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L'amuleto della libertà 10 - racconto sul web

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PARTE PRECEDENTE Silenzioso e cupo il giovane malgascio si avvicinò a Yakima ma mentre stava per accennargli qualcosa, udì alle sue spalle la voce ferma e chiara del professor  Echos.  «Lascia Michael, ci penso io!»   disse, approssimandosi a Yakima con un portamento compassato che celava una forte agitazione interiore. Era rientrato da una mezz’ora al castello e quando Evelyn gli aveva comunicato della telefonata disperata di Didior, ne restò dolorosamente sorpreso.     «Senti Yak, è successo qualcosa che non avrei mai voluto dirti.» , si giustificò chiamandolo come era solito fare, senza dilungarsi. «Sono giunte brutte notizie dal Mozambico che riguardano il nostro amico. »     Yakima lo scrutò pensieroso, subodorando qualcosa di tragico.    « Ha telefonato Didior... era disperato perché il suo padrone... se n’e andato. » riprese Donald, non riuscendo a trovare le parole giuste per proseguire.     « Andato dove? », fece lui sorpreso.    « Andato via... per sempre, Ya

L'amuleto della libertà 2 - racconto sul web

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PARTE PRECEDENTE Ogni metà di giugno, in occasione del consueto "incontro d'estate", il castello si rianima più di quanto accade nel corso dell' "incontro d'inverno" che si svolge tra dicembre e gennaio, durante le feste natalizie. Per buona parte degli studenti, ma sicuramente per quasi tutti i giovani del mondo, l’estate è il periodo dell'anno più indicato per stare assieme e divertirsi, standosene beatamente a conversare all'aria aperta. La sessione estiva, che supera di una ventina di giorni quella invernale, sembra riesca a spronare gli studenti che da qualche giorno stanno affluendo al castello, a partecipare più convintamente alla vacanza studio. Normalmente, questa festosa forma di aggregazione é sintomatica del potere dell'amicizia e del rispetto verso il prossimo, finendo quindi con il fortificare i buoni propositi racchiusi nelle loro rigogliose menti.       Quel giorno l'aula magna era gremita. Tra i ragazzi se