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Visualizzazione dei post con l'etichetta meteorologia

Radiazione solare, o geoingegneria solare

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  Per rispondere al cambiamento climatico, dovremmo concentrarci sulla riduzione dei combustibili fossili Siamo onesti: la finestra di opportunità per mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2,7° F (1,5° C) si sta rapidamente chiudendo. Ciò ha spinto alcuni eminenti scienziati del clima a chiedere un’accelerazione della ricerca sulla gestione della radiazione solare, o geoingegneria solare. Il Congresso ha addirittura richiesto un rapporto preliminare sulla questione, che la Casa Bianca ha pubblicato in sordina a giugno. Oscurare il sole per rallentare il riscaldamento globale potrebbe farci guadagnare un po’ di tempo. Ma comporterebbe anche rischi significativi. COME DOVREBBE FUNZIONARE Raffreddando artificialmente il pianeta, dicono i sostenitori, possiamo tenere sotto controllo il clima mentre cerchiamo di capire come ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Ci sono diverse soluzioni possibili. Iniezione di aerosol stratosferico Con questo me

El Nino: mercati in fibrillazione e la preoccupazione dell'Antartide

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L'andamento meteorologico di El Nino che ha investito il globo sta causando una serie di interruzioni, e in tutti i mercati sta creando alcuni chiari vincitori e vinti. Gli analisti puntano sugli enti assicuratori e alcuni operatori agricoli come potenziali beneficiari, mentre gli agriturismo e i produttori di attrezzature potrebbero incontrare difficoltà. Così i mercati, che misurano la forza di El Nino con altri parametri. " El Nino Southern Oscillation ," questo è il suo nome completo, è il riscaldamento e il raffreddamento dell'Oceano Pacifico dalla sua temperatura media, spesso con gravi condizioni atmosferiche come inondazioni e siccità. La Nina è la fase di raffreddamento, e El Niño è la fase di riscaldamento. L'attuale modello di El Nino dovrebbe essere uno dei più terribili degli ultimi decenni. " In generale, un forte El Nino offre un eccesso di precipitazione in Argentina e nel sud del Brasile, e clima secco e arido nel sud-est asi

Caronte oggi e una piccola era glaciale domani

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Il ritorno di Caronte su quello che un tempo era il Bel Paese,  non è certo una buona notizia per tante persone, specie per bambini e anziani, che dovranno faticare non poco per sopportare temperature impossibili. Il secondo anticiclone africano che abbiamo già conosciuto nel luglio del 2012, ci accompagnerà per tutta la settimana ma potrebbe anche andare oltre, dicono i meteorologi. Questo è un altro aspetto del famigerato global warming. Ma abbiate pazienza!!!   Verrà il  momento che non ci lamenteremo più del grande caldo, perchè arriverà il grande freddo . Difatti, sembra che tra il 2020 e il 2030 l'attività solare calerà, tanto da provocare un forte calo delle  temperature. Ciò è dovuto a quel fenomeno conosciuto come il " Minimo di Maunder " o piccola era glaciale. Gli scienziati dicono che il sole " andrà a farsi un sonno " e ciò determinerà un effetto minimo dell'attività solare nel 2030. Ciò si tradurrebbe in una mini era glacial

Pacifico e Atlantico rallentano il global warming

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I ricercatori della Penn State University hanno elaborato un nuovo studio che indica in una "falsa pausa" il recente rallentamento del riscaldamento globale causato dall'uomo negli ultimi dieci anni quale risultato diretto della compensazione da raffreddamento da cicli naturali nell'Oceano Pacifico e Atlantico. Un effetto che si riverserà nei prossimi decenni e che vedrà un aumento delle temperature globali. I ricercatori hanno attribuito il rallentamento del riscaldamento a oscillazioni naturali del clima, che sono interne al sistema climatico e che necessariamente non segnalano alcun rallentamento del riscaldamento globale causato dall'uomo. " Sappiamo che è importante distinguere tra la variabilità del clima di origine antropica e quella  naturale per poter valutare l'impatto dei cambiamenti climatici causati dall'uomo su una varietà di fenomeni tra cui siccità ed eventi meteorologici estremi " ha detto in un comunicato Michael Mann , cl

