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La vittoria di Obama fa contento Al Gore, anche se...

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Chissà che piega avrebbe preso la storia se nel 2000 Al Gore fosse diventato il 43° Presidente degli Stati Uniti d'America. Ce lo chiediamo noi, se lo chiedono i tanti ambientalisti, se lo chiede il mondo intero. Forse qualcosa di meglio sarebbe stato fatto riguardo i cambiamenti climatici che incombono minacciosi sul pianeta. Probabilmente una cospicua fetta del PIL americano, anziché essere indirizzata sugli armamenti o sull'aiuto alle banche sarebbe stata utilizzata per combattere con più efficacia il global warming, di cui l'ex vice presidente ne è il paladino. Ma la storia prese tutt'altro indirizzo e alla fine ci ritroviamo con un mondo sempre più in fermento e la minaccia sempre più grossa del global warming. Sebbene la notte delle elezioni la vittoria di Obama e del Partito democratico sia stata ben accolta da Al Gore e dal suo entourage di Current TV a San Francisco, l' ex vice presidente non ha perso tempo notando quello che è stato il più grande dife

Camerun: si svolge il primo forum sul land grabbing

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E' in corso oggi e domani in Camerun " The 1st Africa Land Forum ", il forum della terra in Africa, continente che dopo il cibo e la crisi finanziaria del 2008 e 2009, è al centro di acquisizioni su larga scala. Il forum si propone di sottolineare come quelle offerte condizionano le popolazioni indigene. La Convenzione del 1989 sui Popoli Indigeni e Tribali dice i governi "devono rispettare l'importanza speciale per le culture - e i valori spirituali dei popoli interessati. Del loro rapporto con le terre o territori che occupano ..."Il trattato aggiunge che "i diritti di proprietà e possesso... devono essere riconosciuti". Gli organizzatori del  "The 1st Africa Land Forum " dicono che tali diritti non vengono riconosciuti in molti paesi, tra cui il Camerun paese ospitante. Tuttavia, il fenomeno del land grabbing (le grandi acquisizioni di terra) è un obiettivo primario di questa terra. Si stima che ci siano 350 milioni di persone

Requiem di quello che è diventato l'uomo oggi

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Tra negazionismo, qualunquismo, global weirding e scienza convenzionale non ci si raccapezza più nulla circa i cambiamenti climatici. Il susseguirsi delle stagioni fuori rotta, i ghiacciai polari artici che si sciolgono, non si sciolgono, non si sa bene, la siccità che avanza... Viviamo ormai sulla nostra pelle l'alternarsi repentino di anomale condizioni meteorologiche, che variano da temperature calde a fredde nel giro di poche ore. Non ci sono più le stagioni di una volta! E' ovvio che qualcosa sta accadendo! Il nostro pianeta si è buscato una bella broncopolmonite, starnutisce, piange, ha la febbre e non ha ancora trovato il rimedio giusto per guarire. Ma cosa può fare la Scienza d'innanzi ad un cambiamento climatico di così vaste proporzioni che colpisce tutti i punti cardinali del pianeta, creando tragedie su tragedie, esodo di popoli da terre sempre più inospitali e malanni difficili da sconfiggere. L'aria avvelenata delle grandi città; la plastica nei can

Elezioni americane: Mitt Romney e il global warming

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A poche ore dalle elezioni negli Stati Uniti il candidato repubblicano Mitt Romney continua imperterrito nelle sue ormai proverbiali gaffes, prendendosela stavolta, dopo il drammatico passaggio dell'uragano Sandy, con gli effetti distruttivi del global warming. Negli ultimi giorni prima del voto, due gruppi di attivisti ambientalisti, eseguono annunci televisivi basati sulle sprezzanti osservazioni di Romney sui cambiamenti climatici. Gli attivisti stanno seguendo il candidato in campagna elettorale, asfissiandolo in ogni dove con domande sui cambiamenti climatici. I due nuovi annunci anti-Romney vedono il candidato repubblicano alle prese con osservazioni fuori luogo sull'innalzamento del livello del mare e sul riscaldamento globale con scene di devastazioni dopo il passaggio di Sandy. " Io non sono in questa gara per rallentare l'ascesa degli oceani o per guarire il pianeta ", dice un Romney dall'aspetto rilassato e divertito. Gli attivisti hanno

