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Quel giorno di vent'anni fa che ha cambiato il mondo

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  Si, tutto ebbe inizio da quel lontano 11 settembre. Sono passati venti anni e il mondo è cambiato completamente. Ed oggi ci sentiamo tutti più fragili perché troppe barriere si frappongono tra noi e la libertà a cui eravamo abituati. La vita scorre comunque, ma non ha più il sapore fresco e genuino di un tempo in cui si respirava l'aria a pieni polmoni... prima che i cambiamenti climatici e le mascherine anti-Covid entrassero così invasivamente nella nostra vita quotidiana. E' difficile accettare una simile realtà. Ci si sente prigionieri e in balia degli eventi incalzanti che pare non ci lascino tregua... Per chi crede, pur se è insopportabile tutto ciò, ha la sensazione di poter essere salvato e solo così può affrontare il futuro che ci attende. L'uomo stesso è irriconoscibile. Adesso quel che conta è il denaro, il potere, la forza, la prepotenza, l'avidità, l'ingordigia, la depravazione... il piacere paradossale di chi gode nel vedere l'altro soffrire... Ma

El Salvador: al di la della normale vita di un tempo lontano, lontano...

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Il presidente di El Salvador Nayib Bukele ha un ottimo riscontro di gradimento in un paese che conta appena  6,5 milioni di persone. Il Paese,  che vive nel terrore delle bande di strada dalla fine della sua guerra civile nel 1992, è in accordo col proprio presidente nell'arginare le violenze perpetrate da gang criminali attive, che hanno fatto registrare un aumento della violenza causando oltre 50 omicidi in pochi giorni. Bukele ha inoltre diffuso un comunicato con il quale avverte che  " l 'uso della forza letale da parte della polizia è autorizzato per tutelare la vita propria o dei salvadoregni ".  L'accusa è rivolta in particolare alle c osiddette "maras", in quanto, ponendosi  in contrasto con le misure di distanziamento sociale applicate in tutto il mondo -  tra cui la quarantena obbligatoria in El Salvador per fermare la diffusione del nuovo coronavirus -   cercano  di approfittare della pandemia e dello sforzo del

COVID-19: Antartide, il posto più sicuro che esiste

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Mentre il mondo affronta freneticamente l'assalto del virus COVID-19,  in Antartide non ci sono divieti e ancora capita di vedere qualcuno per strada (i pinguini) . Siamo nell'unico continente del pianeta rimasto incontaminato. E' il posto più sicuro che esiste. La stazione Mario Zucchelli, situata nella Baia di Terra Nova, a circa 9000 chilometri a ovest della base di Marambio vede 13 italiani al lavoro nel programma di ricerca finanziato dal Ministero dell'Istruzione, Università e ricerca Miur e attuato da Enea e CNR, che hanno assistito all'esplosione della pandemia nel resto del mondo. Isolamento e spazi illimitati per loro sono la norma, come i controlli medici su chiunque arrivi. La missione, che comprende un gruppo di tecnici, scienziati, ricercatori e distacchi militari, è appena terminata dopo aver trascorso quattro mesi a passeggiare per 1,5 milioni di anni fa. Lo scopo principale di questi avventurieri del  Bel Paese  era di studiare l'evolu