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Visualizzazione dei post con l'etichetta global warming

Il riscaldamento globale ha arricchito le nazioni già benestanti

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Una nuova ricerca ha scoperto che il riscaldamento globale ha esacerbato le disuguaglianze economiche globali, rendendo le nazioni già benestanti ancora più ricche, mentre rallenta la crescita economica nei paesi più poveri. Secondo lo studio, pubblicato su PNAS alla fine del mese scorso, tra il 1961 e il 2010 l'aumento delle temperature ha portato ad una diminuzione del 17-30% della ricchezza pro-capite nei paesi più poveri del mondo. Nel frattempo, i paesi ricchi che sono i più grandi emettitori di gas serra del mondo hanno visto il loro PIL pro-capite crescere di circa il 10 per cento in più oggi rispetto a quello che avrebbero in un mondo senza riscaldamento. I paesi poveri che, nel complesso, non hanno beneficiato dei benefici dell'energia proveniente dai combustibili fossili, sono stati resi relativamente più poveri dal consumo energetico dei paesi ricchi, ma le fonti di energia rinnovabile potrebbero offrire una soluzione parziale sia alla crisi climatica c

Global warming: le mucche producono metano più di quanto si pensi

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Un nuovo studio suggerisce di aver sottovalutato le emissioni inquinanti prodotte dal bestiame, grande contributore al riscaldamento globale (più grande delle miniere di carbone, discariche e impianti di trattamento delle acque reflue...) La ricerca pubblicata su Carbon Balance and Management suggerisce che le mucche stanno producendo più gas metano rispetto a quanto precedentemente stimato. Lo studio ha dimostrato che il metano prodotto dal bestiame nel 2011 è stato dell'11% in più rispetto alle stime precedenti effettuate dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) nel 2006. Per l' EPA (Environmental Protection Agency ) il metano, un sottoprodotto naturale della digestione anaerobica degli escrementi e dei rifiuti vegetali, è circa 30 volte più efficiente nel catturare il calore del sole rispetto all'anidride carbonica. Secondo Gizmodo altre fonti di metano includono la produzione e il trasporto di gas, petrolio e carbone che insieme a

La Russia da sola ha arrestato il riscaldamento globale...

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Ah, la Russia! La sorniona, audace e misteriosa Russia che, al pari delle formiche, come racconta la sua storia non troppo lontana, lavora per la comunità.  Difatti, inaspettatamente, almeno per i suoi tanti detrattori, è riuscita ad arrestare il riscaldamento globale per un anno, riducendo la quantità di gas a effetto serra emesso di quasi il 50% a partire dal 1990. Lo ha dichiarato venerdì il direttore generale del Center for Energy Efficiency Igor Bashmakov al Climate Forum delle città russe. " Abbiamo ridotto notevolmente il volume delle emissioni, di quasi la metà, e poi abbiamo mantenuto questo livello ", ha detto Bashmakov. " Se in Russia abbiamo mantenuto il livello delle emissioni del 1990, in questo momento avremmo dovuto emettere circa 41 miliardi di tonnellate di equivalenti, che è vicino a quello emesso da tutte le fonti globali, Vale a dire che la Russia ha effettivamente sospeso il riscaldamento globale per un anno  intero da solo e questo è un

Cambiamento climatico: entra in campo il "red team" dell'Amministrazione Trump

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L'amministrazione Trump sta formando un "red team" per svolgere un compito a cui, a quanto pare, il presidente americano e il suo staff, tiene molto. La Casa Bianca e l' Environmental Protection Agency (Epa) stanno reclutando scienziati da arruolare con l'aiuto dell' Heartland Institute , ritenuto il principale think tank per sfidare la maggior parte degli scienziati sul cambiamento climatico. L'istituto ha un proprio red team , che è l'antitesi all' Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), chiamato ormai Nongovernmental International Panel on Climate Change , (NIPCC), il quale è composto da un gruppo internazionale di scienziati e studiosi non governativi.  La Casa Bianca e l' Epa hanno consultato l' Heartland Institute per meglio identificare gli scienziati che potrebbero costituire il red team, il quale, per bocca del suo direttore alla comunicazione Jim Lakely , é ben felice di collaborare con lo staff di Trump.

