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Dubai: il green cement diventa obbligatorio

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Dal 1° aprile a Dubai, una nuova legislazione costringerà tutti i proprietari, imprenditori, appaltatori ad utilizzare il green cement per la costruzione di nuovi edifici. Questo provvedimento é parte di una strategia per proteggere l'ambiente e ridurre le emissioni di anidride carbonica e di altri gas tossici. Dal primo di aprile, quindi, il Supplementary Cementing Materials (SCMs) , sostituirà l' Ordinary Portland Cement (OPC) , cemento Portland , utilizzato nella maggior parte degli edifici di Dubai. Il nuoco tipo di cemento, Supplementary Cementing Materials comprende materiali come  Ground Granulated Blast Slag (GGBS) e ceneri volanti. Un tipico SCM raccomandato a livello internazionale rapporto OPC è una miscela fatta di 64 per cento di GGBS e 34 per cento OPC. L'annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Municipalità di Dubai. Il comune ispezionerà i nuovi cantieri per verificare che la decisione venga applicata. Il  ce

Corea: la Blue Economy alla scoperta degli oceani

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Con il tema “ Vision of the Blue Economy and Ocean Governance " si è tenuta a Busan , Corea, il 6th World Ocean Forum .  La conferenza di tre giorni ha riunito circa 3.000 studiosi, funzionari governativi e leader del settore dell'oceano dalla Corea e dall'estero per la discutere sull'uso sostenibile e lo sviluppo degli oceani. In Corea , come in tante altre nazioni del pianeta, il termine “blue economy”  non ha ancora guadagnato un'ampia diffusione. Esso è stao presentato al pubblico attraverso il forum e l'esposizione internazionale in corso in Yeosu, il cui tema è “ The Living Ocean and Coast .” In poche parole, il termine si riferisce ad un oceano basato su un'economia che è economicamente e ambientalmente sostenibile. Esso evidenzia il ruolo degli oceani nel perseguire una crescita verde, una nuova strategia volta a fronteggiare il cambiamento climatico e la penuria di risorse naturali. In anni recenti, il concetto di Blue Economy ha acquisito l

Speciale Rio + 20: la conclusione

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Si è conclusa la Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro. 190 Paesi si sono ritrovati vent'anni dopo il primo incontro nella stessa città brasiliana. Per l'occasione, a sorpresa, si è fatto vivo anche il padrino dell'ambientalismo mondiale, considerato uno degli artefici principali del movimento ambientalista mondiale,  e organizzatore del Summit delle Nazioni Unite del 1992 Maurice Strong , oggi ottanduenne, nativo del Canada, oggi residente in Cina, a cui è stata concessa la ribalta in una serie di conferenze nel prevertice di tre giorni prima. Nel corso della Conferenza  sono stati trattati  fondamentalmente due soli temi, l'affermazione delle energie rinnovabili come fonti primarie rispetto ai combustibili fossili e il problema della fame visto secondo la prospettiva per cui, a fronte di un aumento di produzione di cibo a livello globale, aumenta contemporaneamente anche il numero di affa

Speciale RIO + 20: si comincia col pensare ai trasporti nei paesi in via di sviluppo

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Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman Dopo la  sessione plenaria di ieri e il prevertice dei giorni precedenti che è servito per mettere a punto le argomentazioni da presentare, oggi si è aperto ufficialmente presso   il Riocentro  Convention Center, in Avenida Salvador Allende 6555, la Conferenza Rio +20  sullo sviluppo sostenibile.   Più  di 50.000 persone e rappresentanti di oltre 120 paesi sono riuniti a Rio de Janeiro per l'apertura ufficiale della Conferenza.  Gli argomenti trattati includono la distruzione della foresta pluviale, le barriere coralline evanescenti, l'appropriazione di terre, il bisogno di sicurezza alimentare, l'acqua pulita, il ruolo delle donne nella produzione di cibo, l'acqua potabile, l'accesso all'energia, il sistema di trasporti ostruiti, l'occupazione e lo sviluppo sostenibile quale arma per combattere la povertà. In una manifestazione programmata per la Conferenza delle Nazioni Unite,  sul  Rio Flamengo

Speciale "XX Conferenza sullo sviluppo sostenibile di Rio"

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Vent'anni dopo il primo Vertice sulla Terra a Rio de Janeiro, sotto lo sguardo vigile e protettivo della statua del Cristo Redentore, si è aperta la XX Conferenza in cui si spera si possa tracciare un nuovo corso per lo sviluppo economico e sociale sul futuro del pianeta, le sue risorse e i suoi popoli. John Keyman , il nostro inviato speciale, è già sul posto e ci terrà informati su quanto verrà discusso e accadrà a questo vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile che entrerà nel vivo la prossima settimana e che, come ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon " è troppo importante per fallire ". Potrebbe essere proprio la crisi finanziaria mondiale ad aumentare le possibilità di una buona riuscita del Vertice di Rio. In un periodo in cui molte nazioni sono concentrate sulla sfida dello sviluppo sostenibile e il fatto che, in molti casi, le risorse siano finite, e in altri casi per ottenerle costino eccessivamente, fa presagire, appunto che da qu

Rio +20: laddove si discuterà il futuro che vogliamo

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Venti anni fa, c'era il Summit della Terra, che aveva segnato una svolta nella considerazione delle sfide ambientali a livello internazionale. Riuniti a Rio de Janiero, i leader mondiali concordarono su un progetto ambizioso per un futuro più sicuro, cercando di bilanciare i propri imperativi con una robusta crescita economica e le esigenze di una popolazione che tendeva a crescere contro la necessità ecologica di conservare le risorse più preziose del nostro pianeta:  terra, aria e acqua. Convennero che l'unico modo per farlo era quello di rompere con il vecchio modello economico e inventarne uno nuovo, chiamato sviluppo sostenibile. Due decenni più tardi, poco è cambiato e le sfide dell'umanità di oggi sono molto simili a quelle di allora, solo più grandi. Lentamente, si è giunti a comprendere che probabilmente siamo entrati in una nuova era. Alcuni addirittura la chiamano una nuova epoca geologica, in cui l'attività umana sta radicalmente modificando le dinamich