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B come biogas... e nopal

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Il biogas o biometano è una miscela gassosa derivante dalla fermentazione di materiale organico ( biomassa ) operata da microrganismi oggi spesso ingegnerizzati. E', ovviamente, una fonte di energia rinnovabile e può essere prodotto da materie prime come rifiuti agricoli, fertilizzanti, rifiuti urbani, materiali vegetali, fognature, rifiuti verdi o rifiuti alimentari. E' dunque un processo naturale che viene sfruttato nell'industria dove può essere prodotto dalla digestione anaerobica con organismi anaerobici di rifiuti organici - che digeriscono materiale all'interno di un sistema chiuso o fermentazione di materiali biodegradabili - o con processi termochimici a elevato rendimento, detti di gassificazione. Il biometano così ottenuto ha caratteristiche energetiche eccellenti e un grado di purezza spesso superiore a quello del gas di origine fossile. Il biogas è principalmente metano ( CH 4 ) e anidride carbonica (CO 2 ) e può avere piccole quantità di sol

Combustibili fossili ed energie rinnovabili a braccetto

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Lo scorso dicembre la Canadian Gas Association , gruppo leader nel settore della distribuzione del gas naturale del Canada, ha pubblicato un rapporto sulla promozione del gas naturale rinnovabile in Canada, intitolato, “ Renewable Natural Gas Technology Roadmap for Canada” . Il rapporto offre un supporto molto aggressivo per la produzione di biometano rivelatosi utile per ridurre i gas di scarico e le emissioni dei gas serra. Il gas naturale è principalmente metano, il quale è un potente gas serra, e le grandi quantità che vengono prodotti ogni giorno sono diventati un motivo di preoccupazione per la lotta al riscaldamento globale. Quando il metano proviene da risorse biogene è spesso chiamato biometano o gas naturale rinnovabile (RNG), un raro esempio di una industria dei combustibili fossili tradizionali che abbraccia le energie rinnovabili. Ma il metano e biometano sono la stessa molecola, CH4 , e questo dà al biometano un grande vantaggio tra i combustibili rinnov

Turchia: il pistacchio per generare calore

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Cosa si dovrebbe fare con gli avanzi di migliaia di tonnellate di gusci di frutta secca?  E ' una domanda che la Turchia - terzo più grande produttore mondiale di pistacchi, dietro l'Iran e gli Stati Uniti - si sta chiedendo da tempo. Solitamente lo scarto d ei gusci di pistacchio finisce nelle discariche. La speranza è quella di trasformare i resti commestibili in qualcosa di utile. Trasformarli, ad esempio, in gas, un combustibile alternativo che può produrre calore prodotto dalla ripartizione della materia organica. Ebbene, la Turchia attualmente sta lavorando su un piano ecologico per convertire i gusci di pistacchio (frutto secco dal caratteristico colore verde racchiuso in un guscio rigido dall'aspetto legnoso) , in una fonte di energia- I pistacchi, come la maggior parte dei rifiuti alimentari, possono essere convertiti in biogas. Anche se nessun altro posto al mondo attualmente utilizza i pistacchi per fare energia, la Turchia ne produce così tanti, che ha

Il biogas nell'ambiente urbano

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Nella cittadina tedesca di Lunen, poco distante da Dortmund, grazie ad una rete di cogeneratori e a un sistema di teleriscaldamento, il biogas da scarti agricoli fornirà elettricità e calore a 26mila abitazioni. E' questo un esempio di come questa fonte energetica pulita può integrarsi nell'ambiente urbano, sfruttando appieno i vantaggi della cogenerazione attraverso il teleriscaldamento E' la prima volta che il biogas, considerato la fonte rinnovabile rurale per antonomasia, viene utlilizzato per produrre elettricità in città. Tutto ciò consentirà di ridurre l'inquinamento ambientale e quindi l'effetto serra. Fonte: theglobalwarmingame.blogspot.com