L'amuleto della libertà 10 - racconto sul web
PARTE PRECEDENTE Silenzioso e cupo il giovane malgascio si avvicinò a Yakima ma mentre stava per accennargli qualcosa, udì alle sue spalle la voce ferma e chiara del professor Echos. «Lascia Michael, ci penso io!» disse, approssimandosi a Yakima con un portamento compassato che celava una forte agitazione interiore. Era rientrato da una mezz’ora al castello e quando Evelyn gli aveva comunicato della telefonata disperata di Didior, ne restò dolorosamente sorpreso. «Senti Yak, è successo qualcosa che non avrei mai voluto dirti.» , si giustificò chiamandolo come era solito fare, senza dilungarsi. «Sono giunte brutte notizie dal Mozambico che riguardano il nostro amico. » Yakima lo scrutò pensieroso, subodorando qualcosa di tragico. « Ha telefonato Didior... era disperato perché il suo padrone... se n’e andato. » riprese Donald, non riuscendo a trovare le parole giuste per proseguire. « A...