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Le guerre non servono a niente... se non a morire...

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Diceva Bertrand Russel: La guerra non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive. Il mondo è in fermento e sebbene gli occhi siano puntati su ciò che accade tra Ucraina e Russia, ci sono altre parti nel mondo in cui la guerra, o qualcosa che somigli ad essa, non è mai finita... almeno negli ultimi sette anni.  E' quanto accade nello Yemen dove la guerra sta diventando più violenta. La guerra civile in Yemen, uno dei paesi più poveri del mondo arabo, è diventata ancora più violenta dall'inizio di quest'anno. La coalizione guidata dai sauditi che sostiene il governo ufficiale del paese ha trascorso sette anni a combattere un gruppo ribelle chiamato Houthi, usando principalmente attacchi aerei. A loro volta, hanno usato droni e missili per attaccare sia l'Arabia Saudita che il suo alleato, gli Emirati Arabi Uniti. A causa della guerra, lo Yemen sta affrontando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Come è iniziata la guerra? Nel 2011, una rivolta popolare in

L' isola di Socotra, patrimonio UNESCO, colpita da una violenta tempesta tropicale

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UPDATE   Il ciclone Mekunu si va rafforzando mentre avanza sull'Oman e già domattina dovrebbe avventarsi vicino a Salalah, la terza città più grande dell'Oman in cui vivono circa  200.000 persone.  Mekunu, che ha devastato l'isola yemenita di Socotra ora si sta avvicinando nella parte meridionale del sultanato. Le ultime osservazioni mostrano che il ciclone tropicale si è intensificato alla categoria 2," con alta velocità del vento, ha detto l'uffici meteorologico dell'Oman. Il centro di allerta ha affermato che l'occhio del ciclone si trova a soli 180 chilometri (112 miglia) da Salalah, la città principale della provincia di Dhofar, dove diverse città  sono state sferzate da forti piogge nelle prime ore di oggi, quando il centro del ciclone si è avvicinato alla costa. In preparazione del ciclone, da ieri sono stati messi in allerta la polizia e l'esercito e sono state chiuse le scuole fino a lunedì. La televisione di stato ha detto che l

A come Acqua

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Da un vecchio post riveduto e aggiornato   Di tutta l'acqua presente sulla Terra, 1,4 miliardi di chilometri cubici, solo l'1% è acqua dolce, cioè acqua che si può bere. Tuttavia 2/3 di essa si trova racchiusa nelle calotte polari e nelle nevi perenni... sempre più a rischio...  Così l'acqua disponibile ricavata dai fiumi, dai laghi, dagli acquiferi ammonta a 105mila chilometr cubi, pari allo 0,3 per cento di tutta l'acqua non salata del pianeta e lo 0,26% delle riserve totali d'acqua dolce. L'acqua potabile è destinata al consumo umano di tipo alimentare o domestico. Deve quindi possedere requisiti chimici, fisici, batteriologici e organolettici che la rendono sicura e gradevole. Non deve contenere sostanze organiche o germi patogeni (salmonella, vibrioni, batteri coliformi...) ma può contenere tracce di sostanze chimiche nocive. Può avere origine naturale (l'acqua dolce delle precipitazioni, dei ghiacci, delle sorgenti, falde sotterranee) o esse

Yemen: l'anomalo ciclone Chapala sferza il povero Paese

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Provo ad immaginare un folto gruppo di scienziati del clima e meteorologi davanti un monitor con su riportati in tempo reale dati, immag ini satellitari, velocità dei venti, potenza delle raffiche, altezza delle onde marine che tentano di provare a capire qualcosa su quello che sta accadendo al clima.   Dopo aver visto il passaggio di Patricia in Messico,  l'uragano più forte mai registrato   nell' emisfero Occidentale, adesso tocca loro capire che ci sta a fare il Ciclone tropicale  Chapala sulle coste centrali dello Yemen ? Un altro raro evento estremo in un Paese che non è abituato alle forti piogge, figuriamoci ai cicloni tropicali .   La costa dello Yemen , una zona inconsueta nel trattare con la devastazione dei sistemi tropicali , è stata presa di mira da un  potente e pericoloso ciclone . Gli uragani nell'Oceano Indiano sono chiamati cicloni. " Nelle registrazioni moderne, non c'è mai stato un ciclone tropicale che abbia colpito la c

Sentire in lontananza i tamburi di guerra

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Sebbene ci siano Paesi che hanno la fortuna di avere grandi corsi d'acqua, come si è detto nel post precedent e, ci sono pure zone aride del mondo, Medio Oriente in primis, che chissà cosa darebbero per avere nei loro territori fiumi così imponenti. E' il caso dello Yemen, ad esempio, dove dopo la rimpatriata del presidente Ali Abdullah Saleh, ferito in precedenza dai suoi oppositori, oscilla ormai sull'orlo della guerra civile. Negli ultimi otto mesi, nel Paese, si è formato un importante movimento populista che ha  ha dimostrato pacificamente per le strade della capitale Sanaa e altrove, con l'obiettivo di porre fine a 33 anni di governo di Saleh e la realizzazione di autentiche riforme politiche ed economiche. A questo movimento si sono poi aggiunti alcuni ex alleati vicini a Saleh, compreso il generale Ali Muhsin al-Ahmar e gli sceicchi delle tribù Hashid. Da parte sua, Saleh è appena tornato da Riyadh, Arabia Saudita, dove era andato a farsi curare dopo esse

Nord Africa e Golfo: là dove eravamo rimasti...

