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Visualizzazione dei post con l'etichetta venti

Stati Uniti: l'uragano Harvey mette paura

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Sul finire della stagione degli uragani, ancora una volta nel famigerato Golfo del Messico, si sta formando un uragano che, secondo gli esperti potrebbe diventare spaventoso. Milioni di persone si stanno preparando ad affrontarlo poichè si prevede una battaglia prolungata che potrebbe sconvolgere decine di contee a più di 100 miglia nell'entroterra. Sette contee costiere da Corpus Christi all'estremità occidentale di Galveston hanno ordinato le evacuazioni obbligatorie di alcune aree. L'ultima forte tempesta che ha colpito gli Stati Uniti fu l'uragano Wilma nell'ottobre 2005 in Florida. Harvey, questo è il nome assegnato all'uragano che fa tanta paura, è cresciuto rapidamente da una depressione tropicale in uragano di categoria 1. I cicloni tropicali sono come dei motori, ma invece di combustibile hanno bisogno di aria calda e umida per sopravvivere. Il primo ingrediente per la formazione dei cicloni tropicali è la formazione delle calde acque oc

Dove è finito El Nino ?

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Che fine ha fatto El Nino ?  I report di BOM (Bureau of Meteorology El Nino–Southern Oscillation Outlook) riportano diversi indicatori che hanno mostrato un minimo aumento o nessun aumento da alcune settimane, suggerendo che lo sviluppo di El Nino è in fase di stallo. Per BOM le prospettive mostrano che le temperature superficiali del mare attraverso il Pacifico tropicale rimangono più calde della media,  ma il raffreddamento è avvenuto in alcune aree nelle ultime settimane, in risposta a venti più forti della media.     El Niño è la fase calda della El Niño Southern Oscillation ( ENSO ) ed è associata a una banda di acqua calda dell'oceano che si sviluppa nel Pacifico tra l'equatore centrale ed il centro- est del Pacifico (circa sui 120 ° W) , inclusa la costa del Pacifico del Sud America.   L'oscillazione del sud di El Nino si riferisce al ciclo di temperature calde e fredde, misurate dalla temperatura superficiale del mare dell'Oceano Pacif

La più forte corrente oceanica del mondo ha tutta un'altra storia

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Denti di pesce e placche tettoniche raccontano una nuova storia sulla più grande corrente oceanica del mondo Denti di pesci fossili recuperati dal fondo dell'oceano intorno alla Tasmania hanno gettato una nuova luce sulle origini della grande corrente oceanica. I risultati provengono da ricostruzioni di antichi schemi di circolazione oceanici riportati oggi sulla rivista Natur e. L'analisi dei denti di pesci recuperati dalla perforazione del fondale oceanico, in combinazione con lo studio dei movimenti delle placche tettoniche del Dr. Joanne Whittaker dell'Università di Istituto della University of Tasmania, e il dottor Simon Williams dell'Università di Sydney, rivelano come sia cominciatao il flusso di acqua intorno all'Antartide. " La Corrente circumpolare antartica ( ACC - The Antarctic Circumpolar Current ) è oggi la più forte corrente oceanica del mondo e aiuta a mantenere freddo l'Antartide, " dice  Joanne Whittaker, co-autore dello s

NOAA : stato del rapporto sul clima

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Nel 2014 sono stati infranti sette record? Dai livelli di gas a effetto serra al contenuto termico dell'oceano, il 2014 è stato un anno record per il sistema Terra in molti differenti modi. Questo è il risultato del più recente rapporto sullo stato del clima della US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) pubblicato oggi. Giunto alla sua 25 ° anno, il rapporto fornisce un accurato controllo del clima a livello globale utilizzando i dati raccolti da terra, mare, ghiaccio e spazio. Diamo un'occhiata a sette dei record capitolati lo scorso anno. Tutti i principali gas a effetto serra nell'atmosfera, compresa l'anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto, hanno raggiunto elevate concentrazioni. Dopo un breve passaggio a 400ppm nel maggio del 2013, i livelli di anidride carbonica a Mauna Loa nelle Hawaii sono rimasti al di sopra di questo segno per tutto Aprile, Maggio e Giugno del 2014, afferma il rapporto. Complessivamente, 1,9 p

Pechino: una crescita urbana pericolosa

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Un nuovo studio condotto da ricercatori che utilizzano i dati del satellite della NASA QuikSCAT ha dimostrato una nuova tecnica per quantificare la crescita urbana in base ai cambiamenti osservati nelle infrastrutture fisiche. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica per studiare la rapida crescita urbana di Pechino, in Cina, trovando che la sua area fisica é quadruplicata tra il 2000 e il 2009. Un team guidato da Mark Jacobson della Stanford University , Palo Alto, in California, e  Son Nghiem , del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, in California, ha usato i dati da QuikSCAT per misurare l'entità dei cambiamenti infrastrutturali, quali nuovi edifici e strade, nella capitale della Cina. Hanno poi quantificato come la crescita urbana ha cambiato i modelli del vento di Pechino e l'inquinamento, utilizzando un modello di computer del clima e della qualità dell'aria sviluppato da Jacobson. Le nuove infrastrutture da sole, gli edifici e le strade, non co

