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La dieta mediterranea: il toccasana per una vita migliore

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Gli scienziati hanno confermato che un passaggio a una dieta vegetariana, mediterranea tradizionale o basata sul pesce potrebbe non solo aggiungere decenni di vita da vivere agli esseri umani, ma anche a prevenire la distruzione delle foreste tropicali e delle savane. La dieta mediterranea è rispettata per i suoi benefici per la salute. Mangiare stile mediterraneo è associato a una minore incidenza di malattie croniche e obesità. Con la popolazione globale destinata a raggiungere dieci miliardi entro il 2050, la sfida di nutrire il mondo in modo sano e sostenibile non dovrà che essere approfondita. Soddisfare questa sfida richiederà importanti cambiamenti sistemici a lungo termine. Non esiste paese al mondo che non sia alle prese con le gravi conseguenze sanitarie e ambientali derivanti dalle diete dei loro popoli ma ci dovrà pur essere una modo migliore che possa nutrire tutti bene e in modo sostenibile. Allo stato attuale, circa 820 milioni di persone in tutto il m

Il Nobel per la Medicina a chi ha sbirciato all'interno del nostro orologio biologico

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Tutti gli esseri viventi (animali e piante comprese) nell'arco delle 24 ore che definiscono il giorno, seguono dei ritmi ben precisi. Il buio invita a dormire, il sole ad essere desti e attivarsi... seguono i cosidetti ritmi circadiani (dal latino circa diem = intorno al giorno) . Tali ritmi entrano in sincronizzazione coi movimenti della Terra. Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young hanno ricevuto il Premio Nobel 2017 in Fisiologia o Medicina (tutti e tre genetisti cronobiologi) per aver scoperto che questi ritmi circadiani sono modelli di attività cerebrale, ormoni, rigenerazione cellulare e attività biologiche che si verificano su base giornaliera determinando un preciso meccanismo molecolare.    I tre scienziati hanno utilizzato moscerini di frutta per isolare un gene che controlla il ritmo della vita quotidiana di un organismo vivente (grazie al quale una certa proteina si accumula nelle cellule durante la notte mentre poi viene degradata durante il

Chernobyl: senza la presenza umana la fauna selvatica prospera

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Finalmente una notizia che fa sorridere! Si vede che la non vicinanza all'uomo fa bene  alla fauna selvatica, come fa certamente bene ai cani, che senza la presenza umana diventano più intelligenti. Così asserisce uno studio pubblicato su Biology Letters da una ricercatrice dell'Università dell'Oregon. Ma non è questo il punto. Parliamo invece di Chernobyl e di come 30 anni dopo il drammatico incidente nucleare porti alla ribalta un fatto positivo in un luogo in cui la vita sembrerebbe improbabile. In uno studio pubblicato ieri sulla rivista Current Biology, sembra che nelle 1600 miglia quadrate della Zona di contaminazione radioattiva, animali come alci, cinghiali, cervi, caprioli abbiano preso a prosperare. " Quando gli esseri umani vengono rimossi, la natura fiorisce, anche sulla scia del più grave disastro nucleare del mondo ", ha affermato Jim Smith , specialista in scienze della terra e dell'ambiente presso l'Università britannica di Por

Kepler 452B, il pianeta che ci sta mettendo sulla buona strada

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Siamo soli nell'Universo? La domanda che ha afflitto sempre pensatori, scienziati, mistici, luminari di tutti i tempi, a cui nessuno però ha mai dato una risposta. E se fossimo soli davvero?!  SI. Si, siamo sempre stati soli nell'Universo. La razza umana è sempre stata sola. E se il nuovo pianeta di cui ora parleremo avesse già avuto la vita; e se prima di esso un altro pianeta lontano aveva avuto la vita... fino a che la vita non è diventata più possibile (alte temperature, ribollimento degli oceani, effetto serra megalattico, cataclismi uno dietro l'altro...)... Ora è il turno della Terra, che un giorno lontano (sperando che l'uomo non combini troppi casini per anticiparlo) , sposterà la vita su un altro pianeta... in una mitica staffetta interspaziale in cui solo la vita prende il testimone, perché il pianeta, che sino a quel momento aveva reso possibile la vita, allo stadio raggiunto, non è più in grado di farlo. Ma torniamo a noi. Grazie al tele

La storia della vita sulla Terra in tre parole...

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Molte persone non hanno idea dello scorrere del tempo attraverso i grandi eventi della storia della vita sul nostro pianeta, per cui ritengo molto interessante proporvi una semplificazione, con un esempio davvero calzante, della storia della vita sulla Terra raccontata dal mitico P iero Angela , conduttore del noto programma RAI Superquark, trasmesso lo scorso giovedì. La parte iniziale della storia della vita sulla Terra è stata molto ma molto lenta. Quasi niente è cambiato per miliardi di anni.   Poi, man mano che le forme viventi sono diventate più complesse, si è verificata un'accelerazione sempre più crescente, che alla fine, con l'arrivo dell'uomo, è diventata frenetica. Ora, tutto diventa più chiaro se si paragonano i 3 miliardi e 800 milioni di anni della storia della vita sulla Terra ai giorni di un calendario. Se si pone come partenza dalle prime forme batteriche il 1 gennaio e il mondo di oggi alla mezzanotte del 31 dicembre , ecco come viene

