Il sultanato di Omam e il gas iraniano

L'Iran fornirà all'Oman una quantità giornaliera di 28 milioni di metri cubi di gas naturale per 15 anni, attraverso una nuova pipeline che verrà realizzata nei fondali del Golfo Persico.

La scorsa settimana una delegazione  dell'Oman è giunta a Teheran per discutere con i funzionari iraniani la scelta di una società di consulenza, che avrà il compito di portare a termine gli studi di ingegneria di base su un nuovo gasdotto. Verranno anche approfondite le tematiche legate alla costruzione della seconda fase della condotta sottomarina.

I delegati dell'Oman hanno tenuto colloqui con un certo numero di aziende candidate alla realizzazione di studi di ingegneria sul gasdotto che collegherà la regione Kuh Mobarak , nella provincia di Hormozgan, in Iran, al porto di Oman’s Sohar su una distanza di circa 400 chilometri. Gli esperti dei due paesi sono stati in stretto contatto durante i mesi scorsi, sottolineando la ferma volontà di Oman e Iran nella finalizzazione del progetto.

Sembra che la svolta storica annunciato dalle potenze mondiali nei giorni scorsi sull'accordo quadro con l'Iran sul suo programma nucleare potrebbe avere implicazioni economiche estremamente benefiche per il Sultanato dell'Oman, una volta che le sanzioni internazionali saranno risolte, dicono gli esperti.

Il nuovo progetto del gasdotto sarà attuato in due fasi: la parte onshore  avrà un percorso di circa 200 km dalla regione del Rudan a Kuh Mobarak [entrambe in Iran], mentre la parte sottomarina, si prolungherà per quasi altri 200 km fino a collegarsi con  Kuh Mobaraknel, nel porto di Sohar, Oman. Secondo la pianificazione del progetto, gli studi di ingegneria sulle fasi onshore e offshore saranno svolti contemporaneamente al fine di evitare qualsiasi interruzione durante la sua attuazione.

Gli esperti di energia ritengono che il contratto di fornitura di gas tra Oman-Iran, ha il potenziale per posizionare il Sultanato come il fulcro di un cosiddetto 'corridoio' per la fornitura di gas naturale verso il sub-continente indiano via Mar Arabico.

Nel 2013, in un protocollo d'intesa tra Iran e Omam, il sultanato si è impegnato a importare annualmente circa 10 miliardi di metri cubi di gas iraniano per un periodo di 25 anni: un affare stimato in 60 miliardi di dollari. 

L'Iran, che detiene le più grandi riserve mondiali di gas, si propone di aumentare la produzione di gas aumentando gli investimenti esteri e nazionali, in particolare nel suo giacimento di gas di South Pars.

South Pars si estende su una superficie di 9.700 chilometri quadrati, 3.700 chilometri quadrati di cui nelle acque territoriali iraniane nel Golfo Persico. I restanti 6.000 chilometri quadrati si trovano nelle acque territoriali del Qatar.

E' stimato che il giacimento di South Pars può contenere una notevole quantità di gas naturale, che rappresenta circa l'otto per cento delle riserve mondiali.

Immagine: www.fourwinds10.net

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