Sveglia mondo! Aprite gli occhi voi potenti, politici, scienziati...

L'umanità è ormai allo sbando. Perchè se così non fosse, lo stile di vita che conduciamo sarebbe di tutt'altro tenore.

Quello che mi lascia sconcertato è che pure esimi studiosi, scienziati, letterati, esperti siano caduti nell'inganno che la società attuale ci propone.

Noi nati nel XX secolo, guerre a parte, ma soprattutto coloro nati nel secolo XXI , dobbiamo ritenerci fortunati di aver conosciuto, usato e apprezzato le comodità che la Scienza ci ha dato. Purtroppo però, siamo talmente ingordi di queste comodità che non siamo più capaci di distinguere ma soprattutto di comprendere, che tutto quello che desideriamo e vogliamo ha un costo, un costo elevato da pagare che sta mettendo a repentaglio non tanto la vita nostra ma quella dei nostri figli e ancor di più dei figli dei nostri figli. La maggioranza di costoro, ahimè, già sta vivendo in maniera gravosa il problema del lavoro, e non saprà mai cosa potrà significare domani avere una pensione.

Assistiamo impotenti all'aggravarsi delle grandi questioni economiche, ambientali (tornado, catastrofi a ripetizione, inondazioni, precipitazioni fuori dal normale, cambiamenti climatici  repentini...) e alimentari, ma continuamo ancora a commettere una miriade di errori.

Il nostro pianeta è fatto di terra e di acqua, da cui si trae il cibo che mangiamo e l'acqua che beviamo. Ma anche l'energia che ci da la possibilità di vivere una vita migliore rispetto ai nostri antenati.

Purtroppo, stiamo crescendo a un ritmo insostenibile e stiamo esaurendo le risorse terrestri  ben più velocemente di quanto una parte di esse possono essere reintegrate. Adesso, la crescita globale sta utilizzando circa 1,5 Terre... ma noi ne abbiamo una sola. In poche parole ci stiamo mangiando il futuro dei nostri figli e stiamo progettando, attraverso scelte sempre sbagliate, la loro vita. E a peggiorare le cose è che la crisi, la vera crisi non è ancora arrivata... ma manca poco.

Sveglia mondo! Aprite gli occhi voi potenti, politici, scienziati, studiosi, letterati, mettete da parte almeno in questo caso le ideologie, non abbiate paura di vivere e non pensate solo a salvaguardare la vostra vita.

Adesso qui da noi, ad esempio, c'è il referendum. Ma è un referendum che avviene sotto il segno di una scelta politica e non tocca il merito. Insomma si vuole solo mandare a casa Berlusconi (per poi sostituirlo con chii?  O si vuol fare  come ha detto De Benedetti, "intanto facciamolo fuori, poi si vedrà"). 

Questo referendum c'invita a prendere decisioni importanti, soprattutto quella riguardante l'energia. A parte che, togliendoci di mezzo l'energia atomica, ci togliamo la possibilità di dedicarci alla ricerca: si deve sviluppare ancora l'energia nucleare pulita, cioè la fusione.  Perciò la ricerca deve avere seguito, perchè in futuro ci sarà bisogno del nucleare. La bocciatura sul referendum nucleare ci costringerà quindi a ricorrere non alle energie rinnovabili (magari!), che debbono ancora crescere molto anzi moltissimo prima che siano in grado di sostituire adeguatamente la potenza erogatrice dell'energia attuale, ma al carbone, al gas, al petrolio, cioè ai combustibili fossili, il cui uso però è alla base di tutto questo casino climatico che ci sommerge, che ci toglie il respiro, che ci avvelena ogni giorno.

Rammentate, cari lettori, che l'energia nucleare è pulita, e che la Scienza riuscirà presto a risolvere il problema delle scorie radioattive... E poi, in verità, senza voler passare per cinico, forse è meglio un incidente nucleare ogni vent'anni, che morire per l'inquinamento atmosferico come si continua a morire ogni giorno, e che, se si abolisce il nucleare, aumenterà vertiginosamente.


Immagine: scientificamerican.com

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