La pirateria nell'Oceano Indiano impedisce le previsioni meteorologiche

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Oltre agli attacchi  a bordo delle navi mercantili nel Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano, che quest'anno, per fortuna, con l'ausilio delle guardie di sicurezza armate sulle navi e il maggior pattugliamento delle forze  antipirateria è sceso dell'81 per cento (quest'anno solo 34 attacchi da parte dei pirati somali a fronte di 176 attacchi in tutto l'anno scorso), la pirateria sta ostacolando anche la raccolta delle temperature superficiali dell'acqua che danno la possibilità di prevedere molto in anticipo fenomeni quali siccità, inondazioni, elevate o basse nei diversi mesi, informazioni che danno un sostanziale contributo alle attività socio-economiche di un paese. Difatti, diverse agenzie internazionali di  previsioni meteorologiche non sono riuscite a prevedere lo IOD, noto anche come il Nino indiano, cioè è un'oscillazione irregolare delle temperature di superficie marine la cui fase negativa determina le condizioni opposte, cioè con l'acqu

Sandy, la supertormenta che aleggia imperterrita sulle elezioni americane

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Adesso l'uragano Sandy sale sull'East Coast, nella zona più popolata del Paese, dove ci sono gli stati chiave in vista delle elezioni americane tra 8 giorni. Il temutissimo evento ha portato alla cancellazione di migliaia di voli: Airlines ne ha cancellati più di 7.200 voli e Amtrak ha cominciato a sospendere il servizio ferroviario in tutto il nord-est. New York, Philadelphia, Washington e Baltimora si preparano a chiudere le loro metropolitane, stoppare autobus e treni e le scuole e tutti gli uffici governativi non essenziali della capitale resteranno chiusi Le evacuazioni possono essere lunghe e durare più giorni. Le inondazioni possibili potrebbero rallentare tutto e rendere New York una città deserta. Difatti, nella Grande Mela, non appena Sandy si profilava all'orizzonte, sono state fatte evacuare 375.000 persone nella parte bassa di Manatthan così pure a Brooklyn, dove sono state fatte sgombrare 400 mila persone. Assai ardito sarà lo stop della metropolitana di

Uragani prossimi venturi: il segreto più custodito

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Da diversi anni le condizioni climatiche mondiali stanno modificandosi senza alcuna ragione apparente se non quella di attribuirne le cause al riscaldamento globale. Ad oggi, purtuttavia, molti scienziati del clima non trovano punti d'accordo con altri colleghi sul perché si verificano condizioni meteo sempre più ad alta intensità. Sembra che uno dei segreti più custoditi presso il Climate Prediction Center è la previsione della pre-stagione atlantica degli uragani. Esce il 24 maggio di quest'anno, e non un giorno prima. L'agenzia tace fino ad allora. Il segreto è un ordine dato dagli alti vertici del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), ed è non solo per l'effetto drammatico. L'agenzia sa che gli uragani sono in grado di influenzare i mercati dei futures e del settore assicurativo. Da quanto trapela negli ambienti meteorologici si che da quest'anno il passaggio de La Nina e El Nino potrebbero alterare profondamente i modelli di tem

Scie chimiche, nuove armi di distruzione di massa?

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Appena l'altro giorno sul post  "Fuga in massa di specie animali verso il Polo " ho ricevuto il commento di alcuni lettori, uno dei quali ha  accennato alle scie chimiche, uno degli argomenti assai dibattuti su Internet che però non trova sbocchi nei cosidetti mass media ufficiali (televisione, giornali...), definendoli strumenti in grado di modificare il clima. Corrado, questo è il nome del lettore, ha scritto "...  come persona di scienza e come docente rifiuto categoricamente questa enorme menzogna che serve a mascherare un intervento umano molto più tremendo e criminale, ovvero l'uso di armi climatiche (HAARP et similia) per modificare il clima su vasta scala e delle scie chimiche che agiscono in sinergia con le onde elettromagnetiche (diffuse appunto dalle stazioni di antenne HAARP e simili) " Un paio di giorni dopo, sul terrazzo della mia abitazione, ho guardato il cielo e con mia grande meraviglia ho visto tracciato un reticolato quasi perfetto

