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Visualizzazione dei post con l'etichetta uragano

L'uragano Patricia ha perso potenza

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Il temuto uragano Patricia è stato declassato a categoria 2 e nel corso della giornata si attende che si trasformerà in tempesta tropicale. Attualmente l'uragano soffia con venti di 155 chilometri l'ora rispetto ai 270 chilometri l'ora raggiunti quando ha toccato terra in Messico, vicino alla città di Cuixmala. Al momento non si segnalano vittime. La protezione civile messicana invita comunque la popolazione a tenersi informata e a seguire le raccomandazioni. Inondazioni e smottamenti vengono segnalati lungo il suo cammino verso la parte più interna del paese. Fonte: www.ansa.it   Immagine: www.repstatic.it

Messico: l'uragano Patricia, il più forte mai registrato nell' emisfero Occidentale

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Per i meteorologi l'uragano Patricia che sta infierendo sul Messico è un evento potenzialmente devastante e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. Con venti sostenuti a 200 mph (320 kph) e raffiche ancora più potenti Patricia, secondo lo US National Hurricane Center , è l'uragano più forte mai registrato nell' emisfero Occidentale. Si prevede che l'uragano stasera toccherà lo stato messicano di Jalisco  raggiungendo la categoria 5, la massima, in grado di causare grandi distruzioni. Il centro meteorologico di Miami ha avvertito di un "approdo potenzialmente catastrofico nel sud-ovest del Messico", punteggiato di villaggi e paesini di pescatori sbarrati in casa. Patricia ha il potenziale di causare morte e una massiccia distruzione in una grande fetta della costa messicana del Pacifico, comprese le località turistiche di Puerto Vallarta e Acapulco. Poche ore fa l'occhio dell'uragano Patricia era di circa 145 miglia (255

Il ciclone in Sicilia: per fortuna, il pericolo è passato

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La costa sud orientale della Sicilia se l'è vista brutta, ma per fortuna il pericolo è passato. La burrasca su Malta, dove l'occhio del ciclone si è posato, ieri e fino a stanotte ha messo in allarme la costa sud orientale della Sicilia e le coste ioniche. Una spirale fatta di venti fortissimi con raffiche oltre i 60 nodi. Un incrocio di venti con diverse convergenze: venti da su che spingono a nord e venti da nord che spingono a sud. MeteoWeb. eu ha caratterizzato la tempesta come come un vero e proprio uragano . E' nello stretto di Sicilia che l'uraganosi è formato investendo in parte la costa di Lampedusa e di Linosa. Interessate soprattutto le province di Siracusa, Ragusa, Caltanisetta e parzialmente quella di Agrigento. Questi venti hanno prodotto mareggiate di particolare intensità, con brusco innalzamento del livello del mare, anche se a seguito dell'impatto con la terraferma il ciclone ha cominciato col perdere forza. I cicloni tropicali medite

Stati Uniti: con Athena s'inaugurano nuovi nomi per le tempeste invernali

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Ve ne sarete accorti anche voi quest'estate qui in Italia. Gli anticicloni che ci hanno deliziato per gran parte della stagione più calda dell'anno avevano nomi abbastanza familiari per coloro a cui piace la storia mitologica: Caronte, Ulisse, Scipione l'Africano, Caligola, Nerone... Ora, per favorire la comunicazione sui social media, è diventata prassi, proprio come avviene per i sistemi tropicali, denominare alcune condizioni meteorologiche con tali nomi. Mentre il super uragano  Sandy è entrata ormai nei libri di storia per la sua distruzione nell'East Coast degli Stati Uniti, la tempesta che segue entrerà nei libri di storia per un altro motivo. The Weather Channel , che fornisce le previsioni del tempo nazionale e locale negli States (ma è presente in varie parti del mondo) con la tempesta Athena , che a distanza di una settimana dal passaggio dell'uragano, sta mettendo di nuovo in ginocchio la costa est degli Stati Uniti, ha difatti inaugurato la

La vittoria di Obama fa contento Al Gore, anche se...

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Chissà che piega avrebbe preso la storia se nel 2000 Al Gore fosse diventato il 43° Presidente degli Stati Uniti d'America. Ce lo chiediamo noi, se lo chiedono i tanti ambientalisti, se lo chiede il mondo intero. Forse qualcosa di meglio sarebbe stato fatto riguardo i cambiamenti climatici che incombono minacciosi sul pianeta. Probabilmente una cospicua fetta del PIL americano, anziché essere indirizzata sugli armamenti o sull'aiuto alle banche sarebbe stata utilizzata per combattere con più efficacia il global warming, di cui l'ex vice presidente ne è il paladino. Ma la storia prese tutt'altro indirizzo e alla fine ci ritroviamo con un mondo sempre più in fermento e la minaccia sempre più grossa del global warming. Sebbene la notte delle elezioni la vittoria di Obama e del Partito democratico sia stata ben accolta da Al Gore e dal suo entourage di Current TV a San Francisco, l' ex vice presidente non ha perso tempo notando quello che è stato il più grande dife

Sandy, la supertormenta che aleggia imperterrita sulle elezioni americane

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Adesso l'uragano Sandy sale sull'East Coast, nella zona più popolata del Paese, dove ci sono gli stati chiave in vista delle elezioni americane tra 8 giorni. Il temutissimo evento ha portato alla cancellazione di migliaia di voli: Airlines ne ha cancellati più di 7.200 voli e Amtrak ha cominciato a sospendere il servizio ferroviario in tutto il nord-est. New York, Philadelphia, Washington e Baltimora si preparano a chiudere le loro metropolitane, stoppare autobus e treni e le scuole e tutti gli uffici governativi non essenziali della capitale resteranno chiusi Le evacuazioni possono essere lunghe e durare più giorni. Le inondazioni possibili potrebbero rallentare tutto e rendere New York una città deserta. Difatti, nella Grande Mela, non appena Sandy si profilava all'orizzonte, sono state fatte evacuare 375.000 persone nella parte bassa di Manatthan così pure a Brooklyn, dove sono state fatte sgombrare 400 mila persone. Assai ardito sarà lo stop della metropolitana di

Haiti: in arrivo la tempesta tropicale Tomas

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Ad Haiti , nel paese più povero dell'emisfero occidentale, dove la denutrizione è sempre stata una piaga, e dove gli eventi naturali non scarseggiano, per coloro che sono riusciti miracolosamente a sopravvivere al terremoto di gennaio, è giunta l'ora di fuggire dal l'accampamento, dove, con l'avvento della la tempesta tropicale Tomas , potrebbe verificarsi un ulteriore disastro naturale.  Nell'a ccampamento Corail sulle colline a nord di Port-au-Prince donne e bambini stanno fuggendo prima che Tomas si abbatta sui bersagli più facilmente colpibili lungo il suo percorso.  Basta guardare le cicatrici sulla collina per comprendere il motivo dell'evacuazione: molti alberi, che facevano da argine ad eventuali frane e inondazioni provocate dalle forti piogge, sono stati tagliati per fare carbone da legna. Adesso non c'è quasi più niente ad attutire la forza distruttiva di una tempesta più cattiva. L'accampamento Corail è troppo esposto al vento e potre