L'altalena a sorpresa delle economie mondiali

Finalmente dopo un anno e mezzo di recessione l'Europa torna a crescere, non l'Italia, purtroppo, che continua a cedere posizioni e scivola al 49esimo posto avendo davanti perfino  le Barbados. Tra le economie dei Brics, la Cina è al 29/o posto, il Sudafrica al 53/o davanti al Brasile (56), l'India (60) e la Russia (64). Solo la Russia migliora la sua classifica, salendo tre posti, mentre il Brasile scende di otto posti

Ci sono però alcuni Paesi che a colpi di PIL crescono da fare invidia, del 10% l'anno, come la Sierra Leone con un Prodotto Interno Lordo al 18,2 %, seguito da Mongolia, Niger, Panama, Costa d'Avorio e poi Burkina Faso, Papa Nuova Guinea, Etiopia, Laos, Uzbekistan.  Eccelle la quota africana così come nella classifica 2013 si aggiungono il Sud Sudan con un PIL al 32%, Libia, Paraguay, Timor Est, Irak, Mozambico, Congo e Ciad. Paesi travagliati da miserie e guerre che però hanno almeno una risorsa da cui partire o ripartire. Una è il petrolio, come per Libia, Irak, Timor Est, Sud Sudan e Ciad.  Uzbekistan eccelle per gas, oro, rame e uranio, così come la Mongolia che con le sue immense risorse attrae capitali stranieri.  In Africa, oltre l'oro, c'è il ferro. In Sierra Leone il terzo giacimento più grande al mondo, che ha fatto aumentare il reddito pro-capite di un terzo in 3 anni.
La Costa d'Avorio è il primo produttore mondiale di cacao ma inizia anche ad esportare gas, petrolio ed energia idroelettrica. Il Niger ha le ottave riserve mondiali di uranio e poi c'è l'Etiopia dove hanno messo occhi e mani i cinesi per delocalizzare. Primo esempio: una fabbrica cinese di scarpe ad Addis Abeba, a pari di produttività le imposte sono più basse e i salari sono un quarto rispetto a quelli cinesi.

from TG UNO Economia

Immagine:  coolgeography.co.uk/

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