Il terremoto che non ti aspetti
Quando vi fu il terremoto in Abruzzo si ebbero dei sismi molto vicini come intensità a quello principale. E' molto probabile che nel terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna si stia muovendo non solo una faglia ma una serie di piccole faglie parallele le une alle altre. Il che potrebbe significare che lo sciame sismico non ha ancora compiuto il suo ciclo. E' lo stesso fronte che si era attivato da Ferrara fino a tutto il modenese che si è esteso un po' verso la parte più occidentale. Le zone sismiche delle mappe ufficiali, quelle che servono per le costruzioni, partono dall'Etna e percorrono tutta la dorsale appenninica. In esse si può vedere che nella zona dove è avvenuto il recente terremoto la sismicità è considerata molto bassa. C'è poi una mappa non ufficiale, che è stata presentata a Porta a Porta dopo la prima scossa, quella del 20 di maggio, portata in studio da Giuliano Panza , ordinario di sismologia all'Università di Trieste, dove invec