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Notizie per i lettori

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Amici, dopo Scipione l'Africano, Caronte, Caligola, Nerone e tutti gli altri che seguono, l'autore di questo blog e del sito Il professor Echos.com , colpito implacabilmente da questi terribili anticicloni, ha deciso di prendersi una lunga "vacanza" per recuperare le residue energie e riprendere l'attività di blogger forse più in là. Ciò non toglie che qualora ci fossero notizie rilevanti o particolarmente curiose da darvi, tornerei a scrivere. Comunque, tanto per tenervi informati sulle mie reali intenzioni, sto lavorando alle Avventure del professor Echos , di cui " Il tatuaggio della libertà " e non più   "l'amuleto della libertà " come avevo stabilito, sarà il primo racconto della serie. Sono anni che il professor Echos funziona come blog, ma ora, com'era progettato sin dall'inizio, il professor Donald Echoswood e il suo partner Yakima , un gigante mongolo che parla poco ma agisce molto, con il supporto dei personaggi

La salute dei mari del mondo è buona

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Lo stato di salute del mare nel mondo è promosso con la sufficienza, raggiungendo un punteggio di 60 voti su cento. Questo il quadro del primo indice per la salute degli oceani (Ocean Health Index ).   Il nuovo sistema di valutazione tiene conto, oltre delle condizioni degli ecosistemi marini, anche dei benefici per l'uomo. Le dieci "materie d'esame": sono la pulizia delle acque, la biodiversità, la disponibilità di cibo e l'economia costiera, la possibilità di pesca artigianale, prodotti naturali, stoccaggio del carbonio, protezione costiera, mezzi di sussistenza e le economie costiere, turismo e tempo libero, i l senso del luogo . L'indice analizza le situazione di ogni Paese costiero del mondo dal punto di vista ecologico, sociale, economico e politico.   Tra i primi della classe ci sono le coste nordeuropee, come quelle tedesche, poi bene Canada, Australia e Giappone. Il miglior punteggio in assoluto è andato alle isole Jarvis, un atollo deser

Kenya: land grabbing tra i Masai che protestano fortemente

Per protestare contro l'accaparramento della loro terra un gruppo di Masai ha tenuto una manifestazione a Suswa centro, a soli 50 km da Nairobi, nei pressi della Rift Valley, per protestare contro chi ruba la loro terra. I manifestanti hanno accusato un influente leader nel settore immobiliare di impossessarsi di 50 ettari di terreno accantonati per costruire servizi sociali. A soli 50 km da Nairobi, è descritto da molti come il giorno più bello viaggio dalla capitale del Kenya, questo è ancora poco conosciuta massiccia vulcano doppio crateri si trova molto vicino ad esso è ben noto sorella, Mt. Longonot Nel corso della manifestazione è intervenuta la polizia per calmare gli eccessi d'ira dei manifestanti i quali gridavano che nessuno potrà togliere la loro terra. Il leader del gruppo Wilson Kirerei  ha spiegato che la terra era stata messa da parte per il pubblico, ma sono stati sorpresi di apprendere che è stata rubata. " Siamo venuti a sapere che del terreno si è im

Gran parte del mondo alle prese con poca acqua

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La crescita della popolazione, la rapida urbanizzazione, lo sviluppo industriale, le crescenti esigenze agricole e un uso eccessivo di laghi, corsi d'acqua e falde acquifere - sono tutte pressioni esercitate sulle risorse idriche. Altri motivi di scarsità d'acqua includono siccità, desertificazione, innalzamento del livello del mare e accelerato scioglimento dei ghiacciai, che gli scienziati dicono siano aggravati dai cambiamenti climatici. La definizione tecnica di scarsità d'acqua è una complessa equazione basata sulla domanda e l'uso delle acque e la sua fornitura. In genere é misurata in termini di quanta acqua è disponibile per una persona che vive in un determinato luogo in un dato anno. Si definisce un'area con stress idrico quando le forniture di acqua annuali scendono sotto 1.700 metri cubi per persona. Se sono meno di 1.000 metri cubi per persona all'anno, sta a significare che la popolazione sta affrontando la scarsità d'acqua, e al di sotto

La spazzatura invade le acque del mondo

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Ogni anno finiscono in mare milioni di tonnellate di rifiuti. I dati sono impressionanti. 6,4 milioni di tonnellate di oggetti di plastica, con lattine di alluminio e imballaggi in polistirolo finiscono ogni anno nelle nostre acque e contaminano l'ambiente. D'estate poi, i consumi si moltiplicano, contribuendo a gettare in mare 58 miliardi di bicchieri e 200 miliardi di bottigliette di plastica che rimarranno intatti per mille anni mentre per smaltire un solo cotton fioc ci vogliono 30 anni e per una sigaretta 5 anni. Il fenomeno è così imponente che tra Stati Uniti e Giappone in seguito a correnti fortissime si è formata una vera e propria isola di plastica e altri rifiuti. Le stime della sua grandezza variano da 700 mila a 15 milioni di chilometri quadrati. Ma questa in realtà è solo una delle isole dei rifiuti del pianeta. Bisogna sapere che l'azione del mare scioglie gli additivi e fa ritornare la plastica allo stato originario: frammenti che si fondano con il p

Italia: la cementificazione che avanza ci toglie da mangiare

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Circa un secolo fa, prima dell'avvento del contadino tecnologico, nessuna società poteva permettersi di sottrarre braccia ai campi. In Italia, la stragrande maggioranza della popolazione viveva nei campi e da essi traeva da mangiare. Poi dal settore primario si andò ad affermare il mondo delle industrie. Ai giorni nostri è il terziario, cioè Servizi, trasporti e comunicazione a farla da padrone. E i campi hanno perso la loro reddittività. Poi se si aggiunge la cementificazione che avanza sempre più... Oggi l'Italia ha perso la superficie agricola pari a quella della Slovacchia (circa 5o mila km2) e ogni giorno 100 ettari di terreno vengono cementificati e impermeabilizzati. Solo negli ultimi 40 anni la superficie agricola è diminuita del 28%. Si sono persi 5 milioni di ettari di agricoli: si è passati da una superficie coltivata di 18 milioni di ettari meno di 13 milioni. Se diminuisce la superficie coltivata si mette in gioco la produzione degli alimenti base della nost

Siria: tamburi di guerra sempre più vicini?

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Qual'é la verita sulla questione siriana? Si tratta di una strategia occidentale, orchestrata dall' Asse FUKUS (Francia, UK, USA) , per arrivare lentamente ma inesorabilmente al cuore del problema (Iran) , oppure quello che sentiamo quotidianamente dai telegiornali e leggiamo sui giornali è maledettamente vero: cioè, che il terribile Assad, pur di mantenere il potere che gli ha lasciato il vecchio genitore, è stato capace di ordinare il fuoco sul suo popolo? Cose di questo genere sono troppo distanti dai ragionamenti semplici ed elementari della gente comune, ma il fatto che la pesante situazione siriana si trascini da oltre un anno, protetta dall'ombrello cino-russo, oltre che da quello iraniano, senza che se ne sia venuto in alcun modo a capo, fa pensare che la drammatica questione cela risvolti troppo importanti per essere svelati al mondo intero. Adesso pare che stiamo entrando nella fase conclusiva della vicenda. I prosiriani (russi, iraniani, cinesi e altri po