Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2009

L'acqua in bottiglia non sempre è sana e sicura

Immagine
In base a ricerche effettuate da Business Monitor International (BMI), l'acqua in bottiglia è in più rapida crescita a livello mondiale tra la categoria delle bevande. Essa vale più di 1,7 miliardi di dollari all'anno con una previsione di crescita media annua del 25% per i prossimi 10 anni. Si prevede che durante la Coppa del mondo 2010 in Sud Africa , il consumo dell'acqua in bottiglie toccherà i 568 milioni di litri. Tuttavia, se la gran parte delle acque in commercio sono di alta qualità, alcune marche sono invece contaminate in maniera significativa. Dato che i consumatori sono sempre più preoccupati del rischio inquinamento e contaminazione delle loro acque potabili, sempre più persone si rivolgono all'acqua in bottiglia, come una sicura e sana alternativa. Ma non tutte le acque in bottiglia sono sane e rispettose dell'ambiente. Secondo un'approfondita ricerca condotta dal Natural Resources Defence Council (NRDC) , che ha effettuato dei test su 1000 bott

Il Rio delle Amazzoni ha 11 milioni di anni

Immagine
Sino ad oggi l'età esatta del Rio delle Amazzoni non era conosciuta. Adesso, dei ricercatori dell'Università di Liverpool hanno scoperto che il più grande fiume del mondo è vecchio di circa 11 milioni di anni e che ha preso la sua forma attuale circa 2,4 milioni di anni fa. Questi sono i risultati più significativi di uno studio in cui è stato analizzato il materiale sedimentario prelevato da due pozzi in prossimità della foce del fiume ad una profondità di circa 10 chilometri. Un team dell'Istituto per la biodiversità e degli ecosistemi Dynamics (IBED) dell'Università di Amsterdam, l'Università di Liverpool e Petrobras hanno utilizzato questi nuovi dati oceanici per ricostruire la storia del Rio delle Amazzoni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Geology di questo mese. Fonte: redorbit.com/

Il castagno americano combatte il cambiamento climatico

Immagine
Secondo un ricercatore americano della Purdue University (Usa), Douglass Jacobs (nella foto) , l'albero del castagno americano potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nella battaglia contro i cambiamenti climatici. Sembra infatti che questo tipo di albero, ha una chioma tre volte più sviluppata rispetto ad altri alberi e quindi ha una capacità maggiore di assorbire anidride carbonica. Lo studio, apparso sulla rivista Forest ecology and management , è stato condotto in quattro siti nel sudovest del Wisconsin ed ha rivelato che il castagno americano è cresciuto molto più veloce e più grande del noce nero e della quercia rossa nordica, permettendo di assorbire più anidride carbonica. " Esso prende semplicemente il carbonio atmosferico e lo trasforma in un composto che è immagazzinato nell'albero " ha spiegato Bryan Burhans, un biologo che non fa parte della Purdue studio, bensì del CEO of the American Chestnut Foundation in Asheville , N.C. I castagni che non sono r

I luoghi più inquinati del pianeta: Linfen (Cina)

Immagine
Secondo la Banca Mondiale 16 delle 20 città più inquinate del mondo si trovano in Cina. Addirittura, nella provincia dello Shanxi , al centro della Cina, che fornisce circa due terzi di energia all'intera nazione, la dickensiana Londra appare quasi come un parco naturale incontaminato. I livelli di emissioni di SO2 ( biossido di zolfo) e altri particolati sono tali che superano di gran lunga i limiti fissati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. La città di Linfen , nella parte meridionale dello Shanxi, ha la peggiore qualità d'aria nel paese. La crescente domanda di combustibile fossile ha portato allo sviluppo di centinaia di miniere illegali o non conformi ai minimi standard di sicurezza. Fabbriche di acciaio e raffinerie hanno completamente assorbito le risorse idriche lasciando all'asciutto i campi agricoli e inaridendo il settore primario della regione. Numero di persone potenzialmente interessate: 3.000.000 Tipo di sostanze inquinanti: carbone e particolat

Uno studio collega l'esposizione ad inquinamento con quoziente d'intelligenza più basso

Immagine
Non solo le emissioni di combustibili fossili fanno male al pianeta e ai polmoni, ma possono danneggiare anche il cervello in via di sviluppo di un bambino. Un nuovo studio pubblicato dalla rivista Pediatrics ha monitorato l'inquinamento atmosferico a cui sono state esposte 249 madri durante la gravidanza , quindi ha monitorato i loro figli. Ebbene, è stato scoperto che i livelli di inquinamento elevato corrisponde ad un calo di quattro punti nel quoziente intellettivo "IQ" di bambini di 5 anni. "Una differenza di quattro punti può essere educativamente significativa in termini di successo della scuola, " ha detto Frederica Perera, direttore del Columbia Center for Children's Environmental Health e autore dell'importante studio. L'effetto è paragonabile al danno riportato dall' esposizione al piombo, ai pesticidi, al fumo passivo. Lo studio si è concentrato sulla esposizione a sostanze denominate idrocarburi policiclici aromatici (IPA), un sot

