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Conferenza su clima di Marrakech: un momento cruciale

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Ogni anno che passa si conferma come l'anno più caldo di sempre, da quando, 137 anni fa, si sono cominciate a prendere le prime rilevazioni. Così anche il 2016, si avvia a diventare l'anno più caldo della storia del pianeta, abbattendo dunque il record del 2015, sinora il più caldo. Per l'Organizzazione meteoreologica mondiale ( WMO ) le temperature del 2016 sono di 1, 2 gradi più alte dei livelli preindustriali. Tra le cause soprattutto i gas serra prodotti dall'uomo. Il calore supplementare del potente fenomeno El Nino, spiega l'Agenzia, è sparito. Il caldo del riscaldamento globale continuerà. Andando avanti così, sarà dura mantenere sotto i 2 gradi il surriscaldamento del pianeta, come da accordi siglati a Parigi. Le previsioni sono state diffuse a Marrakech ma i dati definitivi saranno pubblicati all'inizio del 2017.  Proprio a Marrakech, con l'ombra di Trump che incombe sulla Conferenza sul clima, dove i leader mondiali discutono sul cambiamento

Gray Swan, la super tempesta del futuro improbabile ma possibile

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Un nuovo studio prevede che il riscaldamento globale potrebbe riservare fenomeni estremi come non si sono mai visti prima. Entro la fine del secolo, il cambiamento climatico potrebbe aumentare notevolmente il rischio di danni causati da tempeste inattese. Gli uragani e le mareggiate diventeranno più intensi nel corso del prossimo secolo. Secondo i  nuovi modelli sviluppati dai ricercatori del Princeton and Massachusetts Institute of Technology le probabilità di queste tempeste aumentano con il cambiamento climatico. Li hanno chiamati, chissà perchè, Black Swan e Gray Swan (Cigno nero e cigno grigio). I Black Swan sono fenomeni catastrofici inaspettati che hanno un impatto enorme, che nessuno vede venire, mentre i Gray Swan , sono fenomeni estremi altamente improbabili, super-tifoni per i quali non c'è nessun precedente storico, ma che potenzialmente potrebbero ancora essere previsti. Nessuna delle recenti tempeste più gravi che la maggior parte ricorda: gli ura

Il grande caldo che verrà (questo è solo l'inizio) ...

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Il post che segue va preso per il verso giusto e non solo dal più facile punto di vista apocalittico, come può far pensare parte del testo . Ovviamente, per il futuro climatico del pianeta, c'è poco da stare allegri, ma io non dispero e continuo a pensare, chissà... forse l'imprevedibilità e gli spunti di saggezza del genere umano, oltre all'apporto importantissimo della scienza, riusciranno a inventarsi qualcosa che possa, se non risolvere del tutto la situazione climatica , almeno a poterla gestire in maniera meno convulsa.   Nel 2009 , i leader mondiali concordarono nel cercare di non lasciare che il mondo si riscaldasse più di 2 gradi Celsius, rispetto all' epoca pre-industriale. Ebbene, questo è talvolta considerata una regola generale per mantenere all'interno di un tracciato di sicurezza il cambiamento climatico.  Ma non tutti gli scienziati la pensano così. Il Professor Camille Parmesan , ad esempio, esperta di biodiversità dell'Università di

Le difese marine inventate dall'uomo non sono più adeguate alla forza delle tempeste

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Le difese marine inventate dall'uomo non sono più adeguate alla forza delle tempeste   Dalla Florida alla Costa del Sol, le costose difese dal mare stanno accelerando l'erosione delle spiagge e non riescono a proteggere le città costiere dalle crescenti maree. Lo sviluppo immobiliare costiero non solo sta creando spiagge meno accessibili ma sta distruggendo anche le coste marine. L'allarme arriva dalle violente tempeste atlantiche e del Pacifico di questi giorni dove enormi onde hanno spazzato via spiagge e distrutto muri di cemento in Europa, Nord America e le Filippine. Ora, gli ingegneri pensano di costruire mura più alte per difendersi dalle terribili tempeste invernali e dall'innalzamento del livello dei mari. Lo affermano ricercatori nel Regno Unito e negli Stati Uniti avvertendo che lo sviluppo immobiliare di mura e dighe nei pressi di spiagge sta lentamente erodendo le coste di tutto il mondo. In un nuovo libro intitolato The Last Beach , Andrew Co