La più grande centrale solare del mondo appartenente ad una comunità agricola

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E' ormai una realtà la più grande centrale solare del mondo appartenente ad una comunità agricola, la Westmill Solar Cooperative, ubicata nei pressi di Shrivenham sul confine della Oxfordshire Wiltshire, Regno Unito La fattoria solare di 5MW è in grado di fornire energia sufficiente per 1.500 case all'anno - un risparmio di oltre 2.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. La realizzazione di questo impianto ha attirato circa 1.650 investitori la cui metà di provenienza locale. Il fondatore e direttore Adam Twine ha detto: " Westmill rappresenta il meglio di ciò che gli investimenti a basse emissioni di anidride carbonica e le energie rinnovabili sono in grado di offrire e si spera di ispirare altri a rendersi conto che quando ci  si mette assieme si può fare il cambiamento e ci si può impegnare con cognizione di causa contro la minaccia del cambiamento climatico . " Il Presidente della cooperativa ed esperto dell'industria solare Philip Wolf

Il pericolo dell' e-waste cinese

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A seguito del rapido sviluppo economico della Cina, negli ultimi anni la produzione di rifiuti elettronici è cresciuta ad una velocità allarmante. Secondo " 2010 United Nations Environment Program Report (UNEP)", la Cina è diventata il secondo produttore mondiale di rifiuti elettronici, con una produzione annua superiore a 2,3 milioni di tonnellate, seguendo da vicino gli Stati Uniti la cui produzione annuale di rifiuti elettronici attualmente è pari a 3 milioni di tonnellate, Per l' Economic Information Daily , entro il 2020, il numero di computer da rottamare in Cina dovrebbe raddoppiare o addirittura quadruplicare, mentre quello dei telefonini dovrebbe moltiplicare di sette volte. Il giornale sottolinea pure che l'e-waste inquina l'ambiente e provoca danni di vario grado alla salute umana durante il processo del riciclo e l'utilizzo. Secondo un rapporto investigativo la Cina dovrebbe aumentare la consapevolezza pubblica della tossicità nei prodotti

Rifiuti tossici: e anche stavolta l'Italia...

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Probabilmente non è una notizia fresca di giornata, ma credo valga la pena postarla, non fosse altro per assicurarci che anche in questo caso il nostro Bel Paese non si lascia mancare proprio niente. Dalla mappatura sui crimini ambientali che l'ONU per la prima volta sta tracciando proprio in questi giorni, il dato più rilevante che c'interessa è che degli ottantotto casi di traffico internazionale di rifiuti tossici presi in esame tra il 2005 e il 2010 in tutto il mondo, settantacinque vedono coinvolta l'Italia. E' dagli anni 80 che la criminalità organizzata ha fatto del traffico di rifiuti tossici un business miliardario in Italia e nel mondo, secondo una direttrice sempre uguale: far convergere i rifiuti tossici nel sud del mondo. Esiste una convenzione che vieta espressamente che i paesi del nord del mondo usino il sud del pianeta come discariche dei loro prodotti. La Commissione Europea ha chiesto alla Corte di giustizia di condannare l'Italia ad una

Sandy, la supertormenta che aleggia imperterrita sulle elezioni americane

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Adesso l'uragano Sandy sale sull'East Coast, nella zona più popolata del Paese, dove ci sono gli stati chiave in vista delle elezioni americane tra 8 giorni. Il temutissimo evento ha portato alla cancellazione di migliaia di voli: Airlines ne ha cancellati più di 7.200 voli e Amtrak ha cominciato a sospendere il servizio ferroviario in tutto il nord-est. New York, Philadelphia, Washington e Baltimora si preparano a chiudere le loro metropolitane, stoppare autobus e treni e le scuole e tutti gli uffici governativi non essenziali della capitale resteranno chiusi Le evacuazioni possono essere lunghe e durare più giorni. Le inondazioni possibili potrebbero rallentare tutto e rendere New York una città deserta. Difatti, nella Grande Mela, non appena Sandy si profilava all'orizzonte, sono state fatte evacuare 375.000 persone nella parte bassa di Manatthan così pure a Brooklyn, dove sono state fatte sgombrare 400 mila persone. Assai ardito sarà lo stop della metropolitana di

Banca mondiale: ecco perché in Africa esiste il land grabbing

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Com'è possibile che la Banca Mondiale, il cui compito è alleviare la povertà, anziché opporsi al fenomeno del land grabbing, che ha visto vaste aree di terreni agricoli africani acquistati da investitori stranieri, che costringe lo spostamento delle popolazioni locali a cercarsi un altro posto (chissà dove) dove vivere, per far posto soprattutto alla produzione di biocarburanti di esportazione, con le ovvie conseguenze pregiudizievoli per i diritti umani e la sicurezza alimentare, legittimi questa prassi dando credibilità alle acquisizioni di terra, e suggerendo che la terra occupata può essere "regolata" con misure atte a mitigare gli impatti negativi? Eppure, il  gruppo di sviluppo globale Oxfam, in un rapporto pubblicato il 3 ottobre 2012, nel voler  garantire che tali pratiche non incoraggino troppo l'acquisizione di terre da parte di paesi stranieri., h a invitato la World Bank ad una revisione sulle politiche territoriali invitandola a sospendere i finanz

