Domani è il World Oceans Day: "Se il mare fosse un bambino"
Domani 8 giugno si onora il World Oceans Day . Gli oceani occupano il 70% del nostro pianeta. Se il mare fosse un bambino lo sentiremmo gridare e gemere e avremmo cercato di capire quali sono i problemi che lo affliggono e probabilmente saremmo corsi in suo aiuto. Non si può accettare che le persone si coprano le orecchie per non sentire il mare piangere quando i combustibili e gli scafi spezzati delle navi cisterna si infiltrano costantemente nelle sue profondità. Sarebbe giusto far pagare alle compagnie petrolifere la pulizia delle spiagge, far si che risarciscano la comunità della perdita della vita marina e degli uccelli. Che strazio nel guardare gli uccelli impregnati di petrolio che non riescono a prendere il volo e che lottano per sfuggire alla devastazione dell'uomo. Metalli pesanti, nitrati, il flusso delle acque piovane impregnate di chissà cos'altro, una zuppa tossica schiacciante, travolgente che filtra in mare dalle fabbriche. Non bisogna lasciare