Sansha city: maldestri cacciatori di tesori sottomarini
La nuova città cinese di Sansha, nella provincia di Hainan, sorta in fretta per la disputa in corso con le Filippine , dove al momento vivono solo un migliaio di persone, dallo scorso anno amministra circa 2 milioni di chilometri quadrati di isole, le zone costiere e il mare territoriale nel Mar Cinese Meridionale. Spinti da profitti lucrativi, cacciatori di tesori si riversano nelle acque gestite dalla nuova città per recuperare relitti di navi affondate e antichi tesori a bordo di esse. Ciò ha portato ad un aumento del saccheggio delle reliquie subacquee nel Mar Cinese Meridionale mettendo il patrimonio culturale della regione in pericolo, e inducendo le autorità locali a intensificare gli sforzi di prevenzione e conservazione dei siti a rischio. Nel corso di un sopralluogo di quest'anno, due antiche ancore di roccia, che erano state portate alla luce nel 2010, e che a causa della scarsa attrezzatura di scavo non ha permesso di portare a termine il lavoro, sono sparite.