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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Swett, l'affare del secolo !

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Vendesi nel Sud Dakota una cittadina di 6,16 ettari, ottimo luogo per la caccia al fagiano. La cittadina si chiama  Swett e viene venduta per  399.000 dollari. Nella vendita è compreso un bar, 40x80, che una volta era un negozio di pneumatici, una casa, e altre 3 a rimorchio, lo Swett Tavern, che nei suoi anni ha avuto diversi tipi di arredamento, tra cui un nuovo bar a ferro di cavallo, refrigeratori, grill, isolamento, sistema di telecamere. Molto pulito, aperto, il bar ha anche una sala per feste in più, oltre a un palcoscenico. " Questo posto è più o meno dove finisce l'autostrada e comincia il selvaggio West " dice malinconicamente l'attuale proprietario e metà della popolazione Lance Benson. Quarant'anni prima la popolazione aveva raggiunto il picco. La taverna, l'unico posto nel raggio di 10 miglia, che attira ancora molte persone. Fonte e immagine: www.newser.com/

La grande piaga del lavoro minorile

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 Ad ulteriore conferma di come il problema del lavoro (minorile o forzato) si riveli un trattamento inumano, ecco giungere dalla Cina un paio di jeans trovati a Belfast, nella catena Primark, acquistati tre anni prima da una giovane irlandese che li ha tirati fuori dall'armadio nel momento in cui aveva deciso d'indossarli, perchè sino ad allora non li aveva ancora indossati. Con grande sorpresa la giovane ha trovato una cucitura interna nella tasca dei jeans, dove all'interno c'era un cartoncino con su scritto: "SOS! SOS! SOS!", e in aggiunta una scritta in caratteri cinesi che diceva " Ci trattano come schiavi, peggio dei maiali, salvateci ". In un recente rapporto sulla piaga del lavoro minorile nel mondo: “Marking Progress Against Child Labour: Global Estimates and Trends ,” che nel primo decennio del secolo XXI resta un fenomeno globale agghiacciante, si stima che almeno 168 milioni di bambini, costretti dalla povertà estrema, accettano

Indigeni del centroamerica: tutto in nome del progresso, nevvero?

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Non sempre il progresso porta la civiltà. La sua avanzata inesorabile non reca affatto bene nei luoghi ove esso non è indispensabile. E se lo è, non lo è per coloro che vivono in quei luoghi. Come quelle terre che da secoli appartengono a coloro che vi vivono. In Colombia e in Nicaragua, ma certamente anche altrove, ci sono popoli che stanno perdendo tutto nel nome del cosidetto progresso. Secondo un rapporto del National Indigenous Organization of Colombia il 67 per cento degli indigeni che vivono in Colombia (sono circa 1.420.000 ) sono a  rischio di estinzione. Nei primi cinque mesi del 2014 oltre 4000 persone indigene sono state vittime di spostamenti forzati. Lo afferma l''OCHA (Colombia’s United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) nella sua più recente relazione riferendosi a indigeni provenienti da cinque diversi stati. Il rapporto afferma che l'estinzione culturale e fisica è un rischio reale per le comunità colpite (Awa, Embera, Eparara S

"Our Ocean" la conferenza per salvare i mari del mondo

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Una quantità sorprendente della nostra immondizia finisce in mare. Potrà mai essere ripulito? Considerate questo : la quantità di spazzatura globale è destinata ad aumentare ogni anno per il resto del secolo. Senza alcun intervento, nel 2021 non avremo ancora raggiunto il picco del problema. Poiché la maggior parte dei detriti marini nasce sulla terra, per gli scienziati dell'Università della Georgia che studiano la questione, potrebbe significare il disastro per gli oceani, creando un pericolo ambientale dei più mostruosi che l'umanità possa sperimentare. Per questo motivo il Presidente degli Stati Uniti Obama ha dato poteri esecutivi al Segretario di Stato John Kerry , che oggi e domani affronterà la questione, di petto facendo della spazzatura marina uno dei principali temi nella conferenza "Our Ocean" , sperando, in tal modo, di inquadrare le sfide che ci attendono, compresi i cambiamenti climatici legati all'acidificazione degli oceani e la minaccia