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Così, mentre il mondo segue trepidante quello che accade in Giappone , dove un forte terremoto, seguito da un mostruoso tsunami e dalla paura di contaminazione radioattiva, per via dei gravi danni riportati dalla centrale nucleare di Fukushima, ha sconvolto la vita di centinaia di migliaia di persone, e dirottato, inevitabilmente, l'interesse generale... là dove eravamo rimasti , tutti a seguire le vicende riguardanti il desiderio di democrazia nei paesi del nord Africa e del mondo arabo, il rais libico Gheddafi guadagnando terreno nella rivolta in corso nel suo paese, in una delle sue tante infauste decisioni, fa bombardare dai suoi caccia la città d i Ajdabiya , a sud di Bengasi . Mentre i ribelli scorrazzano coi loro Pickup sgangherati e armati di mitragliatrici per le strade sabbiose, aspettando la no-fly zone che non arriva, l'offensiva dell'oro nero diventa ora marcia su Bengasi, capitale della rivolta, dove le truppe del colonnello, abbandonato assieme alla su

Come avere acqua dolce nelle zone aride del mondo

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L'acqua potabile è una risorsa rara in molti paesi. Nel 21 ° secolo, quasi un miliardo di persone nel mondo non hanno ancora accesso all'acqua potabile, mentre più di 2,5 miliardi non hanno un sistema di trattamento delle acque.  Alla luce di questi fatti, i ricercatori sono alla ricerca di soluzioni alternative per la produzione di acqua potabile, non trascurando, ovviamente, la soluzione che sembra essere la meno complessa: enormi riserve di acqua dolce tratte dagli icebergs, che non sono mai state sfruttate. E visto che i progressi scientifici stanno sempre più avvicinando la realizzazione di tali  progetti, ecco che si fanno avanti proposte sempre più concrete, come quella di colui che sugli icebergs si è incaponito oltremisura, George Mougin, un ingegnere francese da sempre affascinato dalla bellezza dei ghiacci, che da almeno 35 anni accarezza l'idea di trasportare un intero iceberg per migliaia di chilometri e destinato ad usi pratici. In questo momento, ad esemp

Il fresco profumo di libertà emesso dai gelsomini s'irradia nell'Africa del nord

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Il gelsomino è un arbusto rampicante con rami flessibili e sottili, ricadenti, che portano  grandi foglie e  fiori  bianchi, gialli o rosati molto profumati. La pianta è considerata la "regina della notte" e non emana il suo profumo durante il giorno.  Dalle colline  che guardano il mare Mediterraneo disseminate di buganvillee, il profumo  intenso e fresco del  gelsomino aleggia nell'aria , rivitalizzando  il popolo tunisino, sceso in piazza a manifestare lo scontento, sin giù al sud, dove comincia il deserto. Sebbene la violenza di questi ultimi tempi sia cominciata in Egitto con l'attentato autobomba di Alessandria sui cristiani copti, ad innescare la rivoluzione dei gelsomini è stata proprio la marcia di protesta contro il caro vita, la fame, la disperazione, la dittatura, la corruzione dei giovani tunisini. Il vento dei gelsomini è così forte che ha creato in breve tempo cinque, sei crisi simultanee  sul Mediterraneo, raggiungendo, seppur con ventate non

Mentre il mondo s'infiamma, noi pensiamo al Bunga - bunga

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Io non so se il nostro presidente del Consiglio abbia praticato il Bunga - bunga  nella  sua residenza di Arcore o altrove. Non so neanche perchè si dia tanta enfasi a quella che in realtà sembra essere una comune vicenda ludica, che si vuole far passare per forza  come  qualcosa  d'immorale. Da ragazzo, io personalmente organizzavo dei festini a base di whiskey e coca  cola  (la bevanda, per intenderci!), un po' di marijuana quando c'era, bella musica, allegria e le pomiciate dei miei amici con le ragazze che invitavo, lontani  da  occhi  indiscreti. Mi faceva piacere offrire pomeriggi spensierati e divertenti agli amici, spesso annoiati dalla vita quotidiana, mentre io, non ricco,ahime!, ma baciato dalla fortuna per l' aspetto fisico che madre Natura mi aveva elargito, difficilmente mi annoiavo. Ma non per questo ritenevo immorale quanto facevo! In verità, mi sembra strano che il Cavaliere si sia fatto fregare così ingenuamente, sapendo che mille giudici e mille p

Yemen: dove l'acqua è ancora più preziosa

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Probabilmente il progetto che prevede il trasporto dell'acqua del Blue Lake di Sitka, Alaska, in India, potrebbe giovare molto a quei paesi assetati del Medio Oriente, cui fa parte anche lo Yemen, che però, diversamente dai ricchi sceiccati del Golfo Persico e dell’Arabia Saudita, in quanto a solvibilità lascia un poco a desiderare.   Purtroppo, una distribuzione disomogenea sul pianeta di un bene essenziale per la vita, oltre ad una cattiva gestione idrica e ad un enorme consumo di acqua per la coltivazione del solo khat (qat) , una pianta stimolante usata da secoli nel Corno d'Africa e nello Yemen, che aiuterebbe gli uomini a ritrovare l'energia perduta , ha condotto il Paese a non disporre più di Oro Blu, il che equivarrebbe a far scomparire in un sol colpo 750.000 posti di lavoro nell'agricoltura e portare la capitale Sana'a a corto di acqua entro il 2025. Tra i motivi principali che inducono lo Yemen ad un consumo intensivo delle acque sotterranee,