Il ritorno de La Nina

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Devastata e piegata dalle alluvioni che da mesi l'affliggono, la Colombia fa i conti con le vittime ma soprattutto guarda alle migliaia di sfollati. Le piogge torrenziali che hanno colpito le cittadine vicino alla capitale Bogotà non accennano a fermarsi. I fiumi in piena hanno travolto case, distrutto ettari di terreni agricoli, e costretto i residenti a stare in rifugi di fortuna. Per non parlare poi del tornado che ha colpito St. Louis , Missouri, che ha mostrato la sua potenza devastante soprattutto all'aeroporto, quando una forte tempesta ha scardinato un aereo dal suo alloggiamento, sollevando in aria il tetto del terminal, facendo diventare come schegge impazzite le lastre di vetro che facevano da copertura.  E' solo l'ultimo di un numero record di tornado che hanno colpito tutto il Paese in questo mese, per non parlare di siccità storiche e incendi in Texas, freddo record a Seattle e neve e  inondazioni nel Middle West... Ma questo è anche l'anno d

Le catastrofi climatiche sono causate dallo spostamento dei poli magnetici

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Sebbene le attività umane sono considerate colpevoli del riscaldamento globale ( global warming) , al quale si addebita, ovviamente, anche lo scatenarsi della natura attraverso bufere di neve,  supertempeste, inondazioni, cataclismi fuori dal comune che stanno abbattendosi un po' ovunque nel mondo, sembra invece che il problema sia da addebitarsi altrove, anche se la possente industria verde è sorta sulla propoganda che tale scopo si prefiggeva. Gli scienziati e i climatologi sono stati rapidi nel cavalcare la causa del  riscaldamento globale, ma ora cominciano a sospettare un fenomeno più grande come causa principale. E dunque! Dimenticatevi il global warming , i modelli climatici e tutto l'ambaradam che la tecnologia verde si trascina dietro, e andiamo invece a rivedere, dice la Nasa ,  articoli scientifici scritti a proposito, studi di geologi che hanno individuato tracce in strati di roccia e campioni di carote di ghiaccio... che testimoniano, seppur timidamente

Ciclone Yasi: una mezz'ora da incubo

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E' stata una mezz'ora da incubo per il quasi milione di australiani residenti lungo i 700 chilometri della costa nord orientale del nuovo continente, nella regione del Queenisland , dove ancora una volta le forze della natura hanno imperversato furiosamente, stavolta con il ciclone Yasi, di categoria di pericolo 5, la più alta, come Katrina, la tempesta che ha devastato New Orleans e superiore a quella del ciclone Tracy, che nel 1974 devastò la città di Darwin, nel nord, causando 71 morti e distruggendo il 90% delle case. Yasi si è presentato con venti a quasi 350 chilometri orari che hanno divelto tetti, sradicato alberi e abbattuto cavi elettrici causando interruzioni di corrente .  L'ultima mezz'ora è stata la più terrificante, con il rumore assordante del vento ululante... La zona colpita è costellata da decine di cittadine turistiche, dove vi operano centinaia di operatori, avendo nei pressi uno dei punti chiave del turismo dell' Australia : la Gran

Brasile: acqua assassina

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UPDATE ore 15:35 italiane - Altre informazioni: L’ area geografica flagellata e’ di circa 2300 km quadrati. A Sumidouro  si sono registrati 18 morti, 1500 persone che non si trovano e 1500 che sono rimasti senza casa. A Sao Jose do Vale do Rio Preto 4 morti  e 300 hanno perduto la casa. A Nova Friburgo 247 morti , 250 dispersi,3220 hanno dovuto abbandonare le abitazioni perilocolanti e 1970 senza casa completamente. A Teresopolis 238 morti, 100 dispersi,1300 abbandoni di residenza,1200 senza casa . A Petropolis 43 morti,40 dispersi,3600 sloggiati,2800 senza casa. Atti di sciacallaggio sulle residenze e gli esercizi commerciali abbandonati e timore di nuove ondate di acqua,vegetazione e fango per lo smottamento di altre zone montagnose. Ulteriori informazioni ------------------------------------------------------------------ Dal  nostro inviato in Brasile Ho un fratello in Brasile, a San Paolo, a cui ho chiesto di darmi notizie su quanto sta accadendo nel vasto stato sud