ENERGIA: Europa, le grandi manovre sul gas

Immagine
Il gas naturale è il combustibile fossile più pulito e si pensa che ne esistano ampie riserve. Il componente principale del gas naturale è il metano, il quale è un potentissimo gas a effetto serra: riesce a intrappolare il calore quasi 21 volte più dell'anidride carbonica. Il metano viene prodotto anche dalle risaie del mondo che nutrono miliardi di persone, oltrechè dalle deiazioni di oltre 1.200.000.000 di ruminanti. Tra il metano e l'effetto serra c'è poi un circolo vizio che provoca lo scioglimento del permafrost siberiano, in cui sono intrappolate immense quantità di metano che evaporano nell'atmosfera aumentando l'effetto serra che a sua volta scioglie i ghiacci e così via. Si prevede che nei prossimi due decenni, a livello mondiale, il gas naturale sarà la fonte energetica tradizionale che registrerà la crescita più rapida. Prova ne è, il nuovo progetto energetico europeo, a cui è sato dato nome NABUCCO come l'opera di Giuseppe Verdi . Si tratta di un

Ma in che mondo viviamo

Immagine
Ma in che mondo viviamo? E' forse la nostra un'era barbara?! Vi rendete conto che si può morire anche solo per pochi spiccioli! E che la morte dell'uno non rattrista poi così tanto l'altro! Non si tratta di egoismo, neppure di cinismo, bensì è solo la voglia di sopravvivenza, innata nel genere umano. Siamo troppi sul pianeta, ed il cibo non ci sarà per tutti. Già oggi, un sesto della popolazione mondiale, quasi tutta nei paesi in via di sviluppo, soffre la fame. Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale, che aumenta di circa 80 milioni di individui all'anno, praticamente come se ogni anno si aggiungesse la popolazione dell''Egitto , che conta oggi 82 milioni di persone e che è quasi raddoppiata da quando Mubarak è entrato in carica nel 1981, o del Bihar , lo stato più povero e problematico dell'India, che nella sua totalità conta 1.129.866.200 abitanti, secon

Il sogno di Obama - notizie di luglio

Immagine
Riguardo l'ambiente, molte nuove situazioni si muovono nel mondo, anche se l'obiettivo da raggiungere, affinchè ci sia un mondo migliore è ben lungi dall'essere raggiunto. Se dunque è vero che "la storia sta voltando pagina ", come ha detto il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama ai giovani del Ghana, che "in paesi come l'Africa costituiscono oltre la meta' della popolazione" , vuol dire che l'umanità sta imboccando la strada giusta... anche se la realtà poi presenta mille sfaccettature, di carattere più che altro economico, quindi d'interesse, che impediranno il realizzarsi di questo inarrivabile "sogno" . L'uomo di oggi non è ancora pronto a sacrificare i propri interessi per aiutare chi è rimasto indietro! Stranamente, il tema natale astrologico dell'attuale Presidente degli Stati Uniti d'America, non ha gli aspetti altisonanti di alcuni grandi personaggi del passato. Ad esempio, la X (decima) casa (il se

Tunguska: svelato il mistero?!

Immagine
Uno dei misteri più appassionanti del secolo scorso, un rompicapo che ha fatto letteralmente impazzire gli scienziati di tutto il mondo, sembra sia stato svelato. Ci riferiamo al mistero dell'esplosione, avvenuta il 30 giugno 1908, nella regione di Tunguska , nel cuore della Siberia Orientale, che rase al suolo più di un migliaio di chilometri quadrati di foresta. Secondo le testimonianze di coloro che assistettero all'avvenimento, "improvvisamente il cielo si divise in due, e in alto sopra la foresta tutta la parte settentrionale del cielo apparve coperta di fuoco. Si sentì una forte esplosione in cielo a cui fece seguito un potente fragrore, che ha fatto tremare la terra". Il conseguente urto sismico fu registrato da sensibili barometri nella lontana Inghilterra. Dense nubi ad alta quota si formarono sulla regione, riflettendo la luce del sole oltre l'orizzonte. A livello locale, centinaia di renne, e pastori vennero uccisi, anche se non vi era alcuna prova dir

Mediterraneo: "Un mare d'inferno"

Immagine
Sempre più caldo e acido, con una proliferazione di mucillagini dall'Adriatico al Tirreno: il Mediterraneo soffoca e si presenta ogni estate con un malanno in più o più grave. A rischio non solo l'ambiente ma anche la nostra sicurezza alimentare e il turismo. A lanciare l'allarme rosso per il Mare Nostrum è Greenpeace in un inedito dossier dal titolo " Un mare d'inferno, il Mediterraneo e il cambiamento climatico ", che per la prima volta mette tutte insieme, nero su bianco, le emergenze documentate. Il rapporto di Greenpeace evidenzia come il cambiamento climatico non agisce in isolamento, ma insieme a troppi altri fattori di degrado quali l’inquinamento, la distruzione delle coste e la pesca eccessiva e distruttiva.

Il biogas nell'ambiente urbano

Immagine
Nella cittadina tedesca di Lunen, poco distante da Dortmund, grazie ad una rete di cogeneratori e a un sistema di teleriscaldamento, il biogas da scarti agricoli fornirà elettricità e calore a 26mila abitazioni. E' questo un esempio di come questa fonte energetica pulita può integrarsi nell'ambiente urbano, sfruttando appieno i vantaggi della cogenerazione attraverso il teleriscaldamento E' la prima volta che il biogas, considerato la fonte rinnovabile rurale per antonomasia, viene utlilizzato per produrre elettricità in città. Tutto ciò consentirà di ridurre l'inquinamento ambientale e quindi l'effetto serra. Fonte: theglobalwarmingame.blogspot.com