Il riscaldamento globale nell'immaginario collettivo

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PRIMA PARTE Nell'immaginario collettivo il riscaldamento globale è dominato dalla paura dell' aumento del livello del mare, dai mari gonfi e burrascosi che sommergono intere città costiere. Ciò ha sopraffatto la nostra capacità di panico climatico che ha occluso la nostra percezione di altre minacce, molto più vicine. Il livello dei mari in aumento è senz'altro una brutta cosa, ma la fuga dalla costa non basta. Infatti, in assenza di un significativo adeguamento al modo in cui miliardi di esseri umani condurranno la loro vita, già sul finire di questo secolo parti della terra diventeranno probabilmente inabitabili e altre parti terribilmente inospitali. Anche se i nostri occhi sono addestrati, abituati al cambiamento climatico, non siamo in grado di comprendere la sua portata. Questo inverno, una serie di 60, 70 giorni con gradi più caldi del normale hanno determinato la cottura del Polo Nord , fondendo il permafrost dalle parti delle Isole Svalbard, in Norvegia,

Il cambiamento climatico può trasformare l'arido Sahel in Africa in una zona verdeggiante

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Il cambiamento climatico è davvero sorprendente e non è detto che sia del tutto distruttivo e invivibile. Guarda l'Africa, ad esempio: il cambiamento climatico potrebbe trasformare  il Sahel, una delle regioni più aspre del continente nero che si estende dalla costa della Mauritania e Mali a ovest fino al Sudan e all'Eritrea a est, estendendosi sul bordo meridionale del deserto del Sahara, in un paradiso verde, qualora il pianeta si riscaldasse più di 2 gradi Celsius, provocando frequenti piogge, accendendo così una circolazione di monsoni. Il Sahel ha visto peggiorare i maltempi estremi con siccità più frequenti, negli ultimi anni. Più di 100 milioni di persone sono potenzialmente colpite e si trovano già ad affrontare una (moltitudine) di instabilità, tra cui la guerra. Ma se le emissioni di gas a effetto serra non vanno a diminuire, dichiarano i ricercatori dell' Institute for Climate Impact Research (PIK), il conseguente global warming - di oltre 2 grad

Un caldo bestiale avvolge il pianeta

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Le temperature record stanno abbattendosi su gran parte del globo, portando con sé più siccità, insicurezza alimentare, carestia e massicci esodi umani ed animali. Per il National Oceanic and Atmospheric Administration o NOAA il pianeta ha avuto il secondo anno più caldo a 1,66 gradi al di sopra della media del xx secolo. Questo aumento di temperatura avrà un grosso impatto sul nostro ambiente contribuendo allo sbiancamento della barriera corallina in tutto il mondo m a è l'intera catena alimentare a subirne, a cascata, le conseguenze . Per l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) , le ondate di calore sono arrivate insolitamente presto. Anche la primavera si è assestata ben al di sopra della media del secolo scorso. In maggio è stato anche registrato la rottura in corrispondenza di un grado e mezzo superiore alla norma del 20 ° secolo. Nell' ArkLaTex  ( Arkansas, Louisiana e Texas) la primavera è stata la 12a più calda degli ultimi 142 anni. Si è

Conferenza su clima di Marrakech: un momento cruciale

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Ogni anno che passa si conferma come l'anno più caldo di sempre, da quando, 137 anni fa, si sono cominciate a prendere le prime rilevazioni. Così anche il 2016, si avvia a diventare l'anno più caldo della storia del pianeta, abbattendo dunque il record del 2015, sinora il più caldo. Per l'Organizzazione meteoreologica mondiale ( WMO ) le temperature del 2016 sono di 1, 2 gradi più alte dei livelli preindustriali. Tra le cause soprattutto i gas serra prodotti dall'uomo. Il calore supplementare del potente fenomeno El Nino, spiega l'Agenzia, è sparito. Il caldo del riscaldamento globale continuerà. Andando avanti così, sarà dura mantenere sotto i 2 gradi il surriscaldamento del pianeta, come da accordi siglati a Parigi. Le previsioni sono state diffuse a Marrakech ma i dati definitivi saranno pubblicati all'inizio del 2017.  Proprio a Marrakech, con l'ombra di Trump che incombe sulla Conferenza sul clima, dove i leader mondiali discutono sul cambiamento

