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I droni dei mari

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La US Navy ha completato con successo una missione di prova per le imbarcazioni senza equipaggio autonome, in grado di proteggere una nave più grande, e prevenire attacchi kamikaze coordinati. Utilizzando la tecnologia NASA esistente, entro un anno da oggi, la flotta della US Navy avrà nuove motovedette automatiche autoguidate, che attaccano, o distruggono le minacce letali che si presentano in acqua. Il programma è stato in parte ispirato all'incidente del 2000, in cui il cacciatorpediniere USS Cole ha avuto il suo scafo speronato  da una singola carica di esplosivo ad alto potenziale messo su un gommone,da parte di Al-Qaeda. La simulazione US Navy ha coinvolto un transito attraverso lo stretto, che è simile al passaggio di routine delle navi da guerra della US Navy che passano attraverso lo Stretto di Hormuz, situato nel Golfo Persico o nello stretto di Malacca, altrettanto pericoloso per la pirateria. Tredici gommoni rigidi automatici hanno scortato una nave più grande

Stretto di Hormuz: il braccio di ferro continua

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In previsione della chiusura dello Stretto di Hormuz, utilizzato per un terzo del commercio di idrocarburi via mare del mondo, l'Iran sta accelerando i lavori per completare la costruzione dell'oleodotto Nord strategico e collegarlo all'oleodotto Kirkuk-Ceyhan per esportare petrolio dal porto di Ceyhan via Bassora. In questo contesto, anche l'Iraq ha approvato un piano per espandere le sue rotte di esportazione di petrolio da spedire a Ceyhan in Turchia. Il piano di emergenza è stato creato dal governo iracheno per far fronte a qualsiasi potenziale crisi se l'Iran dovesse chiudere lo Stretto di Hormuz, che fermerebbe circa l'80 per cento delle esportazioni petrolifere irachene. Dopo l'azione della Marina Usa di rafforzare ulteriormente lo schieramento navale nel Golfo Persico   (oltre alle unità della V flotta in Bahrein, il Pentagono invierà altre 4 navi cacciamine e altri 4 elicotteri  CH-53 Sea Stallion (nell'immagine) per l'individuazione di

Iran: sfida all'occidente

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Lo stretto di Hormuz, il rubinetto del petrolio mondiale, rischia di essere chiuso dal regime di Teheran. L'ultima provocazione è una campagna di esercitazione militare. L'Iran schiera la sua marina nello stretto di Hormuz e da 10 giorni testa missili a lungo raggio, si esercita a bloccare la navigazione e intima agli stati uniti di allontanare definitivamente la portaerei USS Abraham Lincoln   (affiancata da navi da guerra inglesi e francesi) , intensificando i suoi avvertimenti bellicosi, giungendo persino ad affermare, per bocca di un anziano deputato, che nel caso dovesse chiudere lo stretto, come ha minacciato di fare, la portaerei americana "sarà il bottino di guerra dell'Iran. Tuttavia, questo è solo un aspetto della loro strategia di deterrenza, dice Fariborz Haghshenass, un esperto di uno studio del 2008 sulla base di dottrine pubblicate delle Guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC).  Ci sono anche Hezbollah e Hamas e gruppi di militanti attivi ai confi

La minaccia dell'Iran sullo Stretto di Hormuz

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L'Iran minaccia di bloccare il percorso del petrolio nello Stretto di Hormuz se l'Occidente impone sanzioni al suo programma nucleare. Il Vice presidente iraniano Mohammad Reza Rahimi ha avvertito che " non una goccia di petrolio passerà attraverso lo Stretto di Hormuz " se le sanzioni saranno allargate. Le nazioni occidentali hanno recentemente presentato nuove sanzioni contro Teheran a seguito di un rapporto delle Nazioni Unite in cui si dice che l'Iran aveva effettuato dei test legati allo " sviluppo di un ordigno nucleare ". Gli Stati Uniti e i suoi alleati ritengono che l'Iran stia cercando di sviluppare un'arma nucleare, mentre Teheran insiste che il suo è un programma nucleare per scopi pacifici. Il capo ammiraglio della marina iraniana Habibollah Sayari ha detto che la chiusura dello stretto, vitale per lo scambio dell'Occidente, sarebbe "molto facile " per le forze armate iraniane "o come dicono gli iranian