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2018: la Ue e i diamanti

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Da ieri primo gennaio 2018 la Ue , sotto la guida dell'alto rappresentante Federica Mogherini , ha la Presidenza del  cosidetto  processo Kimberley , la cui la cui missione si prefigge di controllare il commercio dei diamanti insaguinati provenienti dai conflitti impedendo di entrare nel mercato dei diamanti grezzi. La Unione europea guiderà questa iniziativa internazionale per arginare il commercio di diamanti dai conflitti nel 2018. Il protocollo Kimberly , lanciato nel 2002 nella città sudafricana di Kimberley, é un importante documento ratificato nel 2002 da una coalizione di governi, dalla società civile e dall'industria dei diamanti in risposta al ruolo dei diamanti nel finanziare alcune delle guerre civili più devastanti d'Africa. Federica Mogherini ha commentato che " fa parte del nostro lavoro per i diritti umani - assicurarsi che i diamanti producano ricchezza, non moderna schiavitù. Le risorse naturali appartengono alla comunità non alle

Accordo sul clima nella Ue prima del vertice di Parigi nel 2015

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Accordo fra i 28 Paesi Ue sugli obiettivi di lungo termine su clima e energia: taglio delle emissioni di gas serra del 40 per cento rispetto ai livelli del 1990, e una quota al 27% di energia pulita (da fonti rinnovabili) sulla produzione totale. Gli Stati membri possono includere nel pacchetto di riduzione anche il trasporto su strada. I trasporti sono la seconda più grande fonte di emissioni di gas a effetto serra  in Europa, dopo il settore energetico, ed è anche la più rapida nella crescita. Portare le automobili nel sistema ETS ( Emissions Trading System) potrebbe ridurre i costi dell'industria automobilistica che per soddisfare la normativa esistente deve risolvere l'eccesso di offerta sul mercato del carbonio che ha spinto i prezzi delle quote di carbonio fino a circa 6 euro (7,64 dollari) per tonnellata da più di 30 euro a sei anni fa. Al 27% è stato fissato anche il target per l'aumento, entro il 2030, dell'efficienza energetica a livello europeo. Sul f

La Russia disseta di energia pulita il boom economico cinese

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Un accordo storico. Un accordo tra due grandi Paesi spesso alleati ideologicamente che non si sono mai pestati troppo i piedi, pur diffidando l'uno dell'altro. Un accordo che riscrive un nuovo ordine mondiale, e avvalora quello di cui eravamo già a conoscenza:  l'alba del nuovo impero . In questi giorni la Cina ha firmato un accordo con la Russia pari a 400 miliardi di dollari per una fornitura di gas naturale di 38 miliardi di metri cubi di gas l'anno. In questo modo il gigante asiatico, dipendente in gran parte dal carbone, per soddisfare il suo boom economico, potrà dissetarsi di  molta energia non inquinante. L'accordo segna una nuova collaborazione tra due paesi che comunque hanno sempre cercato di contrastare l' influenza degli Stati Uniti negli affari mondiali. Per l'alleato russo questo mega accordo è  una mossa diplomatica, in previsioni di possibili sanzioni internazionali per le sue azioni aggressive in Ucraina, ma anche un avvertimento

Salvare il Mediterraneo dalle specie esotiche invasive

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I metodi di riduzione dei rischi ambientali di specie esotiche invasive trasferite attraverso l'acqua di zavorra delle navi nel Mar Mediterraneo sono stati discussi durante il corso di formazione Safe Med II Project. Anche se l'acqua di zavorra aumenta la sicurezza e l'efficienza delle operazioni delle navi, soprattutto in porto, questa pratica rischia di spostare le specie marine in tutto il mondo, ponendo seri problemi ecologici, economici e sanitari. The Ballast Water Management Convention, ratificato da 28 paesi che dovrebbe entrare in vigore nel corso dei prossimi due anni, offre una serie di misure internazionali per ridurre al minimo la traslocazione di specie marine attraverso l'acqua di zavorra Il coordinatore del Safe Med Project  Jonathan Pace  ha dichiarato: " Impedire il trasferimento delle specie marine è una responsabilità globale, che necessita di uno sforzo coordinato da parte delle amministrazioni dei governi di tutto il mondo .&