IF

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L'altra Bibbia... DA LEGGERE OGNI MATTINA A DIGIUNO Se... (if...) Se riuscirai a conservare la calma quando tutti intorno a te la perdono e te ne fanno una colpa, Se avrai fiducia in te stesso, quando tutti dubiteranno ma saprai tener conto del loro dubbio, Se saprai aspettare, senza stancarti nell'attesa, ed essere calunniato senza calunniare a tua volta o essere odiato senza lasciarti prendere dall'odio e tuttavia non apparire troppo buono o non parlare troppo saggio; Se riuscirai a sognare ed a non fare del sogno il tuo padrone; Se riuscirai a pensare ed a non fare del pensiero il tuo scopo; Se saprai far fronte al TRIONFO ed alla ROVINA e trattare allo stesso modo questi due impostori; Se sopporterai di udire la verità che hai detto distorta da furfanti per abbindolare gli ingenui, o contemplare le cose cui hai dedicato la vita, spezzate, e piegarti a ricostruirle con utensili rotti; Se riuscirai a fare un mucchio di tutte le tue vincite e rischiarle i

Il grano è vita

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Cambiamenti climatici, siccità, aumento della popolazione, prezzi dell'energia più elevati, eccessivo utilizzo di colture alimentari per produrre biocarburanti, e quindi dabbenaggine umana, avidità di molti proprietari terrieri, prezzi alimentari in subbuglio, mancanza di lavoro stanno conducendo circa un miliardo di persone a patire la fame, mentre gran parte della popolazione del mondo occidentale è sempre più obesa. Lo dice una nuova ricerca pubblicata oggi nel rapporto di Oxfam , una confederazione internazionale di 14 organizzazioni che lavorano in 98 paesi in tutto il mondo, il cui scopo è quello di trovare soluzioni durature alla povertà e all'ingiustizia Il rapporto Oxfam, chiamato " Growing a Better Future " ( Crescere un futuro migliore ) prevede che la media dei prezzi internazionali dei prodotti base, come il mais, aumenterà tra il 120 e il 180 per cento entro il 2030, e a pagarne le conseguenze saranno sopratutto le persone più povere che spendono fin

"Riccioli d'oro", un nuovo pianeta su cui poter vivere...

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Dista solo 20 anni luce dalla Terra e suscita la curiosità degli scienziati il nuovo pianeta nella costellazione della Bilancia, tanto che, per molti di loro, sarebbe meglio andare là piuttosto che su Marte. Steven Vogt , a professor of astronomy and astrophysics at the University of California, Santa Cruz , afferma che il sistema solare intorno a cui ruota il nuovo pianeta ha una somiglianza inquietante a quello del nostro sole. Gliese 581 , questo è il suo nome, ha impegnato gli astronomi in 11 anni di studio. Ribattezzato dagli scienziati " Goldilocks " (riccioli d'oro), il nuovo mondo ha un orbita di 37 giorni, è grande da tre o quattro volte il nostro pianeta, si trova in un sistema solare simile al nostro e possiede la gravità giusta per trattenere un'atmosfera che renderebbe molte zone abitabili, sempre che non lo siano già Purtuttavia, esso è un pianeta davvero singolare e ci vorrebbe molto spirito di adattamento per abituarsi a viverci, perchè, come

Il futuro del grano è roseo

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E' come se gli scienziati avessero scoperto il modo per desalinizzare l'acqua del mare, renderla quindi bevibile a centinaia di milioni di persone nel mondo, e risolvere in un istante il gravoso problema dell'acqua, che secondo molti, sarà una delle cause determinanti delle prossime guerre globali. Come l'acqua, anche il frumento , meglio conosciuto come grano , tema centrale nel pensiero di Vincent van Gogh , nella cui visione delle sue  opere pittoriche si coglie l’importanza che egli vi attribuisce come metafora della vita, è alla base della nostra sopravvivenza.  Ma non è di Van Gogh che dobbiamo scrivere! Piuttosto dell'importanza del grano, come alimento, ancora oggi negato a 1 miliardo di persone che vanno a dormire affamate ogni sera. Gente  povera d'Africa e di Asia, che non ha accesso a terre per la coltivazione di grano e cereali destinati all'uomo. Gente che vive una grave crisi alimentare e continua a morire di  malattie. Ora però una nu

Lunga vita a tutti, intelligenza artificiale e civiltà interplanetaria... con le nanotecnologie

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La nanotecnologia è una branca della scienza che sta avendo un rapido progresso.   Essa comprende l'insieme dei metodi, delle tecniche e dei processi che consentono di osservare, misurare e manipolare la materia su scala atomica e molecolare, e per questo è impiegata per descrivere una varietà di campi di ricerca e sviluppo, entro i quali ci si confronta con strutture aventi dimensioni caratteristiche  inferiori a 100 nm.  La scala spaziale caratteristica delle nanotecnologie è il nanometro, un milionesimo di millimetro, tre ordini di grandezza inferiore al micron (milionesimo di metro), che è l'unità di riferimento tradizionale per la microelettronica.  Per dare un'idea, è confrontabile con la larghezza del DNA, circa 2,5 nm ed è la lunghezza di una catena lineare costituita da 6 atomi di carbonio. * I mondi sono infiniti ma tutti costituiti da atomi e da vuoti. Gli elementi sono composti da atomi di diverse forme, figure, peso.   Se noi riorganizzassimo gli atomi d