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Vulcano Marsili: una legittima preoccupazione

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La recente eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, ha mostrato al mondo tutta la pericolosità qualora dovesse ripetersi un evento del genere.   Non è un caso che al largo del Tirreno, a circa 150 chilometri del golfo di Napoli, da qualche tempo naviga la nave oceanografica del CNR Urania , al centro di un progetto scientifico europeo, la quale, equipaggiata di sofisticati strumenti geofisici (un profilatore Chirp Datasonic, uno Sparker, un profilatore Sub-Bottom da 3.5 KHz, un Uniboom, un sonar a scansione laterale da 100 - 500 KHz e un magnetometro) , ha passato l'ultimo mese a stendere la sua rete di sensori nei fondali marini, tra i quali dei preziosi sismografi UVS , celati in boe gialle, per vedere cosa c'è di così terribile nel fondo del mare.  Un flusso costante d'informazioni dal fondo del mare fornisce anche immagini per disegnare il volto del grande vulcano sottomarino a nord delle isole Eolie , il Marsili , vecchio due milioni di anni, che coi suoi 70 chi