Inquinamento nocivo come la malaria nel mondo in via di sviluppo

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Secondo un rapporto pubblicato ieri da due gruppi di difesa ambientale, l'inquinamento da fabbriche e miniere sta mettendo a rischio la salute di 125 milioni di persone in tutto il mondo ed è molto pericoloso nei paesi in via di sviluppo poiché sta provocando malattie come la malaria e la tubercolosi. I ricercatori si basano sul rapporto "2012 World's Worst Pollution Problems", che è il primo sostanziale tentativo di stimare il numero di persone ammalate o uccise nel mondo perché lavorano o vivono vicino a concerie, impianti di riciclaggio, fabbriche chimiche o nelle miniere, tra le altre industrie tossiche. " Giustamente, grandi quantità di tempo e risorse sono dedicate ad affrontare l'onere delle malattie come la tubercolosi e la malaria ,", ha detto Stephan Robinson, ricercatore presso il  Green Cross Switzerland,  che ha prodotto il rapportola con  Blacksmith Group, un'organizzazione non-profit ambientale con sede a New York. " Il fa

La più grande bandiera umana del mondo

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In un grande raduno a cui hanno partecipato 24.200 giovani pakistani presso il National Hockey Stadium di  Lahore nel Punjab è stata creata la più grande bandiera umana. Il team dei rappresentanti del Guinness World Record ha annunciato che i 24.200 pakistani hanno fatto il nuovo record superando quello del 2007 stabilito ad Hong Kong l 21.726 partecipanti. L'iniziativa dei giovani si proponeva di  mostrare l'immagine pacifica del loro paese al mondo, cercando di costruire una immagine più morbida del Pakistan, con la speranza che i loro sforzi sarebbero riconosciuto dalla comunità internazionale. I partecipanti hanno detto che, nonostante il Pakistan stia attraversando alcuni momenti difficili, la loro unità doveva mostrare al mondo che nessuno dovrebbe sottovalutare la resistenza del Pakistan, che si basa su l'unità, la fede e la disciplina.  Oltre alla più grande bandiera umana, i giovani pakistani hanno battuto un altro record, stabilendo il più gra

Catclo, l'additivo antinquinamento per i nostri jeans

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Tony Ryan è un 50enne di  Leeds, professore di chimica fisica presso l'Università di Sheffield ed è particolarmente interessato a polimeri e nanotecnologie. Insieme con la stilista Helen Storey sta sviluppando un additivo per lavanderia chiamato Catclo che si attacca alle fibre superficiali deo vestiti e reagisce con gli ossidi di azoto presenti nell'aria per neutralizzarli. L'inquinamento atmosferico nelle città britanniche provoca migliaia di morti ogni anno di asma, malattie polmonari e attacchi di cuore. Nella sola Londra , l'inquinamento da biossido di azoto, si dice provochi oltre 4.000 morti l'anno. Catclo è nella fase finale di sviluppo e Ryan e Storey sperano che sarà aggiunto a molti detersivi. Essi sono in trattativa con un certo numero di produttori e l'azienda di prodotti di pulizia Ecover sta testando l'additivo Come funziona Catclo? Catclo contiene nanoparticelle di titanio mille volte più sottili di un capello umano. Quando

Benvenuti a Disaster City, Texas

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Benvenuti a Disaster City, Texas, un luogo dove la tragedia e la formazione si incontrano - un luogo dove tutto è possibile. Disaster City è una zona disastrata simulata, il più grande hub al mondo sull'emergenza, che si trova a College Station, un sito di 52 acri utilizzato da squadre di intervento di emergenza per la formazione ed esercitazioni periodiche. Nelle loro simulazioni hanno sempre bisogno di volontari che facciano le "vittime". Il personale d'emergenza proviene da tutto il mondo. Attraverso la conoscenza e la tecnologia esso viene allenato a rispondere in modo efficace alle situazioni più impegnative. Se siete interessati fatevi avanti. Qui la maggior parte dei soccorritori sono vestiti con giubbotti sportivi arancio fluorescente, berretti da baseball grigio o bianco, T-shirt e pantaloni cargo blu scuro. Arrivano armati di pesanti sacche, zaini e elmetti. Alcuni confezionano i loro materassi ad aria in proprio. Le esercitazioni a Disater City