Il ghiaccio marino antartico cresce sempre di più

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Buongiorno , bentrovati! Eccoci di nuovo qui a parlare stavolta di ghiaccio antartico. Forse perchè dopo aver preso tanto sole ho bisogno di frescura. Quale migliore frescura del ghiaccio? Bah, andiamo con la notizia!   Il ghiaccio marino antartico cresce sempre più e limita l'accesso al continente australiano e agli altri paesi antartici confinanti, sempre più vittime del problema climatico incombente. Ciò interessa le operazioni nel continente più meridionale, dove c'è troppo ghiaccio. Nel momento in cui molte masse di ghiaccio si stanno sciogliendo più rapidamente a livello mondiale, il ghiaccio dell'oceano antartico sta invece aumentando. Questo blocca di più l'accesso al continente, limitando i movimenti marittimi di rifornimento vitale. Il blocco di ghiaccio sta alzando i costi di gestione delle basi antartiche, soprattutto per la stazione più antica australiana di Mawson. Secondo la NASA, lo scorso settembre, il ghiaccio marino ha raggiunto il re

Il ciclone in Sicilia: per fortuna, il pericolo è passato

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La costa sud orientale della Sicilia se l'è vista brutta, ma per fortuna il pericolo è passato. La burrasca su Malta, dove l'occhio del ciclone si è posato, ieri e fino a stanotte ha messo in allarme la costa sud orientale della Sicilia e le coste ioniche. Una spirale fatta di venti fortissimi con raffiche oltre i 60 nodi. Un incrocio di venti con diverse convergenze: venti da su che spingono a nord e venti da nord che spingono a sud. MeteoWeb. eu ha caratterizzato la tempesta come come un vero e proprio uragano . E' nello stretto di Sicilia che l'uraganosi è formato investendo in parte la costa di Lampedusa e di Linosa. Interessate soprattutto le province di Siracusa, Ragusa, Caltanisetta e parzialmente quella di Agrigento. Questi venti hanno prodotto mareggiate di particolare intensità, con brusco innalzamento del livello del mare, anche se a seguito dell'impatto con la terraferma il ciclone ha cominciato col perdere forza. I cicloni tropicali medite

Il lato peggiore del global warming

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Gli scienziati del clima di mezzo mondo si domandano se il tempo meteorologico che stiamo subendo sia solo bizzarria o qualcosa di più. Se si vuole un assaggio di alcuni dei peggiori lati del riscaldamento globale, dicono, basta dare  un'occhiata al meteo degli Stati Uniti nelle ultime settimane. Ma anche da noi, ciò che accade con Scipione, Caronte e Minosse non è certo uno scherzo! Orrendi incendi, ondate di calore opprimenti, siccità devastanti, inondazioni da diluvi giganti e una potente tempesta di strano vento strano chiamato derecho, cioè una banda di tempeste che ha venti di almeno 50 nodi (58 mph o 93 km / h) e che si verificano soprattutto in estate, specialmente nei mesi di giugno e luglio nel nell'emisfero settentrionale. Questi sono i tipi di estremi che gli esperti hanno predetto che arriveranno con il cambiamento climatico, anche se è troppo presto per dire che è la causa. Né dicono che il riscaldamento globale è la ragione per cui sono stati istituiti 3.21

Clima: gli scienziati prevedono tempeste future più intense

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Secondo la tradizione, tempeste come la tempesta tropicale Lee si suppone accada, forse, una volta ogni 100 anni. Tuttavia, nel momento in cui si verificò questa tempesta, appena 10 giorni dopo si scatenò un'altra potente tempesta, l'uragano Irene, tant'è che la popolazione del nordest della Pennsylvania, che ne fu colpita, si chiese se i modelli meteorologici erano cambiati. Oppure, se si trattava solo di sfortuna. Il gruppo di esperti dell' Intergovernmental Panel on Climate Change composto, tra l'altro, da un gruppo di scienziati vincitori del Premio Nobel provenienti da ogni parte del mondo, dicono che molto probabilmente le  forti precipitazioni diventeranno più frequenti in tre aree del globo: le regioni polari, i tropici e le medie latitudini del nord in inverno. Il rapporto del Intergovernmental Panel on Climate Change , pubblicato il 28 marzo, è stato scritto da 220 scienziati provenienti da 62 paesi e si occupa di gestire i rischi da eventi meteor

Il global warming aiuta l'albatross a vivere meglio

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Secondo alcuni scienziati, il global warming potrebbe avere contribuito a incrementare la sopravvivenza di una specie di albatros s in pericolo di estinzione. Venti più forti sopra l'Oceano del Sud, probabilmente perchè l'aria è più calda, hanno permesso all'albatros vagabondo ( Wandering Albatross - nell'immagine) di volare più velocemente e raggiungere la preda con meno sforzo. Spendere meno tempo alla ricerca di cibo ha permesso loro di svilupparsi e diventare più grandi, aumentando così le loro probabilità di allevamento con successo, secondo uno studio condotto da biologi in Francia. Già il più grande uccello al mondo, con un'apertura alare media di oltre tre metr (10 piedi), l'albatros, ha aumentato il suo peso corporeo di circa il 10 per cento negli ultimi decenni. Può raggiungere la velocità fino a 80 mph se le condizioni del vento sono ideali. Ma gli scienziati hanno avvertito che l'inversione di tendenza delle fortune dell'uccello p

Shanghai si prepara a ricevere il tifone Muifa.