Paesi Bassi: il maestoso Progetto Delta

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Viene chiamata pure l'ottava meraviglia del mondo, anche se forse certe definizioni andrebbero attribuite a ben altre grandi opere del passato. E' l'enorme barriera anti tempesta in provincia di Zeeland, Paesi Bassi, nota come il Progetto Delta, che è stata progettato per prevenire un altro grande alluvione come quella che si è verificato nel 1953, in cui persero la vita 1.835 persone. Ma questo progetto di ingegneria idraulica, unico nel suo genere, che è stato costruito in 13 anni ad un costo esorbitante di 3,6 miliardi di euro, è anche una grande attrazione turistica. I visitatori possono realmente camminare all'interno della struttura, o vederlo dalla barca.  Particolarmente interessante è il film di 30 minuti Delta Finale, dove si parla della lunga costruzione del progetto, che ha testato i limiti della tecnica contemporanea.  Non solo sono state progettate delle navi realizzate appositamente per la costruzione della barriera (i modelli di loro so

Clima: gli scienziati prevedono tempeste future più intense

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Secondo la tradizione, tempeste come la tempesta tropicale Lee si suppone accada, forse, una volta ogni 100 anni. Tuttavia, nel momento in cui si verificò questa tempesta, appena 10 giorni dopo si scatenò un'altra potente tempesta, l'uragano Irene, tant'è che la popolazione del nordest della Pennsylvania, che ne fu colpita, si chiese se i modelli meteorologici erano cambiati. Oppure, se si trattava solo di sfortuna. Il gruppo di esperti dell' Intergovernmental Panel on Climate Change composto, tra l'altro, da un gruppo di scienziati vincitori del Premio Nobel provenienti da ogni parte del mondo, dicono che molto probabilmente le  forti precipitazioni diventeranno più frequenti in tre aree del globo: le regioni polari, i tropici e le medie latitudini del nord in inverno. Il rapporto del Intergovernmental Panel on Climate Change , pubblicato il 28 marzo, è stato scritto da 220 scienziati provenienti da 62 paesi e si occupa di gestire i rischi da eventi meteor

Riscaldamento globale: game over?

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Nella spasmodica rincorsa di avere l'energia, mettendo da parte l'energia nucleare poichè le sue centrali e il trattamento delle scorie radioattive potrebbero incontrare dei grossi problemi (il Giappone ne è testimone) , il mondo  si ostina a costruire a ritmi sostenuti centrali a combustibili fossili, fabbriche ad alto consumo energetico ed edifici inefficienti e nei prossimi cinque anni diventerà impossibile controllare il riscaldamento globale ai livelli di sicurezza. E'  l'ultima possibilità di lotta contro i pericolosi cambiamenti climatici pericolosi sarà "persa per sempre". Questo, secondo un'analisi ancora più approfondita delle massime autorità mondiali in materia energetica, sulle infrastrutture energetiche del mondo. Se l'infrastrutture dei combustibili fossili non cambierà in maniera rapida (nei prossimi 5 anni) i risultati possono essere disastrosi e il mondo avrà perduto per sempre' la possibilità di evitare pericolosi cambia

La Terra è attraversata da venti misteriosi

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Il mondo ha avuto grandi tempeste nel corso degli ultimi due decenni, e il motivo è un mistero, svela un nuovo studio su dati satellitari a livello mondiale, condotto da Ian Young, del Swinburne University of Technology in Melbourne , Australia, che ha creato un registro delle misure del vento in giro per il mondo, assemblando misure satellitari a livello mondiale risalenti  al 1985. Lo studio , che è il primo ad interessarsi alla velocità del vento su una grande fetta del pianeta, da sostegno ad alcuni risultati precedenti.  Con lo sviluppo della tecnologia satellitare e radar, la temperatura del pianeta e le precipitazioni sono state tracciate come mai prima. Durante gli ultimi 20 anni , i venti hanno mantenuto una media del 5 per cento. Tuttavia, secondo la nuova analisi dei dati satellitari globali, i venti estremamente forti causati dalle tempeste sono aumentati ancora più velocemente, arrivando al 10 per cento. Un inspiegabile tendenza che può essere addebita

