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Coronavirus: un possibile lauto guadagno nelle obbligazioni già emesse

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Ormai si tende a guadagnare da tutto ciò che crea business senza guardare in faccia nessuno. In tutto il Mondo sono più di  100mila  le persone che sono state contaminate del Coronavirus;  3500 sono morte   ed, ormai, a guardarli sul planisfero, non c’è alcun continente che non abbia la sua “macchia” più o meno grande ad indicare i contagiati. Il tasso di mortalità è stabile a  3,5% , mentre il  53%  delle persone che hanno contratto la malattia sono già guariti. Eppure, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonostante questi numeri e gli allarmi lanciati da più parti, ancora non ha fatto salire il livello di pericolosità da rischio epidemico a quello Pandemico. Solo ieri, l’OMS ha fatto intendere che sarebbe sul punto di valutare un possibile cambio di scenario.   Ma perché sarebbe importante che venisse dichiarato lo stato di Pandemia? Cosa cambierebbe? Cambierebbero le restrizioni per contenere il virus, potrebbe cambiare qualcosa d’importante anche dal punto di

Più di un terzo delle miniere d'oro in Congo esposte al virus Ebola

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Più di un terzo delle miniere d'oro in Congo sono a rischio di essere direttamente o indirettamente colpite dall'epidemia di Ebola in corso nel paese, che è al top nella produzione mondiale di cobalto, rame, diamante, tantalio, stagno e oro. Le miniere d'oro di  Barrick’s Kibali e Vector Resources’ Adidi-Kanga  sono minacciate mentre le aree infette da Ebola crescono, mettendo a repentaglio la produzione.  L' Organizzazione Mondiale della Sanità conferma che il numero di persone infette dal virus spesso fatale ha superato i 1.000 casi, diventando il secondo peggior focolaio della storia, con tassi giornalieri in aumento mentre i soccorritori continuano a subire violenze. Insieme agli ovvii rischi per chi lavora nelle miniere, le aziende stanno subendo ritardi nelle esportazioni, come previsto dai metodi di prevenzione dell'Ebola implementati ai controlli di frontiera.   L'effetto sui produttori di oro dipende dal fatto che le miniere siano

Il cibo è piacere e allegria e non deve portare alla morte

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Sradicare la fame nel mondo può essere raggiunta solo se il cibo è sicuro, nutriente e di buona qualità. Il cibo non sicuro aumenta le probabilità di contrarre malattie e può essere, in alcuni casi, mortale. Ieri, la prima Conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare ad Addis Abeba organizzata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), l'Organizzazione mondiale del commercio (OMS) dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e l'Unione africana (UA) ha ribadito e sottolineato la necessità di sradicare il cibo pericoloso che ostacola anche i progressi verso lo sviluppo sostenibile, ovunque. Il cibo dovrebbe essere una fonte di nutrimento e divertimento, non una causa di malattia o morte, ha detto alla Conferenza il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. " Salvaguardare il nostro cibo è una responsabilità condivisa. Dobbiamo tutti fare la nostra

Una specie invasiva minaccia l'Amazzonia

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E se le termiti sono valenti costruttori ingegneristici, non altrettanto si rivelano le cozze d'oro in Amazzonia, dove sono divenute una specie invasiva Recentemente, gli scienziati stanno notando l'effetto enormemente distruttivo delle cozze d'oro cinesi sugli ecosistemi fluviali del Sud America. Le cozze o mitilo dorato ( ( Limnoperna fortunei ) sono arrivate su navi da carico cinese nel 1990, e il piccolo mollusco ha invaso gran parte dei corsi d'acqua del Sud America. Finora, il Rio delle Amazzoni è rimasto indenne, però gli scienziati temono che sia solo questione di tempo prima che questi molluschi invadano il possente fiume. Questa specie distruttiva viene tenuta a bada a 1.200 miglia (2.000 chilometri) di distanza dal Pantanal, dove da tempo é diventata una piaga ambientale. Considerando però che le loro larve si attaccano alle barche e agli scafi di navi che vengono trasportate via terra per l 'Amazzonia , gli scienziati temono che questi

Ebola, l'arma batteriologica che incute paura

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Avevo letto le prime notizie sull'Ebola in Guinea il 30 marzo ma non mi aspettavo certo una diffusione così rapida e forse un uso batteriologico del virus. Quella che sembrava una notizia di poco conto è invece diventata un'emergenza globale. Si sa che in Africa, la salute è poco curata (mancano le strutture) e quindi si corrono questi pericoli. La Guinea è uno dei paesi più poveri del mondo, nonostante abbia vaste ricchezze minerarie non sfruttate, con una economia stagnante, una disoccupazione giovanile al 60 per cento e un range di 178 su 187 paesi come Indice di Sviluppo Umano delle Nazioni Unite. La maggior parte dei casi sono stati registrati nel sud della Guinea, ma la malattia si è diffusa nella capitale Conakry. Il virus tropicale - descritto anche come " squalo molecolare", conduce alla febbre emorragica, causando dolori muscolari, debolezza, vomito, diarrea e, nei casi più gravi, insufficienza d'organi e sanguinamento inarrestabile. L'

