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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Energia dal moto ondoso: perchè è rimasta indietro?

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Tra le energie rinnovabili l'energia del moto ondoso ha sempre suscitato molto interesse. Se l'energia eolica e solare sono decollate negli ultimi 10 anni lo si deve maggiormente ai costi che sono scesi rapidamente e  alla minaccia reale di un cambiamento climatico che ha reso evidente la necessità di passare dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Nel frattempo, numerosi studi hanno concluso che l' energia del moto ondoso - e, in misura minore, l'energia delle maree - potrebbe contribuire al quadro globale con enormi quantità di energia. Ma se l'industria ha fatto progressi, l'energia del moto ondoso ( wave power) è rimasta decenni indietro e tuttora si rendono necessari grandi quantità di denaro per la ricerca per poter tentare di recuperare. Non esistono ancora filiere di energia da moto ondoso su scala commerciale. Una installazione su piccola scala è stata operativa al largo delle coste del Portogallo nel 2008 e nel 2009. Qualcosa di più g

La Russia disseta di energia pulita il boom economico cinese

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Un accordo storico. Un accordo tra due grandi Paesi spesso alleati ideologicamente che non si sono mai pestati troppo i piedi, pur diffidando l'uno dell'altro. Un accordo che riscrive un nuovo ordine mondiale, e avvalora quello di cui eravamo già a conoscenza:  l'alba del nuovo impero . In questi giorni la Cina ha firmato un accordo con la Russia pari a 400 miliardi di dollari per una fornitura di gas naturale di 38 miliardi di metri cubi di gas l'anno. In questo modo il gigante asiatico, dipendente in gran parte dal carbone, per soddisfare il suo boom economico, potrà dissetarsi di  molta energia non inquinante. L'accordo segna una nuova collaborazione tra due paesi che comunque hanno sempre cercato di contrastare l' influenza degli Stati Uniti negli affari mondiali. Per l'alleato russo questo mega accordo è  una mossa diplomatica, in previsioni di possibili sanzioni internazionali per le sue azioni aggressive in Ucraina, ma anche un avvertimento

AVVISO AI NAVIGANTI: questa estate, occhio all'untore globale

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Adesso che l'estate spalanca le porte e siete pronti a mettervi chissà dove in viaggio, abbiate la compiacenza di leggere queste due righe che vi propongo, poiché, ho pensato a rendervi partecipi. Dunque! E' bene che sappiate che in giro per il mondo ci sono due malattie che potrebbero diventare una minaccia qualora non si seguano le precauzioni che le autorità sanitarie propongono e talvolta predispongono. Per chi ha in mente, non so, un viaggio nei paesi arabi, faccia attenzione al mers virus . Molti malati hanno contratto il virus negli ospedali dell'Arabia Saudita e ci sono stati centinaia di casi mortali. La volontà saudita di aumentare precauzioni e controlli si lega sopratutto al pellegrinaggio annuale a La Mecca, che quest'anno cade in ottobre, e rischia di esporre al virus un gran numero di fedeli. L' OMS (Organizzazione mondiale della sanità) raccomanda in ogni modo di evitare il contatto con i cammelli, che insieme ai pipistrelli potrebbero veicol

Speriamo che almeno la foresta del Canada si salvi...

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      Un nuovo rapporto invita a salvare la metà dei 1,5 miliardi di ettari di foresta boreale del Nord America - una delle ultime grandi foreste intatte del mondo - per proteggere l'habitat di oltre 300 specie di uccelli migratori. Il paesaggio nordico è irto di petrolio, gas, miniere e altri pericoli industriali destinati però ad un vasto bosco incontaminato. Secondo il nuovo rapporto  “Boreal Birds Need Half: Maintaining North America’s Bird Nursery and Why it Matters,”  rilasciato il 5 maggio da the Boreal Songbird Initiative, Ducks Unlimited and Ducks Unlimited Canada, la foresta boreale  - i boschi circumpolari che circondano l'emisfero settentrionale superiore -   che si snoda dall'Alaska a Terranova fornisce l'habitat per circa 3 miliardi di uccelli nidificanti e migratori. Altre specie sono minacciate e in via di estinzione a causa di abusi industriali ni loro habitat. Ad esempio, dice il rapporto, le capinere del Canada e il frosone (grosbeaks evening) re

Cina: adesso con l'economia, poi...

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Secondo uno studio commissionato dalla World Bank, citato dal Financial Times, la Cina potrebbe superare già da quest'anno gli Stati Uniti e diventare la prima economia mondiale. Gli USA perderanno la posizione che detenevano sin dal 1872. L'India si afferma come terza economia del globo. Tra i primi 12 anche Russia, Brasile, Indonesia, Messico. Con una popolazione pari al 17 % di quella dell'intero pianeta i paesi ricchi rappresentano il 50 % del PIL mondiale. Da evidenziare che pure nel campo degli armamenti la Cina ha avuto un notevole aumento nelle spesa per la difesa, aumentandole del 12,2 per cento nel 2014. Con un grande budget militare, dietro soltanto a Stati Uniti, la Cina sta costruendo una difesa sempre più perfezionata, grande e sofisticata, anche se le tecnologie realizzate in patria debbono ancora essere testate in battaglia. Tutto ciò è in linea con l'appello del leader cinese che vuole portare il Paese a diventare una grande potenza militare-industri

Le nostre future scelte dietetiche

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Per combattere le emissioni inquinanti cambierà il nostro modo di mangiare Un nuovo studio sostiene che le emissioni annue globali di carbonio provenienti dall' agricoltura, possono essere ridotte fino al 50-90% entro il 2030. Tra le riforme raccomandate, che vanno a cambiare i nostri modelli di consumo alimentare, si potrebbe eliminare l'equivalente di 2.150 milioni di tonnellate di anidride carbonica. L' agricoltura rappresenta circa un quinto delle emissioni di gas serra del mondo, prendendo in considerazione l'intero ciclo produttivo che è necessario per portare il cibo nel piatto, quindi parliamo di deforestazione per fare spazio a terra, di trasporto di carne e verdure e l'utilizzo del petrolio per la produzione di fertilizzante. Il nuovo rapporto, pubblicato da Climate and Land Use Alliance , esamina questi e altri problemi in tutto il mondo, individuando quelle che considera le migliori opportunità per mitigare i cambiamenti climatici.

Aprile 2014: anidride carbonica alle stelle

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Alle stagioni pazze ci stiamo abituando. Nulla di anormale, secondo i tempi correnti. Tuttavia, sarà bene ricordare che il mese di aprile 2014, quello terminato stanotte, verrà ricordato per un inquietante primato: quello con il livello medio di anidride carbonica più alto della storia. Non era mai accaduto che ad aprile si arrivasse ad un tasso d'inquinamento globale così elevato. Il dato arriva da un gruppo di scienziati che studiano gli effetti delle variazioni climatiche. Nel mese appena trascorso infatti la quantità di CO2 è stata costante a 400 parti per milione. Si pensa che a maggio vada ben oltre questa soglia, anche a giugno e diminuire poi, forse a luglio. Numeri poco confortanti il cui rischio comporta che dopo anni di accumuli questi livelli potrebbero essere confermati anche in stagioni più fredde come l'autunno, finendo per assestarsi tutto l'anno. A risentirne, prima tra tutte, è la salute, su cui l'inquinamento produce danni alla mucosa dell