Cambiamento climatico: visita in Alaska del Presidente Obama

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La tragedia della fame, delle guerre, delle carestie e della siccità sta causando una migrazione di proporzioni enormi che ha messo in moto eserciti di persone che fuggono dal Medio Oriente, dall'Africa, dal sudest asiatico, un flusso di persone disperate in cerca di un domani migliore nei Paesi industrializzati. Questo lo scenario che intravede Barak Obama qualora non si riuscirà a risolvere la questione dell'effetto serra. Il Presidente degli Stati Uniti, ha portato la sua crociata in Alaska in un viaggio di tre giorni progettato per evidenziare gli effetti devastanti del riscaldamento globale e promuovere iniziative per affrontare la questione   " L'attività umana sta distruggendo il clima, per molti versi più velocemente di quanto si pensasse in precedenza ", ha detto Obama, durante una riunione dei delegati internazionali ad Anchorage. E ancora: " Il cambiamento climatico non è più certo un problema lontano. Sta accadendo qui. Sta accad

2100: saremo tanti, molti, troppi... Come faremo?

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Entro la fine di questo primo secolo del III millennio, la popolazione mondiale salirà fino a 11,2 miliardi.  Fino al 2050 salirà a  9,7 miliardi per poi accellerare fino a giungere a più di 11 miliardi cinque decenni più tardi, ha spiegato John R. Wilmoth, direttore Divisione Popolazione del dipartimento nel corso della presentazione al Joint Statistical Meetings in Seattle. Sebbene le proiezioni demografiche sono per loro natura incerte, la divisione può stimare con un'affidabilità del 95 per cento che la popolazione mondiale sarà stimata tra 9,5 miliardi e 13,3 miliardi entro il 2100. Le proiezioni della popolazione a livello globale, continentale e nazionale sono strumenti importanti per i leader politici e per le decisioni che dovranno assumersi sul lungo termine, ha detto Wilmoth in un comunicato stampa della American Statistical Association . La divisione della "World Population Prospects" spiega, per esempio, che " la concentrazione della c

Il grande caldo che verrà (questo è solo l'inizio) ...

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Il post che segue va preso per il verso giusto e non solo dal più facile punto di vista apocalittico, come può far pensare parte del testo . Ovviamente, per il futuro climatico del pianeta, c'è poco da stare allegri, ma io non dispero e continuo a pensare, chissà... forse l'imprevedibilità e gli spunti di saggezza del genere umano, oltre all'apporto importantissimo della scienza, riusciranno a inventarsi qualcosa che possa, se non risolvere del tutto la situazione climatica , almeno a poterla gestire in maniera meno convulsa.   Nel 2009 , i leader mondiali concordarono nel cercare di non lasciare che il mondo si riscaldasse più di 2 gradi Celsius, rispetto all' epoca pre-industriale. Ebbene, questo è talvolta considerata una regola generale per mantenere all'interno di un tracciato di sicurezza il cambiamento climatico.  Ma non tutti gli scienziati la pensano così. Il Professor Camille Parmesan , ad esempio, esperta di biodiversità dell'Università di

Parigi Cop21: l'ultima chance per cambiare le cose...

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" Non appartiene all'uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo" (Geremia 10:23).  Nel corso dei secoli i passi dell'uomo sono spesso stati fallaci. L'uomo non potrà mai liberarsi delle sue ambizioni, dei suoi sogni di gloria, dei suoi interessi personali, del suo sentirsi onnipotente. Seguendo i suoi istinti l'uomo ha sempre avuto voglia di dominare, di contrastare, d'imporsi con violenza sugli altri, di scatenare guerre, di fregarsene del pianeta che ha continuato a saccheggiare, inquinare, impoverirlo delle sue risorse, agendo di solito insensatamente. Per fortuna il pianeta Terra ha dimostrato una straordinaria resistenza e stabilità nell'ospitare la vita, almeno fino ad ora. Ma se si continua così, con questo caldo bestiale che toglie il respiro, se l'uomo non porrà regole nuove, più efficaci, non si sa bene come andrà a finire. Attualmente ogni anno viene emessa una quantità esorbitante di anidride carbonica in atmosfera corris