AVVISO AI NAVIGANTI: questa estate, occhio all'untore globale

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Adesso che l'estate spalanca le porte e siete pronti a mettervi chissà dove in viaggio, abbiate la compiacenza di leggere queste due righe che vi propongo, poiché, ho pensato a rendervi partecipi. Dunque! E' bene che sappiate che in giro per il mondo ci sono due malattie che potrebbero diventare una minaccia qualora non si seguano le precauzioni che le autorità sanitarie propongono e talvolta predispongono. Per chi ha in mente, non so, un viaggio nei paesi arabi, faccia attenzione al mers virus . Molti malati hanno contratto il virus negli ospedali dell'Arabia Saudita e ci sono stati centinaia di casi mortali. La volontà saudita di aumentare precauzioni e controlli si lega sopratutto al pellegrinaggio annuale a La Mecca, che quest'anno cade in ottobre, e rischia di esporre al virus un gran numero di fedeli. L' OMS (Organizzazione mondiale della sanità) raccomanda in ogni modo di evitare il contatto con i cammelli, che insieme ai pipistrelli potrebbero veicol

Rifiuti industriali in attesa di una sentenza che non arriva mai

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Buongiorno e bentrovati amici. Non statemi a chiedere perché di tanto in tanto sparisco dal web... forse per ritrovare l'entusiasmo che qualche volta latita o chissà per altre motivazioni che hanno a che fare probabilmente con l'uso d'Internet, che qualche volta stanca... Ma poco importa. Qui ci siamo, osserviamo quanto accade, seguiamo gli eventi, i grandi eventi che riguardano il mondo e i meno grandi ma comunque importanti eventi che riguardano il nostro Paese. E se oggi ho voglia di scrivere è perché sono costernato per quanto sta accadendo in uno dei tanti paesi della bella Campania, sempre alle prese con problemi di spazzatura, oltre che di criminalità. Sappiamo che in Italia si spendono 8,5 MLD di euro per smaltire la immondizia all'estero, due volte l'IMU sulla prima casa... ma il problema, per quanto sia un costo esoso, non questo. Assistendo alla nuova trasmissione di Rai2 " virus, il contagio delle idee" condotta, direi bene dal gior

Ma in che mondo viviamo

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Ma in che mondo viviamo? E' forse la nostra un'era barbara?! Vi rendete conto che si può morire anche solo per pochi spiccioli! E che la morte dell'uno non rattrista poi così tanto l'altro! Non si tratta di egoismo, neppure di cinismo, bensì è solo la voglia di sopravvivenza, innata nel genere umano. Siamo troppi sul pianeta, ed il cibo non ci sarà per tutti. Già oggi, un sesto della popolazione mondiale, quasi tutta nei paesi in via di sviluppo, soffre la fame. Per la FAO, il tasso di fame è in aumento, e il numero delle persone che ne soffrono cresce più rapidamente della popolazione mondiale, che aumenta di circa 80 milioni di individui all'anno, praticamente come se ogni anno si aggiungesse la popolazione dell''Egitto , che conta oggi 82 milioni di persone e che è quasi raddoppiata da quando Mubarak è entrato in carica nel 1981, o del Bihar , lo stato più povero e problematico dell'India, che nella sua totalità conta 1.129.866.200 abitanti, secon

L'influenza dei tempi cupi

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La minaccia di una pandemia globale causata dal virus dei suini scoppiata nel Messico, ha messo in agitazione la popolazione dell'intero pianeta. Sinora, nel grande stato centro americano, il virus ha già ucciso circa un centinaio di persone, ma il virus della febbre suina si va spargendo negli Stati Uniti: lo stesso ceppo di quello riscontrato in Messico è stato contratto dagli studenti di un liceo di New York. Sinora, nell'intera nazione, ne sono stati registrati almeno 20 casi. Proclamato lo stato di emergenza. Altri sei casi sono avvenuti nel vicino Canada ed altri possibili in Europa, Israele e Nuova Zelanda. In Messico molta gente si rintana in casa. Le scuole sono state chiuse in diversi stati, così pure molte fabbriche, al fine di rallentare la diffusione del virus. A Città del Messico sono stati chiusi bar, musei, stadi e molti uffici, e gli impiegati sono stati invitati a lavorare da casa. Il trasporto pubblico ha quasi cessato le sue corse. Chi si avventura per le

L'avanzata dei virus nel mondo

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Da quando gli scienziati hanno proposto per la prima volta la possibilità che sul nostro pianeta possono verificarsi la diffusione di virus derivanti dai cambiamenti climatici... e non solo (si pensi, ad esempio, alla rapida diffusione di certe malattie per via degli oltre 2 miliardi di passeggeri che viaggiano in aereo, facendo diventare molti di noi dei potenziali untori globali), sono state sollevate le prime serie preoccupazioni allorchè sono sorte implicazioni per la diffusione degli arbovirus, trasportati da artropodi (acronimo di arthropod-borne viruses), come zanzare, moscerini, zecche... Tuttavia, sebbene le alterazioni delle temperature e le precipitazioni sono fattori importanti tali da rendere un territorio ospitale ad una invasione di arbovirus, sono in gioco nuovi tipi di emergenze virali. In un articolo del professor Stephen Higgs, by University of Texas Medical Branch at Galveston, e del collega professor Ernest A. Gould from Oxford University, si esaminano l&