Israele: trovata una statua antica romana

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Il passato, prima o poi, raffiora sempre. Trovata da un passante una statua in marmo di epoca romana, risalente all'occupazione romana della Giudea tra i 1800 e 2000 anni fa.      E' accaduto in Israele, subito dopo una grande tempesta , che ha fatto crollare una rupe, nella città portuale  di Ashkelon , sul Mediterraneo. Alla statua manca la testa e le braccia, anche se ha " curati in ogni dettaglio " i  sandali, ha detto Yoli Shwartz, portavoce della Israel Antiquities Authority. La statua ora è stata rimossa dal sito per essere studiata prima di esporla in un museo in Israele. Recuperate nello stesso luogo anche frammenti di un bagno pubblico romano e dei mosaici. Immagine: www.msnbc.msn.com/  

L'arrivo dell'uragano Alex nel Golfo del Messico preoccupa gli esperti

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Alex, la prima tempesta della stagione atlantica 2010 si è formato nei Caraibi occidentali ed è giunto gia nel Belize, in America centrale, accompagnato da venti che soffiano oltre i 95 chilometri orari. Secondo gli esperti Alex dovrebbe attraversare lo Yucatan e poi disperdersi senza creare problemi. Tuttavia, sebbene l'arrivo della tempesta si stia spostando verso ovest-nord-ovest, lontano dal luogo del disastro della British Petroleum , sta tenendo lo stesso il Messico e gli Stati Uniti col fiato sospeso, in quanto potrebbe diventare un uragano nelle prossime 48 ore, e potrebbe  mutare direzione improvvisamente, andando perciò ad ostacolare le già difficili operazioni di contenimento della marea nera. Il timore che Alex possa riacquistare forza una volta giunto sulle acque calde al largo delle coste del Messico, ha costretto la Bp a far evacuare i suoi dipendenti dalla zona. Un forte vento potrebbe distribuire il petrolio su un'area più estesa, trasportandolo nel li

Si chiamerà Alex il primo uragano della stagione atlantica

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Secondo il National Hurricane Center , un sistema meteo a circa 800 chilometri sud ovest delle Bermuda, ha circa il 30% delle probabilità, di diventare la prima tempesta della stagione atlantica, che si apre ufficialmente il primo giugno e si chiude il 30 novembre.  Il sistema, che sta producendo pioggia e temporali su una vasta aerea, secondo il bollettino emesso dal centro uragani, dovrebbe spostarsi verso nord-nord-ovest, ed ha una probabilità media di diventare ciclone tropicale o subtropicale durante le prossime 48 ore. Se la tempesta dovesse ruotare dalla sua attuale posizione, per lei già è pronto il primo nome di tempesta della stagione atlantica, che corrisponde ad Alex , a cui faranno seguito poi Bonnie, Colin, Danielle, Earl, Fiona ... Le previsioni dicono che quest'anno dovrebbero esserci dalle 14 alle 18 tempeste, con venti superiori alle 39 miglia orarie. Secondo i ricercatori della North Carolina State University , tra le otto e undici di queste tempeste potrebbe

Una gigantesca tempesta di sabbia ha tinto di giallo La Cina del nord

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Una gigantesca tempesta di sabbia è arrivata su Pechino dalla Mongolia cinese. Il cielo della capitale cinese si è tinto di un giallo tendente all'arancione che ha colorato le strade deserte, avvolte nella nebbia, con visibilità ridotta a poche centinaia di metri; i palazzi fin dentro i condomini; le auto in sosta, i parchi, il Palazzo Imperiale... costringendo le autorità a dichiarare l'area pericolosa per la salute.  Le tempeste di sabbia, che periodicamente avvolgono Pechino, nascono a nord, nel deserto dei Gobi, che poi il vento porta verso sud, viaggiando a 100 chilometri l'ora.  Il governo cinese nel tentativo di frenare il fenomeno ha investito grandi somme di denaro per combattere la desertificazione... ma invano.  Nella Inner Mongolia (Mongolia interna) , centinaia di migliaia di persone, alla stregua di poveri rifugiati ambientali, hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, spinte dall'avanzare del deserto. La tempesta di sabbia ha coinvolto anche le reg