Caronte oggi e una piccola era glaciale domani

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Il ritorno di Caronte su quello che un tempo era il Bel Paese,  non è certo una buona notizia per tante persone, specie per bambini e anziani, che dovranno faticare non poco per sopportare temperature impossibili. Il secondo anticiclone africano che abbiamo già conosciuto nel luglio del 2012, ci accompagnerà per tutta la settimana ma potrebbe anche andare oltre, dicono i meteorologi. Questo è un altro aspetto del famigerato global warming. Ma abbiate pazienza!!!   Verrà il  momento che non ci lamenteremo più del grande caldo, perchè arriverà il grande freddo . Difatti, sembra che tra il 2020 e il 2030 l'attività solare calerà, tanto da provocare un forte calo delle  temperature. Ciò è dovuto a quel fenomeno conosciuto come il " Minimo di Maunder " o piccola era glaciale. Gli scienziati dicono che il sole " andrà a farsi un sonno " e ciò determinerà un effetto minimo dell'attività solare nel 2030. Ciò si tradurrebbe in una mini era glacial

Laudato si' : la nuova enciclica sull'ambiente di Papa Francesco

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UPDATE : Oggi 18 giugno: l' Enciclica Laudato si' di papa Francesco sulla cura della casa comune. QUI La Nuova Enciclica di Papa Francesco dal titolo " Laudato si', sulla cura della casa comune " che sarà presentata il 18 giugno da un cardinale, un ortodosso e uno scienziato sarà, come dice   The Guardian , un intervento esplosivo destinato a trasformare il dibattito sul cambiamento climatico.  La lettera di Francesco è rivolta principalmente ad 1,2 miliardi di cattolici. Essa chiederà la fine dello sfruttamento tirannico della natura da parte dell'uomo. Potrebbe portare a un cambiamento radicale nella lotta contro il riscaldamento globale?  L 'enciclica è rivolta a tut tii. " perchè tutti possano ricevere il Suo messaggio e crescere nella responsabilità verso la casa comune che ci è stata affidata " ha aggiunto papa Francesco, stamane a San Pietro-. Nell'inedita enciclica sul tema ambientale, il pontefice è atteso per sostener

Da pazzi: 10 milioni di dollari al minuto per i combustibili fossili

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I combustibili fossili sovvenzionati da 10 milioni di dollari al minuto .  Questa è la scioccante notizia rivelata dal Fondo Monetario Internazionale. Secondo una sorpendente nuova stima da parte del Fondo Monetario Internazional e, le compagnie di combustibili fossili stanno beneficiando di sovvenzioni globali di $ 5.3tn (£ 3.4tn) all'anno, equivalenti a 10 milioni di dollari ogni minuto di ogni giorno. Una sovvenzione superiore alla spesa sanitaria totale di tutti i governi del mondo. Il vasto sussidio deriva in gran parte da chi inquina e non paga i costi imposti dai governi sulla combustione di carbone, petrolio e gas.  Questi includono i danni causati alle popolazioni locali per l'inquinamento atmosferico, nonché alle persone di tutto il mondo colpite da inondazioni, siccità e uragani derivanti dal cambiamento climatico. I contribuenti statunitensi sovvenzionano le più grandi aziende di combustibili fossili del mondo. Lord Nicholas Stern , un eminente econom

Caffè, resterà forse un bel ricordo ?

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L'unica droga legalizzata, a livello mondiale, che ci da la carica appena svegli e ci ringalluzza altre volte durante il giorno e precede quasi sempre l'immancabile sigaretta... potrebbe rimanere soltanto un bel ricordo. Il caffè , la seconda merce più scambiata dopo il petrolio, ha visto crescere circa 25 milioni di agricoltori in più di 60 paesi tropicali, il che lo rende una fonte di reddito non trascurabile per molte nazioni in via di sviluppo. Le aree di coltivazione nel mondo sono quattro: il Sud America (Brasile, Colombia e Perù); America Centrale e Caraibica (dal Messico fino a Panama ), Africa e l'Asia (Vietnam, India e Indonesia). Il caffè di qualità arabica rappresenta il 70 per cento della quota di mercato globale del caffè. Ma è particolarmente sensibile agli aumenti di temperatura, che riducono la crescita, fioritura e fruttificazione e lo rendono più suscettibile ai parassiti di caffè. Con le temperature globali previste in aumento di 2-2,5 gradi Celsius

