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Visualizzazione dei post con l'etichetta barriera corallina

Attacco di Trump alla Cina

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Il presidente Donald Trump martedì ha invitato i leader mondiali alle Nazioni Unite a “ritenere la Cina responsabile” per la pandemia di coronavirus.   Mentre perseguiamo questo brillante futuro, dobbiamo ritenere responsabile la nazione che ha scatenato questa piaga nel mondo: la Cina. Nei primi giorni del virus la Cina ha bloccato i viaggi a livello nazionale consentendo i voli in partenza dalla Cina, e ha infettato il mondo. La Cina ha condannato il mio travel-ban ( divieto di viaggi)  nei confronti del loro paese, anche se essi invece hanno cancellato i voli nazionale e rinchiuso i cittadini nelle proprie case. Il governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è virtualmente controllata dalla Cina, hanno dichiarato falsamente che non c’erano prove di trasmissione da uomo a uomo. In seguito hanno affermato falsamente che le persone senza sintomi non avrebbero diffuso la malattia.     Le Nazioni Unite devono ritenere la Cina responsabile delle proprie azioni.   Inoltre,

Un caldo bestiale avvolge il pianeta

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Le temperature record stanno abbattendosi su gran parte del globo, portando con sé più siccità, insicurezza alimentare, carestia e massicci esodi umani ed animali. Per il National Oceanic and Atmospheric Administration o NOAA il pianeta ha avuto il secondo anno più caldo a 1,66 gradi al di sopra della media del xx secolo. Questo aumento di temperatura avrà un grosso impatto sul nostro ambiente contribuendo allo sbiancamento della barriera corallina in tutto il mondo m a è l'intera catena alimentare a subirne, a cascata, le conseguenze . Per l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) , le ondate di calore sono arrivate insolitamente presto. Anche la primavera si è assestata ben al di sopra della media del secolo scorso. In maggio è stato anche registrato la rottura in corrispondenza di un grado e mezzo superiore alla norma del 20 ° secolo. Nell' ArkLaTex  ( Arkansas, Louisiana e Texas) la primavera è stata la 12a più calda degli ultimi 142 anni. Si è

The Tubbataha Reef: un angolo di paradiso da salvare

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The Tubbataha Reef Marine Park, si trova in una posizione unica nel centro del Mare di Sulu, Filippine, e comprende il Tubbataha Reefs e il Jessie Beazley. Protegge una superficie di quasi 100.000 ettari di habitat marino di alta qualità contenenti tre atolli e una vasta area di mare profondo. La struttura è sede di una grande varietà di vita marina. Balene, delfini, squali, tartarughe e napoleon fish sono tra le principali specie trovate qui. Gli ecosistemi delle barriere supportano oltre 350 specie di coralli e quasi 500 specie di pesci. La riserva protegge anche una delle poche colonie rimaste di uccelli marini di allevamento nella regione. Ebbene, 1000 metri quadrati di questo santuario marino considerato un patrimonio mondiale dell' UNESCO , sono stati gravemente danneggiati dall'arenamento di un dragamine della marina statunitense, il 68 metri USS Guardian  avvenuto il 17 gennaio. La guardia costiera filippina , la marina statunitense e gruppi di ambientalisti stann

Benefici, minacce e soluzioni per i nostri oceani

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Gli oceani portano la maggior parte del commercio mondiale, sono una fonte importante di cibo e di occupazione e contribuiscono a regolare il clima del pianeta, ma sono minacciati da inquinamento, pesca eccessiva e riscaldamento globale. I governi e i commerci sono sempre più consapevoli del valore degli oceani, ma stanno lottando per affrontare le molte minacce che mettono in pericolo i mari intorno al globo. Per affrontare la questione la Banca Mondiale sta studiando una nuova alleanza globale. Di seguito sono riportati alcuni fatti circa gli oceani del mondo, le minacce che devono affrontare e alcune delle soluzioni emergenti. BENEFICI Per il World Economic Forum (WEF) gli oceani sono il bene più prezioso della Terra, e il loro "capitale naturale" è enorme, contribuendo con 70 miliardi di dollari annuali al PIL globale. Il valore degli oceani fornisce servizi ecosistemici pari a 38 miliardi di dollari all'anno. Ad esempio, l'80% del nostro ossigeno viene da

Ciclone Yasi: una mezz'ora da incubo

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E' stata una mezz'ora da incubo per il quasi milione di australiani residenti lungo i 700 chilometri della costa nord orientale del nuovo continente, nella regione del Queenisland , dove ancora una volta le forze della natura hanno imperversato furiosamente, stavolta con il ciclone Yasi, di categoria di pericolo 5, la più alta, come Katrina, la tempesta che ha devastato New Orleans e superiore a quella del ciclone Tracy, che nel 1974 devastò la città di Darwin, nel nord, causando 71 morti e distruggendo il 90% delle case. Yasi si è presentato con venti a quasi 350 chilometri orari che hanno divelto tetti, sradicato alberi e abbattuto cavi elettrici causando interruzioni di corrente .  L'ultima mezz'ora è stata la più terrificante, con il rumore assordante del vento ululante... La zona colpita è costellata da decine di cittadine turistiche, dove vi operano centinaia di operatori, avendo nei pressi uno dei punti chiave del turismo dell' Australia : la Gran

Singolare barriera corallina nel mare di Cancun

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Jason de Caires Taylor è un artista britannico che si è preso la briga di costruire nel fondo del mare di Cancun, a Isla Mujeres National Marine Park , nel Messico, una barriera artificiale formata da 400 sculture di persone reali, scelte tra i turisti locali. In questo modo egli intende incoraggiare la crescita del corallo.   Il progetto, denominato The Museo Subacuatico de Arte (MUSA) , realizzato a ridosso del vertice sul clima che si terrà a dicembre, si propone di alleggerire la pressione sulle barriere naturali della zona causata da più di mezzo milione di turisti che affollano la regione ogni anno, auspicando, pertanto, un habitat per la vita marina. Per realizzare la barriera artificiale, costruita con materiali porosi, de Caires Taylor vi ha impiegato circa un anno. Immagine: www.newscientist.com

Estinzione di specie marine e piante officinali dietro l'angolo

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Un gruppo di ricercatori australiani e americani, impegnati nello studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sui coralli, si é imbattuto casualmente in un nuovo mondo sottomarino a sud dell'isola della Tasmania. Usufruendo della tecnologia d'uno speciale dispositivo teleguidato, equipaggiato con videocamera ad altissima risoluzione, sono state catturate immagini di nuove specie animali e vegetali ad oltre tremila metri di profondità, nell'Oceano australiano. Sono circa 274 nuove specie, tra i quali grandi ragni marini, stelle e coralli sinora sconosciuti che andranno ad arricchire i libri di buiologia marini. Si teme, tuttavia, che se i livelli di anidride carbonica non si abbasserranno, la vita marina attorno alla Barriera corallina, potrebbe diventare solo un ricordo entro la fine di questo secolo. Sarebbe una grave perdita per il mondo scientifico, considerando che alcuni coralli hanno 10 mila anni di vita e contengono preziosissime informazioni sul clima da quell