BACSIN: ripulire con batteri spazzini i luoghi contaminati

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Sono stati utilizzati nel Golfo del Messico dopo la fuoriuscita del petrolio della BP al largo delle coste della Louisiana. L'acronimo è  BACSIN ( Bacterial abiotic cellular stress and survival improvement network ), i batteri spazzini, il cui utilizzo è la ripulitura dei terreni contaminati largamente praticata nel trattamento delle fuoriuscite di petrolio, impianti chimici abbandonati, basi militari dismesse e molti altri problemi simili. Questo progetto, lanciato dalla Ue e  coordinato dall'Università di Losanna, mira a migliorare l'efficacia di batteri utilizzati nel trattamento e prevenzione di inquinamento ambientale. Non potendo "spruzzare" i batteri, i ricercatori hanno scoperto alcune piante che offrono un ambiente ideale per  far proliferare i microrganismi "spazzini". Una tecnica che ora è in fase di test direttamente sul campo.     Immagine :  ilgiornale.it            

Gazprom, il lupo vestito di verde

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Il 29 novembre 2011, il consiglio di amministrazione di Gazprom rilascia una insolita dichiarazione circa la preoccupazione del fatto che " la produzione di gas shale è associata a significativi rischi ambientali, in particolare al rischio di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee con i prodotti chimici applicati nel processo di produzione. Questo fatto ha già provocato il divieto di sviluppo e produzione di gas shale in Francia. "  Questa è una conferma delle dichiarazioni rese dal presidente della compagnia, Alexander Medvedev nel 2010. Come mai Gazprom è l'unica azienda di gas al mondo che ufficialmente è contro lo sviluppo di gas shale ?  Secondo alcuni osservatori, che si definiscono amanti delle teorie della cospirazione, questo fatto è alquanto inusuale e fa pensare che almeno una di queste teorie si sta avverando. Ciò è vero soprattutto con quelle che riguardano la Russia, quando l'uso dell'argomento ambientale viene predicato da ce

Gas che scarseggia, clima sfavorevole, tanta politica e...

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Un febbraio così terribile dal punto di vista climatico non si vedeva da lungo tempo. Il gelo che sta colpendo gran parte dell'Europa sta avendo effetti devastanti sulla produzione di prodotti ortofrutticoli e sui rifornimenti energetici. Sul rifornimento energetico in Italia è intanto scattato il piano d'emergenza del ministero dello sviluppo economico che per contenere la fortissima utilizzazione di gas che ha raggiunto i livelli massimi, prevede di mettere in esercizio le centrali elettriche ad olio combustibile, nonostante il consumo di gas è aumentato di circa il 40%, rispetto ad un anno fa. Per il momento le utenze domestiche saranno dispensate da questo provvedimento. Da giovedì, però, potranno staccare i distacchi  per alcune aziende con contratti di fornitura che prevedono queste eventualità in caso di emergenza, Sono tre le grandi direttrici di rifornimento per il gas in Italia: il nord Europa, la Russia e il nord Africa. La Russia ha però deciso di ridurre di c

Iran: sfida all'occidente

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Lo stretto di Hormuz, il rubinetto del petrolio mondiale, rischia di essere chiuso dal regime di Teheran. L'ultima provocazione è una campagna di esercitazione militare. L'Iran schiera la sua marina nello stretto di Hormuz e da 10 giorni testa missili a lungo raggio, si esercita a bloccare la navigazione e intima agli stati uniti di allontanare definitivamente la portaerei USS Abraham Lincoln   (affiancata da navi da guerra inglesi e francesi) , intensificando i suoi avvertimenti bellicosi, giungendo persino ad affermare, per bocca di un anziano deputato, che nel caso dovesse chiudere lo stretto, come ha minacciato di fare, la portaerei americana "sarà il bottino di guerra dell'Iran. Tuttavia, questo è solo un aspetto della loro strategia di deterrenza, dice Fariborz Haghshenass, un esperto di uno studio del 2008 sulla base di dottrine pubblicate delle Guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC).  Ci sono anche Hezbollah e Hamas e gruppi di militanti attivi ai confi

Tensione nel Mediterraneo orientale tra Cipro e Turchia

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Il Mediterraneo, già al centro dell'attenzione mondiale per la forte discrepanza che caratterizza i popoli che abitano sulle sue coste sia a nord, nel vecchio continente che a sud, nel nord Africa, rischia di diventare protagonista di un ennesimo braccio di ferro tra Turchia e Cipro, in una disputa sull'energia che potrebbe danneggiare ulteriormente l'offerta travagliata di Ankara di entrare nell'Unione Europea, cosa che non disturberebbe la Francia contraria all'ingresso della Turchia nel blocco europeo. Dopo il rifiuto di Nicosia di fermare le trivellazioni in collaborazione con lo stato d'Israele, alla ricerca di giacimenti di gas al largo delle coste, il premier turco Erdogan ha detto che molto presto Ankara inizierà le sue prospezioni nel braccio di mare della Repubblica turca di Cipro, nella parte settentrionale dell'isola, entità riconosciuta solo dalla Turchia, mentre non intrattiene rapporti diplomatici con il resto di Cipro, Stato membro dell'