Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta International Seabed Authority

La corsa all'oro nelle profondità marine

Immagine
L'oceano occupa circa il 71 per cento dello spazio terrestre, e la maggior parte della nostra conoscenza di esso si trova in acque poco profonde. Ne conosciamo appena il cinque per cento. Un enorme 95 per cento è completamente inesplorato. Dato il ruolo degli oceani nella regolamentazione del clima e il loro potenziale inutilizzato per il cibo e la salute, sarebbe il caso di saperne di più, anche se i grandi Paesi della Terra si ostinano a cercare solo all'esterno del pianeta, nello Spazio, la via su cui basare il futuro della razza umana. Questo dibattito va avanti da oltre mezzo secolo. Anche John Steinbeck ha scritto un appassionato appello nel 1966 per creare una NASA per gli oceani. Ad oggi, le acque più profonde rimangono un mistero anche se ci si affida sempre di più a queste aree per cibo, energia e altre risorse. La International Seabed Authority sta ora elaborando un progetto per regolamentare   l'industria mineraria nel profondo del mare. Nei prossim

I fondali oceanici e l'attività cinese

Immagine
La Cina vuole arrivare prima a esplorare i fondali marini della Fossa delle Marianne.  Secondo Tao Chunhui , uno dei principali oceanografi del paese e ricercatore presso l'Amministrazione statale oceanica, la Cina sta cercando nei fondali oceanici depositi di oro, argento, rame e zinco. Energivoro all'infinita potenza il Paese del Dragone sta intensificando l'attività in una delle ultime frontiere della ricchezza minerale: i remoti fondali marini sdraiati per  chilometri sotto gli oceani Indiano e Pacifico. Numero UNO tra i consumatori e  importatore mondiale di minerali e metalli sta ora studiando le tecnologie di base del fondo marino mineraria nell'Oceano Indiano. Vasti depositi di solfuro sul fondo del mare profondo 3.000 metri potrebbero contribuire alle forniture di metallo della Cina a lungo termine. I solfuri idrotermali vulcanicamente formati sul fondo del mare contengono rame, zinco e metalli preziosi, tra cui oro e argento. Essi si formano nelle sor

Dopo l'esplorazione del Sistema Solare, ora tocca alle profondità marine e alle loro ricchezze

Immagine
Dopo l'entusiasmante esplorazione spaziale, cominciata con l'ammaraggio sulla Luna e continuata con sonde e satelliti tecnologici di alta precisione, nei decenni a seguire l'uomo ha visitato tutti i pianeti del nostro Sistema solare, ultimo Plutone, di cui abbiamo scritto. Poi ci sono altri pianeti extra galattici, come l'ultimo Kepler 452B , avvistato con il telescopio spaziale Kepler, che ci danno l'entusiasmo di continuare su questa affascinante strada.   Ma non per questo ci si è dimenticati di esplorare le profondità marine. L'oro blu copre il 72 per cento della superficie terrestre, ed è stato esplorato meno del 10 per cento. Per questo, resta ancora un mondo in gran parte sconosciuto al genere umano. Sappiamo però che nei mari del mondo, a causa del cambiamento climatico, parecchie isole sono in grave pericolo di inondazioni. Adesso però, bisogna considerare anche un'altra cosa non meno importante. Gli oceani coprono gran parrte del mo