Antartide, il continente del mistero

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Da dove veniamo? Siamo soli nell'universo? Qual è il destino del nostro pianeta ai tempi del global warming? Le risposte alla maggior parte delle domande fondamentali sul futuro dell'umanità sono nascoste in quel freezer continentale le cui dimensioni equivalgono agli Stati Uniti e alla metà del Canada messi insieme: l' Antartide . Il passato, il presente e il futuro della Terra s' incontrano nella penisola nord dell'Antartide, il più selvaggio, più desolato e misterioso dei continenti. I primi esploratori misero piede in Antartide 194 anni fa per  cacciare le balene, le foche e le pellicce, girando tra correnti marine rosse di sangue. Da allora, il continente a forma di pugno si è rivelato per gli scienziati un immenso tesoro per determinare tutto, dalla creazione del cosmo a come il livello dei mari salirà con il riscaldamento globale. " E 'una finestra fuori nell'universo e nel tempo ", ha detto Kelly Falkner, capo del programma pola

Pacifico e Atlantico rallentano il global warming

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I ricercatori della Penn State University hanno elaborato un nuovo studio che indica in una "falsa pausa" il recente rallentamento del riscaldamento globale causato dall'uomo negli ultimi dieci anni quale risultato diretto della compensazione da raffreddamento da cicli naturali nell'Oceano Pacifico e Atlantico. Un effetto che si riverserà nei prossimi decenni e che vedrà un aumento delle temperature globali. I ricercatori hanno attribuito il rallentamento del riscaldamento a oscillazioni naturali del clima, che sono interne al sistema climatico e che necessariamente non segnalano alcun rallentamento del riscaldamento globale causato dall'uomo. " Sappiamo che è importante distinguere tra la variabilità del clima di origine antropica e quella  naturale per poter valutare l'impatto dei cambiamenti climatici causati dall'uomo su una varietà di fenomeni tra cui siccità ed eventi meteorologici estremi " ha detto in un comunicato Michael Mann , cl

Il global warming porterà ad un incremento dei fulmini.

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  In uno studio appena uscito sulla prestigiosa rivista Science, un team di ricercatori fornisce una previsione allarmante: il riscaldamento globale può portare ad un aumento significativo una magnitudo (carica elettrica scaricata a terra) di fulmini. " Anche con il riscaldamento di pochi gradi Celsius, è possibile ottenere alcuni impatti climatici molto grandi - in questo caso, un aumento del 50 per cento dei fulmini" , dice l'autore dello studio D avid Romps , ricercatore presso la University of California , Berkeley La ricerca è stata effettuata con assistenza di informazioni da una rete statunitense di rivelatori di fulmini. Romps spiega che ci sono due fattori centrali che fissano la fase atmosferica per un fulmine. La prima è la quantità di acqua o precipitazione, e il secondo è l'instabilità dell'atmosfera, una situazione che permette all'aria di salire rapidamente " Per simulare un fulmine durante un temporale, c'è bisogno di acqua in tu

Il ciclone in Sicilia: per fortuna, il pericolo è passato

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La costa sud orientale della Sicilia se l'è vista brutta, ma per fortuna il pericolo è passato. La burrasca su Malta, dove l'occhio del ciclone si è posato, ieri e fino a stanotte ha messo in allarme la costa sud orientale della Sicilia e le coste ioniche. Una spirale fatta di venti fortissimi con raffiche oltre i 60 nodi. Un incrocio di venti con diverse convergenze: venti da su che spingono a nord e venti da nord che spingono a sud. MeteoWeb. eu ha caratterizzato la tempesta come come un vero e proprio uragano . E' nello stretto di Sicilia che l'uraganosi è formato investendo in parte la costa di Lampedusa e di Linosa. Interessate soprattutto le province di Siracusa, Ragusa, Caltanisetta e parzialmente quella di Agrigento. Questi venti hanno prodotto mareggiate di particolare intensità, con brusco innalzamento del livello del mare, anche se a seguito dell'impatto con la terraferma il ciclone ha cominciato col perdere forza. I cicloni tropicali medite