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La Cina ha avvertito i residenti e allertato i centri di soccorso d'emergenza a prepararsi a ricevere il potente tifone Muifa che si sta dirigendo verso la costa orientale densamente popolata. E' previsto che il tifone Muifa possa colpire la Cina nel tardo pomeriggio di oggi e già domani, domenica, potrebbe abbattersi furiosamente su  Shanghai, la città più commerciale della Cina con una popolazione di oltre 23 milioni di abitanti. Il sito web del quotidiano Shanghai Daily avverte i residenti di prendere le dovute precauzioni, La tempesta si muove con venti a 163,2 km/h, e dovrebbe intensificare nell'avvicinamento alla costa, con fortissime piogge, mentre il sud è invece immerso in una morsa di calura. Più di 9.000 navi da pesca sono state richiamate a rientrare nei porti delle province di Zhejiang e Fujian mentre ai funzionari responsabili dei centri di soccorso della regione è stato detto di prepararsi per disperdere i loro materiali. Il quartiere generale

La Terra è attraversata da venti misteriosi

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Il mondo ha avuto grandi tempeste nel corso degli ultimi due decenni, e il motivo è un mistero, svela un nuovo studio su dati satellitari a livello mondiale, condotto da Ian Young, del Swinburne University of Technology in Melbourne , Australia, che ha creato un registro delle misure del vento in giro per il mondo, assemblando misure satellitari a livello mondiale risalenti  al 1985. Lo studio , che è il primo ad interessarsi alla velocità del vento su una grande fetta del pianeta, da sostegno ad alcuni risultati precedenti.  Con lo sviluppo della tecnologia satellitare e radar, la temperatura del pianeta e le precipitazioni sono state tracciate come mai prima. Durante gli ultimi 20 anni , i venti hanno mantenuto una media del 5 per cento. Tuttavia, secondo la nuova analisi dei dati satellitari globali, i venti estremamente forti causati dalle tempeste sono aumentati ancora più velocemente, arrivando al 10 per cento. Un inspiegabile tendenza che può essere addebita

I venti dell'Oceano del sud aprono una nuova finestra sui cambiamenti climatici.

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Scienziati americani e australiani, hanno scoperto un legame tra i venti attorno all' Antartide, e le variazioni nella profondità marine, che potrebbe porli quali responsabili nel regolamentare gli scambi di calore e di anidride carbonica tra oceano e atmosfera. Tuttavia, i ricercatori dicono che è ancora troppo presto per sapere se il cambiamento climatico sta influenzando questi venti circumpolari, i quali, a loro volta alzano ulteriormente il tasso di incidenza dei cambiamenti climatici. La ricerca, pubblicata oggi su Nature Geoscience , si basa su un lavoro durato sette anni, con dati raccolti grazie all'ausilio di uno strumento molto sofisticato quale Argo . The Southern Ocean Argo Regional Centre ha il compito di convalidare tutti i flussi di dati nel Southern Ocean  attraverso un esame rigoroso. Il Dr Jean-Baptiste Sallee, from  CSIRO Wealth  ha detto che i venti sull'Oceano del sud negli ultimi 10 anni sono aumentati di forza e si sono spostati sull'

L'uragano Ida fa chiudere i rubinetti di gas e petrolio nel Golfo del Messico

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Le armate della Natura sono di nuovo in azione, flagellando qualsiasi cosa sbarri loro il passo. mentre la gente spaventata prende d'assalto i centri commerciali per rifornirsi di pile, torce elettriche, telefoni cellulari, caricabatterie, generatori, chiodi e martelli... tutto quel che occorre per affrontare l'emergenza. Già, l'uragano Ida, per ora una tempesta di categoria 2 , ha mietuto 124 vittime, in seguito a inondazioni e frane, nel El Salvador . Adesso sta scatenando la sua ira sull'isola del Nicaragua , dove 2000 persone sono state costrette ad evacuare. Molti sono senza energia elettrica. Con venti a 120 km orari l'uragano Ida si sta muovendo verso nord-ovest a 9 km / h e il Messico è il suo obiettivo. Ida può scaricare fino a 20 centimetri di pioggia nel paese. Compagnie petrolifere statunitensi stanno chiudendo la produzione e preparano a far evacuare i lavoratori dal Golfo. La Louisiana Offshore Oil Port (nell'immagine) , il solo il terminale ne