager 1 e 2 dovevano durare 5 anni e visitare Giove e Saturno . Trentaquattro anni dopo sono ancora al lavoro. Il Voyager 1 ora è a 17 miliardi e mezzo di chilometri dal nostro pianeta e sta per lasciare i confini del Sistema solare per addentrarsi nell'ignoto spazio interstellare. A bordo, la sonda porta un disco su cui sono incisi i suoni della Terra, i simboli della nostra civiltà. Il contenuto del disco sono stati selezionati per la NASA da un comitato presieduto dal celebre Carl Sagan della Cornell University ed i suoi soci:  116 immagini sono state immesse sul disco utilizzando la tecnologia analogica. Immagini e una varietà di suoni naturali, come quelli prodotti dal soffiare del vento, tuoni, uccelli, balene, pioggia, cani, battiti cardiaci, risate, e molto altro ancora. A questo sono stati aggiunti diverse selezioni musicali di diverse culture ed epoche: 90 minuti di musica! Tutto, da Bach (3 volte) a Chuck Berry . La Germania

"Riccioli d'oro", un nuovo pianeta su cui poter vivere...

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Dista solo 20 anni luce dalla Terra e suscita la curiosità degli scienziati il nuovo pianeta nella costellazione della Bilancia, tanto che, per molti di loro, sarebbe meglio andare là piuttosto che su Marte. Steven Vogt , a professor of astronomy and astrophysics at the University of California, Santa Cruz , afferma che il sistema solare intorno a cui ruota il nuovo pianeta ha una somiglianza inquietante a quello del nostro sole. Gliese 581 , questo è il suo nome, ha impegnato gli astronomi in 11 anni di studio. Ribattezzato dagli scienziati " Goldilocks " (riccioli d'oro), il nuovo mondo ha un orbita di 37 giorni, è grande da tre o quattro volte il nostro pianeta, si trova in un sistema solare simile al nostro e possiede la gravità giusta per trattenere un'atmosfera che renderebbe molte zone abitabili, sempre che non lo siano già Purtuttavia, esso è un pianeta davvero singolare e ci vorrebbe molto spirito di adattamento per abituarsi a viverci, perchè, come