La Nina infuria nell'emisfero australe

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Le precipitazioni della stagione calda in Brasile si sono trasformate in un inferno. Una piena eccezionale ha travolto strade, case, interi isolati nelle città attorno a Rio de Janeiro e l'acqua ha strappato i fianchi delle montagne, seppellendo Teresopolis e Nuova Friburgo e altri centri dello stato di San Paolo , rendendo i luoghi un cimitero di fango. Molte persone sono state sommerse nel sonno.   Sinora si contano alcune centinaia di vittime ma sono in molti ancora a combattere contro la furia dell'acqua. Si pensi, che in poco più di 24 ore, sono cadute l'84% delle precipitazioni previste per l'intero mese di gennaio. Pioggia e smottamenti in Brasile ma soprattutto inondazioni in Australia e nello Sri Lanka , dove, al momento si registrano un milione di sfollati e una ventina di vittime, ma si attende l'arrivo di un nuovo ciclone. Eventi importanti che hanno una loro ciclicità ogni 20, 30 anni e, come nel caso attuale, la situazione climatica ha

2011: un anno tutto da svelare

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Non basta quanto sta accadendo nel Maghreb , dove oltre ad una rivolta per il pane, la crisi si fa sentire soprattutto per mancanza di lavoro, specie in Tunisia, dove la popolazione giovanile, acculturata, educata, laureata non trova uno sbocco occupazionale e che vede innalzarsi davanti a se le barriere che l'Occidente pone di fronte ai giovani maghrebini di venire a lavorare e studiare in Italia e in Europa e che, per questo senso di fragilità, sta diventando terreno fertile, cavalcato in modo robusto,   dalle minoranze islamiste radicali provenienti dal sud del Maghreb... A far nascere il 2011 sotto un manto di grigiore, ci sono poi le morti di massa di  milioni di pesci trascinati a riva in diverse parti del globo, ma anche la macabra pioggia di 4000 merli in Arkansas  la sera del 31 dicembre, come pure i centinaia  di esemplari morti sull'autostrada della Louisiana. Anche in Svezia un centinaio di corvi sono strapazzati al suolo, inspiegabilmente, come se  fossero stat

Un mostro meteorologico si è abbattuto sulle Filippine

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Un mostro meteorologico chiamato Megi si è abbattuto su tutto il nord delle Filippine con venti oltre 190 chilometri orari.  Il super tifone , nelle Filippine chiamato Juan , si è abbattuto sulle coste delle isole settentrionali dell'arcipelago con onde alte fino a 14 metri.  Con una popolazione così numerosa e un numero esiguo di militari con risorse limitate, ma anche con la partecipazione di vari enti istituzionali, lo sforzo dei soccorritori può fare ben poco. Secondo il Philippine Atmospheric e il Geophysical & Astronomical Services Administration , Juan si è abbattuto vicino Luzon, in Sierra Madre, con venti molto sostenuti di circa 225 chilometri orari e raffiche fino a 260 km / h (162 mph). Nelle province di Isabela e  Cagayan migliaia di famiglie sono state evacuate per sicurezza. Al momento , la furia di Juan ha rallentato non appena si è abbattuta nella montagna del  nord sulla costa orientale della Sierra Madre. Per fortuna, la robusta catena montuosa, h

Si chiamerà Alex il primo uragano della stagione atlantica

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Secondo il National Hurricane Center , un sistema meteo a circa 800 chilometri sud ovest delle Bermuda, ha circa il 30% delle probabilità, di diventare la prima tempesta della stagione atlantica, che si apre ufficialmente il primo giugno e si chiude il 30 novembre.  Il sistema, che sta producendo pioggia e temporali su una vasta aerea, secondo il bollettino emesso dal centro uragani, dovrebbe spostarsi verso nord-nord-ovest, ed ha una probabilità media di diventare ciclone tropicale o subtropicale durante le prossime 48 ore. Se la tempesta dovesse ruotare dalla sua attuale posizione, per lei già è pronto il primo nome di tempesta della stagione atlantica, che corrisponde ad Alex , a cui faranno seguito poi Bonnie, Colin, Danielle, Earl, Fiona ... Le previsioni dicono che quest'anno dovrebbero esserci dalle 14 alle 18 tempeste, con venti superiori alle 39 miglia orarie. Secondo i ricercatori della North Carolina State University , tra le otto e undici di queste tempeste potrebbe