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Paesi Bassi: il maestoso Progetto Delta

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Viene chiamata pure l'ottava meraviglia del mondo, anche se forse certe definizioni andrebbero attribuite a ben altre grandi opere del passato. E' l'enorme barriera anti tempesta in provincia di Zeeland, Paesi Bassi, nota come il Progetto Delta, che è stata progettato per prevenire un altro grande alluvione come quella che si è verificato nel 1953, in cui persero la vita 1.835 persone. Ma questo progetto di ingegneria idraulica, unico nel suo genere, che è stato costruito in 13 anni ad un costo esorbitante di 3,6 miliardi di euro, è anche una grande attrazione turistica. I visitatori possono realmente camminare all'interno della struttura, o vederlo dalla barca.  Particolarmente interessante è il film di 30 minuti Delta Finale, dove si parla della lunga costruzione del progetto, che ha testato i limiti della tecnica contemporanea.  Non solo sono state progettate delle navi realizzate appositamente per la costruzione della barriera (i modelli di loro so

Si, il pianeta è in cattive acque ma intanto la NASA dice che...

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Il  Summit della Terra di Rio  si sta avvicinando , e  migliaia di persone si stanno preparando a questo importante appuntamento, che avrà luogo in uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni, dal punto di vista economico e ambientale. Su quest'ultimo punto  scienziati e ambientalisti, in base a quanto riportato dal  Programma Ambientale delle Nazioni Unite,  inviano un messaggio forte e chiaro a tutti quanti:  il pianeta è in cattive acque. Il rapporto mostra che il mondo ha compiuto progressi significativi solo su quattro dei 90 obiettivi ambientali più importanti concordati attraverso il processo delle Nazioni Unite.  Le cose positive provengono da ll'eliminazione di sostanze che impoveriscono lo strato di ozono, dal graduale abbassamento di piombo nella benzina, dal crescente accesso alle fonti di approvvigionamento idrico e l'incoraggaimento  sulla ricerca di fonti di inquinamento marino.  Quanto a tutte le altre 86 questioni,  tra le quali la protezio

Nel Sud Africa arriva l'energia solare notturna

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Un progetto solare saudita con una memoria gigantesca potrebbe  inviare l'energia solare durante la notte in Sud Africa. Difficilmente uno penserebbe all'Arabia Saudita come nazione al top nel creare le migliori aziende a livello mondiale a CSP (Concentrated solar power), ma il Sud Africa ha appena selezionato come "offerente preferito" per sviluppare il progetto indipendente di energia Bokpoort (IPP) nel Northern Cape, 600 chilometri a ovest di Johannesburg, un consorzio guidato da ACWA Power International (ACWA Power), un gigante dell'acqua e dell'energia di Riyadh. Paddy Padmanathan , presidente e CEO di ACWA Power, ha dichiarato: " Siamo orgogliosi di entrare nel nostro quarto mercato internazionale e primo mercato al continente africano. Oggi possediamo quote di maggioranza in attività pienamente operative in Oman e Giordania, e un progetto in fase di sviluppo avanzata in Turchia, oltre alle nostre attività in Arabia Saudita ". Book

Domani è il World Oceans Day: "Se il mare fosse un bambino"

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Domani 8 giugno si onora il World Oceans Day . Gli oceani occupano il 70% del nostro pianeta. Se il mare fosse un bambino lo sentiremmo gridare e gemere e avremmo cercato di capire quali sono i problemi che lo affliggono e probabilmente saremmo corsi in suo aiuto. Non si può accettare che le persone si coprano le orecchie per non sentire il mare piangere quando i combustibili e gli scafi spezzati delle navi cisterna si infiltrano costantemente nelle sue profondità. Sarebbe giusto far pagare alle compagnie petrolifere la pulizia delle spiagge, far si che risarciscano la comunità della perdita della vita marina e degli uccelli. Che strazio nel guardare gli uccelli impregnati di petrolio che non riescono a prendere il volo e che lottano per sfuggire alla devastazione dell'uomo. Metalli pesanti, nitrati, il flusso delle acque piovane impregnate di chissà cos'altro, una zuppa tossica schiacciante, travolgente che filtra in mare dalle fabbriche. Non bisogna lasciare

Cosa aspettiamo ad adeguare e ricostruire il nostro paese?

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E' con vivo piacere che pubblico il commento fattomi da Rosario sul post di qualche giorno fa " Il terremoto che non ti aspetti   ".  Rosario è  napoletano di nascita che vive in quel di Como, con una evidente e comprensibile nostalgia della sua terra natia e con argomenti interessanti da fornirci sul sisma che tanto dolore sta portando alle famiglie dell'Emilia. "Leggo con interesse il suo post, ma la realtà scientifica è un po diversa da quella descritta. Che l'appennino parmense - ferrarese e la piana antistante fino al Po siano una zona sismica e facciano parte di un sistema di faglie è un dato conosciuto dalla comunita scientifica da decenni. Basta andarsi a leggere gli atti di un importante convegno del febbraio del 1993 . Qui l'associazione ferrarese dei geologi in un'ampia relazione, dimostra e documenta come storicamente, la citta di Ferrara sia stata soggetta a terremoti che ne hanno segnata la storia, e di come il suolo della piana

Venere in transito davanti al Sole: un fenomeno rarissimo

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Per tutti coloro hanno voglia di assistere ad un fenomeno molto raro, che non accadrà più fino al 2117, consigliamo di osservarlo tra la mezzanotte e l'alba di mercoledì 6 giugno (cioè stanotte), quando il pianeta Venere transiterà davanti al disco della nostra stella, in perfetto allineamento fra Sole, Venere e Terra.         Venere sfilerà lentamente davanti al sole, compiendo il tragitto in circa 6 ore e 40 minuti. Dall'Italia saranno osservabili solo le fasi finali del transito, favorite le località a est. Fondamentale osservare il sole mai direttamente, ma attraverso vetri protettivi Gli osservatori del cielo in tutto il mondo guarderanno uno spettacolo che si è visto solo sette volte negli ultimi cinque secoli.  Il transito di Venere è stato ora trasformato da interesse storico a un oggetto della scienza contemporanea del 21° secolo, collegato a uno dei più interessanti e importanti correnti degli studi in astronomia, ossia quello di pianeti extrasolari&

Salvare il Mediterraneo dalle specie esotiche invasive

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I metodi di riduzione dei rischi ambientali di specie esotiche invasive trasferite attraverso l'acqua di zavorra delle navi nel Mar Mediterraneo sono stati discussi durante il corso di formazione Safe Med II Project. Anche se l'acqua di zavorra aumenta la sicurezza e l'efficienza delle operazioni delle navi, soprattutto in porto, questa pratica rischia di spostare le specie marine in tutto il mondo, ponendo seri problemi ecologici, economici e sanitari. The Ballast Water Management Convention, ratificato da 28 paesi che dovrebbe entrare in vigore nel corso dei prossimi due anni, offre una serie di misure internazionali per ridurre al minimo la traslocazione di specie marine attraverso l'acqua di zavorra Il coordinatore del Safe Med Project  Jonathan Pace  ha dichiarato: " Impedire il trasferimento delle specie marine è una responsabilità globale, che necessita di uno sforzo coordinato da parte delle amministrazioni dei governi di tutto il mondo .&