The Ogiek people: i guardiani della foresta

I popoli indigeni dal Rio delle Amazzoni all'Artico, dall'Africa al Pacifico, sono tra quelli che affrontano i cambiamenti climatici più drastici. Su alcuni provvedimenti proposti per attenuare le minacce del clima, si va contro le tradizioni e il modo di vivere di molte tribù indigene.

Tutto ciò è il motivo della discussione.

Gli sforzi per includere la silvicoltura, scienza che studia l'impianto, la coltivazione e l'utilizzazione dei boschi,  in progetti sui cambiamenti climatici post-Kyoto, stanno stimolando una opposizione particolarmente forte.

La proposta del progetto che offre la remunerazione finanziaria ai paesi in via di sviluppo in cambio della protezione delle foreste - e carbonio immagazzinato al loro interno - è conosciuto come REDD  "Reduced Emissions from Deforestation and Forest Degradation".

Alla base del REDD c'è l'idea di aumentare il sequestro di carbonio atmosferico proteggendo le foreste, attraverso un sistema di incentivi che renda "conveniente" mantenere le foreste intatte invece che buttarle giù. La protezione delle foreste è una misura cruciale per contrastare il cambiamento climatico, dato che un quinto delle emissioni di carbonio sono dovute alla deforestazione. Inoltre aiuta a preservare la biodiversità, il suolo dall'erosione e le riserve di acqua dolce.

Purtroppo il REDD è basato su processi finanziari, e dove ci sono soldi ci sono spesso interessi nascosti e corruzione. Molti governi del terzo mondo e imprese  hanno fiutato l'affare, e stanno puntando a impossessarsi dei terreni forestali che potranno godere di sussidi, togliendoli ai popoli indigeni e alle comunità locali.
 
Tuttavia gran parte delle foreste del mondo sono la casa per molti popoli tribali, e ci sono serie preoccupazioni che i miliardi da investire nel REDD possano portare a situazioni molto spiacevoli verso costoro, che ne trarrebbero poco o niente benefici..

Per la comunità Ogiek, che abita nella Mau Forest, una delle più grandi foreste dell'Africa orientale, si attende il verdetto che se va contro la loro volontà. potrebbe cambiare il loro modo di vita.

Gli Ogiek sono una tribù africana piuttosta antica, composta da cacciatori e raccoglitori di miele. Essa si sente da tempo immemorabile custode della Mau Forest, parte del Mau Complex, ed ora sta lottando per rimanere nella propria terra ancestrale. Invece, con la scusa di proteggere l'ambiente il precedente governo ha cercato di cacciarli dalle foreste. Purtroppo, già oltre 46.000 ettari sono stati eliminati per convertire la foresta a terra per usi alternativi. L'impatto della conseguente massiccia deforestazione causata da un'invasione su larga scala di gente preposta alla  produzione di carbone, alla registrazione di alberi autoctoni, ha già avuto un impatto enorme sulle risorse idriche e l'essiccazione dei pozzi. Le risorse naturali del Mau Forest sono essenziali per la vita degli Ogiek. L'acqua, necessaria alla vita, è posta sotto la guida rigorosa degli Anziani.

La maggior risorsa di vita della popolazione del Kenya è nel bacino del Lago Vittoria. Questa regione è attraversata dai grandi fiumi che scorrono dal Mau Complex, .la più grande foresta del Kenya, che copre circa 400.000 ettari. Si trova tra i 2.000 metri e 2.600 m sopra il livello del mare, a circa 250 km da Nairobi e dalla frontiera.

Ora che si profila un accordo Redd, tramite il progetto UNEP, il meccanismo che traduce in crediti di CO2 la conservazione delle foreste,  il popolo degli Ogiek è preoccupato, e i leader tribù dei cacciatori di miele (honey-hunting) hanno riferito che sono  riprese le intimidazioni e le minacce della polizia. Una escalation di violenza potrebbe avere gravi conseguenze. 

La Missione UNEP è di fornire una leadership e  incoraggiare i partenariati nella cura per l'ambiente, consentendo le nazioni e i popoli a migliorare la loro qualità di vita senza compromettere quella delle generazioni future,   


Intanto il governo kenyano ha approvato i programmi per rimuovere con la forza migliaia di coloni dalla Mau Forest, dove scorrono i fiumi che sono fonte di vita per gran parte della  popolazione dello Stato e che si  è rivelato determinantenei periodi di siccità della regione. Le pioggie della foresta che hanno fornito d'acqua i canali navigabili per i secoli, stanno sparendo per un disboscamento diffuso. 

"Attualmente cinque dei nostri giovani sono stati assaliti e feriti e centinaia di famiglie sono fuggite dalle proprie case .... Noi non abbiamo accesso al cibo, al riparo e alle medicine", ha detto un leader degli honey-hunting Ogiek.


Commenti

  1. o la smettiamo tutti noi di uccidere le foreste comprando legni esotici soia amazzonica olio di palma ecc. oppure le foreste che a noi danno la vita spariranno assieme ai suoi custodi... i popoli indigeni.. ivan di maddalena

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