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Visualizzazione dei post con l'etichetta Maghreb

Maledetto oro nero

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Dilaga nell'area mediterranea e nel Medio Oriente l'insurrezione dei popoli contro storici regimi autoritari e dittatoriali: dalla Tunisia all'Egitto, dall'Algeria allo Yemen, dal Bahrain alla Libia, dove l'inossidabile "regno" di Gheddafi sta traballando paurosamente.  Proprio in Libia , in particolare a Bengasi in Cirenaica, seconda città del paese, la rivolta sta degenerando. Tantissimi morti, ospedali pieni, un bagno di sangue anche ad opera di crudeli mercenari di colore provenienti dal sud, oltre il deserto, che sparano all'impazzata per le strade e dai tetti dei palazzi di Bengasi e nelle zone costiere. Le immagini in gran parte rubate coi telefonini e affidate a Internet che riescono ad emergere dalla morsa della censura sul bagno di sangue tra i manifestanti in Libia, mostrano l'efferatezza degli scontri e della carneficina tuttora in atto.  In queste ore, in cui si vocifera che il colonello Gheddafi abbia già lasciato il Paese per il

Mentre il mondo s'infiamma, noi pensiamo al Bunga - bunga

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Io non so se il nostro presidente del Consiglio abbia praticato il Bunga - bunga  nella  sua residenza di Arcore o altrove. Non so neanche perchè si dia tanta enfasi a quella che in realtà sembra essere una comune vicenda ludica, che si vuole far passare per forza  come  qualcosa  d'immorale. Da ragazzo, io personalmente organizzavo dei festini a base di whiskey e coca  cola  (la bevanda, per intenderci!), un po' di marijuana quando c'era, bella musica, allegria e le pomiciate dei miei amici con le ragazze che invitavo, lontani  da  occhi  indiscreti. Mi faceva piacere offrire pomeriggi spensierati e divertenti agli amici, spesso annoiati dalla vita quotidiana, mentre io, non ricco,ahime!, ma baciato dalla fortuna per l' aspetto fisico che madre Natura mi aveva elargito, difficilmente mi annoiavo. Ma non per questo ritenevo immorale quanto facevo! In verità, mi sembra strano che il Cavaliere si sia fatto fregare così ingenuamente, sapendo che mille giudici e mille p

2011: un anno tutto da svelare

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Non basta quanto sta accadendo nel Maghreb , dove oltre ad una rivolta per il pane, la crisi si fa sentire soprattutto per mancanza di lavoro, specie in Tunisia, dove la popolazione giovanile, acculturata, educata, laureata non trova uno sbocco occupazionale e che vede innalzarsi davanti a se le barriere che l'Occidente pone di fronte ai giovani maghrebini di venire a lavorare e studiare in Italia e in Europa e che, per questo senso di fragilità, sta diventando terreno fertile, cavalcato in modo robusto,   dalle minoranze islamiste radicali provenienti dal sud del Maghreb... A far nascere il 2011 sotto un manto di grigiore, ci sono poi le morti di massa di  milioni di pesci trascinati a riva in diverse parti del globo, ma anche la macabra pioggia di 4000 merli in Arkansas  la sera del 31 dicembre, come pure i centinaia  di esemplari morti sull'autostrada della Louisiana. Anche in Svezia un centinaio di corvi sono strapazzati al suolo, inspiegabilmente, come se  fossero stat