Raffica di omicidi tra gli attivisti ambientali

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Gli attivisti ambientali non hanno una vita facile e difendere l'habitat di piante e animali sta diventando un'attività molto pericolosa. In una recente intervista radiofonica rilasciata ad una emittente del Costa Rica, il leggendario Paul Watson, fondatore dell'organizzazione ambientalista Sea Shepherd ha detto cose molto gravi. L'organizzazione ambientalista ha chiesto al governo del Costa Rica di unire le loro forze per combattere insieme la guerra contro il finning (spinnamento) e il bracconaggio delle uova di tartaruga nelle acque e sulle spiagge del Costa Rica, sperando, tra l'altro, di convincere il governo a far rientrare il capitano Paul Watson, che nel Paese, per una situazione giuridica assai delicata, rischia la prigione ed ha una taglia sulla sua testa. Gli speakers dell'emittente radiofonica Overseas Radio Network hanno posto diverse domande al Capitano Watson tra cui il suo pensiero sull'omicidio dell'attivista ambientale Jairo

Tristi statistiche dal mondo animale

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Il mondo è sull'orlo di una estinzione di massa. Molte specie animali e vegetali presenti sul nostro pianeta si stanno estinguendo a una velocità da 1.000 a 10.000 volte più veloce di quanto non fossero prima dell'arrivo dell'uomo. Se questo dovesse continuare, si perderebbe un terzo di metà delle specie entro la fine del secolo. Una varietà di uccelli, rane, pesci, mammiferi ormai è andato. Queste tristi statistiche sono il frutto di un recente grande studio pubblicato su Science, guidato dal biologo della Duke University Stuart Pimm. Il documento è il tentativo più completo per calcolare il "tasso di mortalità" delle diverse specie di tutto il mondo. Stiamo distruggendo gli habitat di queste specie. Circa due terzi di tutte le specie terrestri sono nelle foreste pluviali tropicali - e si stanno riducendo le foreste pluviali. Nelle Americhe, il maggior numero di specie sull'orlo dell'estinzione si trovano nelle foreste costiere del Brasile e d

La sfida ambientale dell'India

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Le tragiche vicende indiane  fatte di violenza balorda e sfrenata, finite sulle prime pagine di tutti i giornali e telegiornali, hanno scosso le coscienze di tutto il mondo ma non hanno comunque insegnato nulla ai mostri che tuttora perpetrano le loro perverse attività criminose verso le donne. L'India, terza economia del globo e seconda economia per sviluppo di crescita, mal si coniuga all'indecente livello di analfabetismo, povertà e malnutrizione che nelle sue città, strade e baraccopoli mostrano così palesemente. Al pari del gigante dei giganti, la Cina, che sta per diventare la prima economia planetaria scalzando gli Stati Uniti, sempre primi sin dal 1872, il subcontinente indiano dovrà ora occuparsi seriamente delle enormi sfide ambientali che dovrà affrontare, che s'intrecciano inevitabilmente tra le economie emergenti.  Un recente rapporto dell'ONU sui cambiamenti climatici ha rivelato che l'India è una delle nazioni più a rischio del mondo in f

"Alza la tua voce non il livello del mare"

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Si celebra oggi in tutto il mondo " la Giornata dell'ambiente ". Cambiamenti climatici, biodiversità e sviluppo sostenibile sono i temi centrali di questa edizione ma focus anche sui piccoli stati insulari dell'Oceano Indiano e del Pacifico che si trovano in una situazione di grave rischio ambientale a causa dell'innalzamento del livello del mare e rischiano di scomparire, e per questo motivo sono schierati in prima linea sul fronte dei negoziati per un nuovo accordo giuridico universale sul clima. L'allarme venne lanciato qualche anno fa dalle isole Maldive che, per l'occasione, avevano organizzato una riunione di governo sott'acqua. Tuttavia, credo siano pochi coloro consapevoli dello scenario più probabile in cui si troverà il pianeta tra qualche decennio se non s'inverte la tendenza.  Una bomba a orologeria ai poli è impostata per rilasciare più gas serra di tutto ciò che l'umanità ha messo in atmosfera a partire dalla rivoluzione